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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Giovanni 21:6: L’obbedienza a Gesù porta risultati

 Giovanni 21:6: L’obbedienza a Gesù porta risultati (Lucca)
“Ed egli disse loro: ‘Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete’. Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci”.

Giovanni 21 inizia dopo che il Gesù risorto era già apparso ai discepoli due volte. 
Eppure i discepoli sembrano ancora smarriti, sono tornati alla pesca, a loro vecchio lavoro; non sapevano cos’altro fare di se stessi, non avendo ancora ricevuto nuovi ordini di marcia. 

Gesù quindi, si manifestò di nuovo, la terza volta ai discepoli presso il mare di Tiberiade. Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli vanno a pescare, ma non pescarono nulla quella notte. 
La mattina Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù; Gesù disse loro se avevano pescato, alla loro risposta negativa, Gesù disse di gettare la rete dal lato destro della barca che avrebbero trovato i pesci. 

Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla perché era piena di pesci. 
Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro che quell’uomo era il Signore. 

Una volta tirata la rete a terra, contarono centocinquantatré grossi pesci; e, benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò. 

Quali lezioni impariamo da questa storia?

Prima di tutto vediamo che:
1) Gesù è il Signore della natura
Secondo alcuni studiosi, per la sovranità e la conoscenza soprannaturale che aveva, Gesù ha indirizzato i discepoli nel lato giusto dove c’erano i pesci.

Per altri studiosi, questa pesca è stata un miracolo di Gesù, e ci può anche stare, perché Gesù come vediamo nei vangeli, trascende i poteri del corso ordinario della natura, infatti ha fatto tanti miracoli, quindi avrebbe potuto creare in quel momento il pesce.

Gesù è il Signore della natura, ha autorità sulla natura, come vediamo anche altrove quando per esempio ha fatto la moltiplicazione dei pani e dei pesci per sfamare migliaia di persone (Matteo 14:13-21; 15:32-38), o dal fatto che calmò la tempesta (Matteo 8:23-27), e questo non ci deve meravigliare visto che ne è il Creatore! (cfr. per esempio Giovanni 1:1-4; Colossesi 1:16; Ebrei 1:3). 
Inoltre, un’altra interpretazione è: Gesù avrebbe potuto usare il Suo potere onnipotente per guidare i pesci da qualche altro punto del lago nella loro rete.

Quindi anche se non fosse stato un vero miracolo, Gesù ha fatto in modo, con la Sua autorità, di spingere un banco di pesci al lato destro della barca.

Louise Lawson Johnson dice: “È davvero un miracolo quando l'inadeguatezza diventa adeguatezza, quando il fallimento si trasforma in successo, o quando la scarsità è sostituita dall'abbondanza”.

Molte volte falliamo, ci sentiamo inadeguati, mancanti, falliti e frustrati davanti certe situazioni.

Noi temiamo la nostra inadeguatezza, i nostri fallimenti, le nostre mancanze!
Gesù il Signore risorto ci viene in soccorso! 

Con Gesù l'inadeguatezza può diventare adeguatezza!

Con Gesù il fallimento si trasforma in successo!

Con Gesù la scarsità è sostituita dall'abbondanza!

Gesù è in grado di operare grandi cose!

Il Gesù risorto può cambiare la nostra vita, o le nostre circostanze, può calmare le nostre ansie e paure, e la sua pienezza riempire il nostro vuoto!

È bello pensare che Gesù si sia presentato ai discepoli mentre stavano lavorando; questo ci fa capire che era interessato a tutta la loro vita, non solo quando lo assistevano nel servizio religioso. 

“Il Redentore e Signore risorto mostra agli uomini il Suo interesse e la Sua potenza nella quotidianità delle loro vite” (Morgan).

Che grande conforto!
Gesù si preoccupa della nostra quotidianità!

Quindi anche del nostro lavoro! E ci viene in soccorso!

Ricordiamolo sempre, soprattutto quando abbiamo problemi!

Nessun problema è più grande di Dio!

S. Hughes diceva: “Le tue difficoltà non sono onnipotenti. Solo il Signore è onnipotente”.

Non dobbiamo guardare alle dimensioni dei nostri problemi, ma alla grandezza e alla potenza di Dio, in questo modo i nostri problemi diventeranno poca cosa!
Quando ci sono così tante cose apparentemente impossibili da fare, ricordiamo che Dio è potente, niente è impossibile per Lui (cfr. per esempio Matteo 19:26) e ci darà la forza di affrontare di affrontare qualsiasi cosa (cfr. per esempio Filippesi 4:13).

In secondo luogo vediamo che:
2) I discepoli obbedirono
Certo fino a quel momento non avevano riconosciuto che l’uomo che l’incoraggia a gettare la rete nel lato destro fosse Gesù.

Eppure questi uomini obbediscono al comando di Gesù con una strana prontezza; c'era qualcosa di irresistibilmente autorevole nella voce di quell’uomo che non ammetteva discussioni, o esitazioni, quindi con fiducia obbedirono al Suo comando… 

L’obbedienza a Gesù è stata naturale.

I pescatori esperti di solito non consentono a un perfetto estraneo di dare loro indicazioni, i discepoli avrebbero potuto rispondere: “Vuoi insegnarci come dobbiamo fare il nostro lavoro?” 
Oppure “Chi sei tu da dirci quello che dobbiamo fare?”.

Non è accaduto niente di questo genere! 
Senza esitazioni, senza nessuna obiezione fecero ciò che Gesù disse loro di fare, obbedirono!

Forse gli obbedirono, perché lo avevano già sperimentato qualche tempo prima!

Infatti Gesù aveva detto a Pietro di gettare le reti per pescare e Pietro rispose: “Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiamo preso nulla; però, secondo la tua parola, getterò le reti” (Luca 5:5).

Pietro obbedì e presero una tal quantità di pesci che le reti si rompevano e avevano bisogno di un’altra barca per aiutarli, e così si riempirono due barche! (Luca 5:6-7).

Non c'era motivo che pescare da un lato della barca sarebbe stata migliore che dell'altro lato, anche se alcuni commentatori portano l'attenzione su passaggi di autori classici che mostrano che il lato destro era il lato fortunato, ma alla luce della Bibbia non sembra che l’interpretazione giusta.

Piuttosto ciò che è messo in evidenza, la cosa più importante è l'obbedienza a Cristo e non la fortuna! 

"Non c'è bisogno di cercare significati simbolici per la destra e la sinistra. La differenza non è tra destra e sinistra, ma tra lavorare con e senza la guida divina" diceva Plummer.

L’imperativo di Gesù è chiaro e inequivocabile, e i discepoli pescatori fecero semplicemente quello che aveva detto loro, i discepoli obbedirono!

La Bibbia mette in evidenza l’obbedienza a Dio!

L'obbedienza è richiesta al popolo di Dio (cfr. per esempio Levitico 25:18; Deuteronomio 26:16; 32:46; 1 Samuele 15:22; Romani 6:16-18; 1 Pietro 1:14-16

Anche Gesù Cristo, con il Suo esempio c’insegna a obbedire a Dio venendo sulla terra per compiere la missione del Padre (cfr. per esempio Matteo 26:39; Giovanni 4:34; 6:38; 8:29; 14:31; 17:4; Romani 5:19; Filippesi 2:8; Ebrei 5:8).

Obbedienza e amore sono collegate, se amiamo il Signore gli saremo obbedienti (cfr. per esempio Salmo 119:167; Giovanni 14:15; 1 Giovanni 5:3; 1 Giovanni 2:5; 3:10; 2 Giovanni 6).

Anche obbedienza e fede sono collegate.

L'obbedienza alla volontà di Dio dimostra la realtà che abbiamo fede in Dio (Matteo 7:21; Romani 1:5; Ebrei 11:8; Giacomo 2:14-26).

Quindi se sei discepolo di Gesù seguirai il Suo esempio di obbedienza!

Se lo ami gli obbedirai, così anche se hai una vera fede! 

Infine vediamo che:
3) L’obbedienza ha portato risultati
I discepoli, esperti pescatori, per tutta la notte, che era il tempo migliore per la pesca, non trovarono pesci, ma fecero come disse Gesù e pescarono centocinquantatré grossi pesci, tanto che fecero fatica a tirare su la rete (Giovanni 21:6,11).

Il segreto allora del successo, consisteva nell'operare secondo il comando di Gesù, nell’obbedienza alla Sua Parola.

Questo passo è visto da alcuni studiosi come un'anticipazione simbolica della missione degli apostoli di Gesù, quindi l'effettiva autorizzazione e promessa del Risorto ad adempiere il loro mandato missionario con moltissime conversioni.

Infatti i discepoli sono stati chiamati da Gesù a essere pescatori di uomini (Matteo 4:19; Marco 1:17; Luca 5:10).
Bruce disse: “Il bottino di pesce dei discepoli è una parabola della loro attività missionaria nel tempo che verrà. Ma questa attività, con il suo seguito pastorale, avrà successo solo se seguiranno le indicazioni del loro Signore risorto”.

I risultati arriveranno seguendo le indicazioni di Gesù!

Dunque, la missione degli apostoli, e quindi anche la nostra oggi, può avere successo se seguiamo le indicazioni di Gesù, se gli siamo obbedienti! 
Altrimenti non pescheremo niente!

La risposta obbediente dei discepoli al comando di Gesù porta frutto!

Se obbediamo al Signore vedremo dei risultati nel nostro servizio cristiano!!

Se facciamo quello che Gesù ci dice di fare, vedremo dei frutti nella nostra missione cristiana!

Molte volte si discute sui metodi, o sull’eloquenza, si fa affidamento al potere della persuasione, ma quello che è importante è la guida del Signore! 
Quello che è importante è obbedirgli!

È importante fare ciò che vuole, dove vuole e quando vuole!

Ma vediamo che sono importanti anche gli strumenti come ci ricorda Spurgeon: “È un miracolo, certo, ma tuttavia né il pescatore, né la sua barca, né la sua attrezzatura da pesca vengono ignorati; sono tutti usati e tutti impiegati. Impariamo che nella salvezza delle anime Dio opera con i mezzi; e finché ci sarà l'attuale economia della grazia, Dio si compiacerà della stoltezza della predicazione di salvare coloro che credono”. 

Dunque Dio usa la predicazione, usa le persone per salvare altre persone! 

Ed è quello che vediamo nel Nuovo Testamento (cfr. per esempio Atti 2:37-41; 3:12-4:1-4; Romani 1:16-17; 10:14-17; 1 Corinzi 1:18-21).

Questo è uno degli scopi dell’esistenza della chiesa: evangelizzare! (cfr. peer esempio Matteo 28:18-20; Marco 16:15-16; Luca 24:45-49; Giovanni 20:21-22; Atti 1:8).

Pertanto pregheremo che Dio ci faccia capire dove, come e quando evangelizzare e sottomettendoci alla Sua volontà, vedremo risultati: anime salvate!

Non faremo allora l’errore di agire e poi chiedere al Signore di benedirci, ma prima chiederemo al Signore cosa, come e quando fare, e poi agiremo come Lui ci comanda! Come Lui vuole!

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