Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga. Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace.
Come era Gesù fisicamente? Perché non è giusto rappresentarlo?
Ciò che vediamo nei quattro vangeli è che Gesù non è rappresentato, noi vediamo, infatti, che i quattro evangelisti non danno nessuna informazione sull’aspetto fisico, di quanto Gesù fosse alto o basso, se fosse biondo o scuro, niente di tutto ciò viene descritto! Ciò che viene raccontato è la provenienza, il modo com’è nato, la Sua famiglia e quindi il paese, il mestiere, le parole, il carattere le azioni, ma non troviamo niente del Suo aspetto fisico, se fosse stato importante a fin di rappresentarlo con un ritratto, lo avrebbero descritto minuziosamente. Eppure Gesù viene rappresentato ed è stato rappresentato attraverso i secoli in dipinti e statue, ma questo non ha nessuna base biblica. Ci sono almeno tre ragioni per cui è meglio non rappresentare Gesù.
La prima ragione è:
1. Le immagini sono fuorvianti.
Sono fuorvianti per due ragioni, in primo luogo perché non sappiamo in realtà come era Gesù, quindi qualsiasi rappresentazione non sarebbe precisa e ci farebbero immaginare un Gesù quale non è stato. In secondo luogo le immagini trasmettono idee sbagliate che ci sviano dalla verità. Per esempio se Gesù viene rappresentato alto, si può pensare inconsciamente che Dio preferisce gli uomini alti, se viene rappresentato bello allora si pensa che Dio preferisce gli uomini belli.
2. Le immagini tendono all’idolatria.
Quando si parla di idolatria s’intende non solo ad adorare falsi dei, ma anche adorare il vero Dio con immagini o statue. L’uomo ha la tendenza perversa all’idolatria offuscando così la gloria di Dio (Romani 1:23). A causa del peccato di orgoglio e d’incredulità radicata nella propria anima, il genere umano si ribella al pensiero di sottoporsi in fede al suo Creatore e quindi si crea un “dio fai da te” come lui desidera, secondo il proprio punto di vista. L'Apostolo Giovanni ci dice in 1 Giovanni 5:21 di guardarsi dagli idoli e Paolo ci ammonisce in Atti 17:29 in questo modo: "Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana. La divinità non è simile a oro o ad argento o a una statua e secondo l’immaginazione umana".
Quindi non dovremmo farci immagini e sculture della divinità. Questo ci porta a considerare la terza ragione per cui non dobbiamo rappresentare Gesù e quindi Dio.
3. La creazione della creatura (la riproduzione di “dio”) non può rendere un omaggio corretto del vero Dio.
Dio non può essere rappresentato e non vuole essere rappresentato (Esodo 20:4-6; Isaia 40:18-20; 44:9-20; Ger.10:1-5;ecc.) e siccome non vi è nessuna rivelazione di Dio stesso a riguardo, crearne una significa offuscare la Sua gloria, perché attraverso questa rappresentazione peccaminosa, la Sua maestà risulterebbe alterata e risulterebbe diverso da quello che in realtà è!
Bibliografia.
Henry M. Morris and Martin E. Clark, The Bible Has the Answer, 1976, 1987 by Master Books, Inc. Database , WORDsearch Corp. 2007.
James I. Packer, Conoscere Dio, Edizioni Voce Della Bibbia, Formigine(MO), 1995.