1 Corinzi 12:20-27: Un corpo - molte membra. Viviamo in una cultura “dell’amore liquido” e del “capitalismo emotivo” “dell’insieme ma soli”, della “cultura dell’opportunismo” - dove le relazioni si consumano come prodotti da supermercato. Ma quello che vediamo nella società di oggi, lo constatiamo anche nella chiesa? È una minaccia, o siamo già diventati una “chiesa usa e getta” dove si coltivano amicizie utilitaristiche? Relazioni basate sull’interesse? Dove scegliamo di avere comunione con i membri a nostro piacere? Immaginate per un momento di trovarvi in un’orchestra sinfonica. Ogni musicista ha il suo strumento, ogni strumento ha il suo suono unico, eppure quando suonano insieme creano un’armonia che trascende le singole note. Questo è ciò che Paolo cerca di comunicare alla chiesa di Corinto quando scrive queste parole, incredibilmente attuali anche per noi dopo duemila anni. Siamo un’orchestra dove c’è armonia che glorifica Dio? La chiesa di Corinto era divisa. C’erano...
Filippesi 4:6-7: La chiave per non essere ansiosi.
“Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti”.
La cura e la risposta per l’ansia è la preghiera!
La circostanza quando pregare.
La circostanza è: in ogni cosa! Ogni giorno è una pagina diversa della nostra vita, con varie situazioni e preoccupazioni: lavoro, familiari, salute, ecc. Al posto di essere ansiosi dovremmo pregare Dio! “Ogni cosa” comprende tutto: in tutti i dettagli e in tutte le circostanze della vita, sempre, siamo chiamati a pregare Dio. Quindi, il modo per non essere ansiosi per la qualsiasi cosa è: pregare in ogni circostanza Dio.
La comunicazione a Dio in preghiera.
"Fate conoscere le vostre richieste a Dio" è portare le richieste alla presenza di Dio. Questa frase indica che le preghiere sono fatte da coloro che, essendo in un rapporto personale stretto con Dio, si rivolgono a lui. Paolo ci esorta a far conoscere sempre le nostre necessità, problemi e desideri a Dio, come indicato dal verbo “fate conoscere”. Ma questo vuol dire che Dio non sappia di cosa abbiamo di bisogno? Dio non ha certo bisogno di essere informato circa i nostri bisogni (Matteo 6:32), ma la preghiera è un’espressione di fiducia, di umiltà e di dipendenza da Dio. La preghiera orienta la nostra vita verso Dio, e ci fa crescere in una relazione aperta e sincera con Dio, presentando i nostri bisogni e desideri specifici a Lui. Portando le nostre richieste a Dio, ciò che è la causa dell’ansia, noi la tiriamo fuori e la gettiamo su Dio (1 Pietro 5:6-7). Anche il cristiano ha difficoltà e desideri, ma li affida a Dio perché sa che si prende cura di lui (Salmo 34:15). Come un figlio chiede al padre il pane, così noi dobbiamo chiedere a Dio. Come noi che siamo malvagi ci prendiamo cura dei nostri figli, a maggior ragione Dio si prende cura di noi (Matteo 7:11).
Certo possiamo avere qualche pensiero di vario genere per il futuro, ma possiamo dire: “Non so cosa mi riserva il futuro, ma so chi ha il mio futuro nelle mani!" È una questione di avere fede nel Signore! La fede è la fine dell’ansia! È una questione di lasciare la nostra vita nelle mani di Dio in sottomissione, sapendo che tutte le cose cooperano per il nostro bene secondo il Suo disegno! (Romani 8:28).
In che mani migliori possiamo lasciare i nostri problemi? Ci sono persone meglio di Dio? Dio ci ama in modo perfetto (1 Giovanni 4:8-10), non cambia mai (Malachia 3:6); è fedele (1 Corinzi 1:9); è saggio (Romani 16:27); è Sovrano (Salmo33:10); conosce ogni cosa (1 Giovanni 3:20), è eterno (Salmo 10:16)!
C’è qualcuno meglio di Lui a cui dare le nostre preoccupazioni? No! E allora metti la tua vita e le tue richieste in mano di Dio! Questa è la soluzione per la tua ansia!