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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù

 Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga.  Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace. 
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Salvatore

Efesini 5:20: Un cuore riconoscente a Dio!

Efesini 5:20: Un cuore riconoscente a Dio! Siamo ormai quasi alla fine di quest’anno e come di solito facciamo un po' tutti riflettiamo su quello che è accaduto in questi ultimi dodici mesi. Alcuni di noi si concentrano sulle brutte circostanze che hanno vissuto e allora dicono che è stato un anno brutto e si lamentano contro Dio Padre. Altri si concentrano sui fatti belli e allora ringraziano, forse, Dio Padre! Dico forse perché i nove lebbrosi guariti da Gesù non ritornarono a ringraziarlo! Siamo inclini a dimenticare le benedizioni che Dio ci ha dato e ci dà, e anche il fatto che comunque Dio controlla tutte le circostanze sempre per il nostro bene anche se in apparenza va tutto storto! Quindi tutto quello che ci è accaduto in questo anno passato e tutto quello che accadrà per il prossimo, è stato e sarà per il nostro bene! Questo è quello che sanno molto bene quelli che amano Dio, cioè i credenti. Romani 8:28 ce lo dice chiaramente: “Or sappiamo che tutte le cose cooperano al b...

Galati 4:4-5: La puntualità di Dio!

 Galati 4:4-5: La puntualità di Dio! “Ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione”. Charles Haddon Spurgeon disse:"Cristo è il grande fatto centrale della storia del mondo. A Lui tutto guarda in avanti o indietro. Tutte le linee della storia convergono su di Lui. Tutti i grandi propositi di Dio culminano in Lui. Il fatto più grande ed epocale che la storia del mondo registra è la sua nascita".  Eppure non gli diamo l’importanza e l’onore che merita, nemmeno il giorno di Natale! Quando si pensa al Natale si pensa ai regali, a Babbo natale, a fare l’albero di Natale, al presepe, i più preparati giustamente pensano alla nascita di Gesù, i più spirituali a ciò che ha significato, o comportato quella nascita: la rivelazione di Dio (cfr. per esempio Giovanni 1:1-18; 14:1-6; 1 Timoteo 2:5), per essere un modello di vita da assomigliare(cfr. pe...

1 Corinzi 15:57: La vittoria delle vittorie!

 1 Corinzi 15:57: La vittoria delle vittorie! “Ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo”. Sembrerebbe assurdo ed è certamente difficile parlare di vittoria in un momento drammatico e doloroso come la morte di una persona fedele a Dio che conosciamo. Come possiamo parlare di vittoria davanti la cessazione di una vita, quando un nostro caro muore, quando fisicamente non c’è più, quando non sentiremo più la sua voce, la sua risata, i suoi consigli, o quando non toccheremo più il suo volto, o le sue mani, o non vedremo più i suoi occhi che incrociano i nostri? Come possiamo parlare di vittoria per la morte di un nostro caro, quando non vedremo più il suo sorriso, o sentiremo più il suo amore, o anche dargli il nostro amore? Come possiamo parlare di vittoria per la morte di un nostro caro quando è strappato dalla nostra presenza per sempre, quando lascia un vuoto incolmabile? La morte è qualcosa che tocca tutti! Lo scrittore e poeta Argentin...

La dottrina di Dio: La conoscibilità di Dio (Prima parte)

 La dottrina di Dio: La conoscibilità di Dio (Prima parte) Grant M. Sutherland riguardo la conoscibilità di Dio scrive: “La conoscibilità di Dio si riferisce alla misura e ai mezzi con cui l'umanità può conoscere Dio. Tutta la Scrittura proclama che Dio Uno e Trino si è fatto conoscere, che è conoscibile, e che il mezzo e il fine della salvezza è proprio conoscerlo”. Ciò che vediamo nella Bibbia è che Dio si è fatto conoscere. Noi nella Bibbia vediamo che Dio può essere conosciuto (cfr. per esempio Geremia 9:23-24; Giovanni 14:7; 17:3; Galati 4:9; 1 Giovanni 2:3,13; 4:8; 5:20), e quando parla di conoscere Dio. Quindi vediamo che c’è la possibilità di conoscere Dio e questo è lo scopo della nostra esistenza secondo James I. Packer quando dice: “Per quale scopo siamo stati creati? Per conoscere Dio. Quale obiettivo dovremmo prefiggerci nella vita? Conoscere Dio”.  Dio è veramente conoscibile, ma non completamente comprensibile! Come già detto nello studio sull’incomprensibi...

La dottrina di Dio: l’incomprensibilità

La dottrina di Dio: l ’incomprensibilità Dio è Dio e noi siamo creature limitate, questo ci ricorda l’importante dottrina della rivelazione di Dio. Scott Oliphint scrive: “Nel rivelare se stesso e le sue vie nel mondo a noi, Dio ci sta indicando i nostri limiti come creature. Ci sta ricordando che Lui è Dio e noi non lo siamo”. Ma Dio non ci ha rivelato tutto! (Deuteronomio 29:28). L'essere stesso di Dio è così trascendente (cfr. per esempio 1 Cronache 29:11; Isaia 57:15), cioè al di sopra di noi e al di fuori del genere umano e delle divinità pagane (cfr. per esempio Esodo 15:11; Geremia 10:6), è il Totalmente Altro, cioè Colui che ha una natura completamente diversa dalla nostra, che tutti i nostri sforzi per arrivare a una comprensione completa di Lui sono destinati fin dall'inizio al fallimento. Nessuno è pari a Dio!  Il mistero di Dio fa parte della teologia! (cfr. per esempio Giobbe 37:23; Salmo 97:2; Isaia 45:15; 1 Timoteo 6:16).  Herman Bavinck afferma che "il mist...

Esodo 33:17-20: La manifestazione della gloria di Dio in relazione alla preghiera

 Esodo 33:17-20: La manifestazione della gloria di Dio in relazione alla preghiera Il teologo J. I. Packer disse: “L'unica cosa che Dio è tenuto a fare è proprio ciò che ci richiede: glorificare se stesso”. Questo è lo scopo di Dio ed è il motivo per cui ci ha creati (cfr. per esempio Isaia 43:7; 1 Corinzi 10:31), e quindi quello che dobbiamo ricercare anche nella preghiera. In questa predicazione vedremo tre aspetti riguardo la preghiera. Cominciamo a vedere: I LA SITUAZIONE DELLA PREGHIERA  In Esodo 33:17-18 è scritto: “Il SIGNORE disse a Mosè: 'Farò anche questo che tu chiedi, perché tu hai trovato grazia agli occhi miei, e ti conosco personalmente'.  Mosè disse: 'Ti prego, fammi vedere la tua gloria!'”  C’è un dialogo tra Dio e Mosè.  Mosè chiede a Dio indicazioni riguardo i suoi piani.  Dio rispose promettendo a Mosè la sua presenza e dicendo che ha trovato grazia ai Suoi occhi e che lo conosce personalmente (ʾēdoʿăkā bĕšēm), cioè c’è una relazion...

La dottrina di Dio: Le argomentazioni per l'esistenza di Dio

 La dottrina di Dio: Le argomentazioni per l'esistenza di Dio La Bibbia presuppone semplicemente che Dio esiste; infatti il primo versetto della Bibbia dice: “Nel principio Dio creò i cieli e la terra” (Genesi 1:1), e questo indica che la Sua esistenza è presupposta, non c’è nessuna traccia di provarne la Sua esistenza, è ovvia! Questo ci fa capire che l’esistenza di Dio è reale e oggettiva, cioè non dipende se abbiamo un rapporto personale con Lui, o se può, o non può essere provato. Dio non esiste solo all’interno della fede, per coloro che credono, l’esistenza di Dio è oggettiva, concreta e non teoretica. Credere in Lui è fondamentale per il nostro tempo, per la nostra società malata, ed è assurdo vivere senza di Lui.  Se Dio esiste in modo come la Bibbia dice, la Sua esistenza implica molto di più di un consenso intellettuale, implica il glorificarlo gioendo in Lui, ubbidendogli, adorandolo (cfr. per esempio Salmo 16:11; Matteo 4:10; 1 Corinzi 10:31), perciò non si tratta ...

Introduzione alla dottrina di Dio

 Introduzione alla dottrina di Dio La dottrina di Dio comprende la descrizione cristiana dell'essere, o della natura del Dio Uno e Trino, della Sua esistenza, i Suoi attributi, titoli, decreti, opere come descritti nella Bibbia. La dottrina di Dio a volte è chiamata anche “teologia vera e propria” nel senso che la teologia (dal greco antico ‘theos’ - Dio - e ‘logos’ -parola, o discorso, o indagine) sta effettivamente parlando della dottrina di chi è Dio. Che lo studio della dottrina di Dio è importante lo vediamo dalle parole del teologo James I. Packer:”La scienza più sublime, la congettura più alta, la filosofia più profonda, che possano mai impegnare l’attenzione di un figlio di Dio, sono il nome, la natura, la persona, l’opera, gli atti e l’esistenza del grande Dio che egli chiama suo Padre”. La dottrina di Dio è centrale nella Bibbia, perché da essa dipendono tutte le altre dottrine.  Senza la dottrina di Dio, le altre dottrine della Bibbia non avrebbero senso, significat...

Introduzione alla Bibbia: La sufficienza

Introduzione alla Bibbia La sufficienza La Bibbia è tutto per un vero cristiano! Thomas Brooks disse: “La Parola del Signore è una luce per guidarvi, un consigliere per consigliarvi, un consolatore per confortarvi, un bastone per sostenervi, una spada per difendervi e un medico per guarirvi. La Parola è una miniera per arricchirvi, una veste per vestirvi e una corona per incoronarvi”.  Oggi, la sufficienza della Bibbia viene rinnegata in molti modi sia apertamente che in modo subdolo. La sufficienza delle Sacre Scritture, quindi della Bibbia, viene minata anche nelle nostre chiese con tre pericolosi errori: quello di aggiungere qualcosa con rivelazioni extrabibliche alla Bibbia; la sostituzione della Parola di Dio con visioni umanistiche psicologiche e filosofiche è il secondo pericolo; infine il terzo pericolo è mettendo da parte, o relegandola a qualche minuto durante il culto dove al centro viene messo altro. Tutti e tre i pericoli minano e negano la sufficienza della Bibbia, la...

Ebrei 11:13: La risolutezza della fede

  Ebrei 11:13: La risolutezza della fede  Qualcuno ha detto: “Un fuggitivo è colui che sta scappando da casa, Un vagabondo è colui che non ha casa; Un estraneo è uno lontano da casa, E un pellegrino sta tornando a casa”.  La vita di fede cristiana è la vita di uno straniero e pellegrino su questa terra! Il vero cristiano è un estraneo e un pellegrino sulla terra; la sua fede risoluta è proiettata verso il cielo, la sua patria celeste. Tozer a riguardo diceva: “Se siamo cristiani genuini, impegnati, intenti a camminare per fede con nostro Signore Gesù Cristo, allora confessiamo continuamente che siamo pellegrini e stranieri! Lo Spirito Santo, che è il vero autore di questa lettera agli Ebrei, usa i termini pellegrini e stranieri per ricordare ai primi cristiani che non erano ancora nella loro dimora definitiva. Il messaggio è ancora lo stesso oggi. I pellegrini cristiani stanno viaggiando per fede da un'antica città maledetta e minacciata di giudizio a una città benedetta ...

Cantico dei Cantici 2:15: Il pericolo delle piccole volpi

  Cantico dei Cantici 2:15: Il pericolo delle piccole volpi  “Prendeteci le volpi, le volpicine che guastano le vigne, poiché le nostre vigne sono in fiore!” Il Cantico dei Cantici parla di amore di un uomo, probabilmente il re Salomone con una bellissima ragazza di campagna chiamata "la Sulamita".  L'amore della Sulamita e del suo amato è descritto come vigne in fiore, quindi prima che il frutto esca, sono nei suoi primi stadi e quindi molto fragile e vulnerabile ai danni che le volpi possono fare. La coppia, o la ragazza chiede ad altri di catturare le volpi che rovinano le vigne. Nel mondo antico, le volpi erano famose riguardo al fatto che andavano a mangiare l’uva direttamente dai vigneti. Nella commedia “Cavalieri” (424 a.C.)  di Aristofane, Demo e un venditore di salsicce stanno discutendo sull'interpretazione di un oracolo riguardante il "cane-volpe". Demos chiede: "Perché l'oracolo allora non dice 'cane' invece di 'cane-volpe...