Passa ai contenuti principali

Salmo: 71:20-21: Quando Dio riscrive la tua storia (2)

 Salmo: 71:20-21: Quando Dio riscrive la tua storia (2) La misericordia di Dio: l’intervento salvifico nelle difficoltà “Tu, che ci hai fatto vedere molte e gravi difficoltà, ci darai di nuovo la vita e ci farai risalire dagli abissi della terra; tu accrescerai la mia grandezza e ritornerai a consolarmi”. Da questa serie, abbiamo già parlato della maestà di Dio - della Sua grandezza incomparabile. Ma c’è una domanda che brucia nel cuore umano: “Va bene, Dio è grande... ma si preoccupa di me?” Nel film “Cast Away”, l’attore Tom Hanks, naufragato su un’isola deserta, urla all’oceano: “Io so che Tu puoi sentirmi! Lo so che puoi!”  È il grido universale dell’umanità verso un Dio che sembra lontano nelle nostre tempeste. Ma ecco la meravigliosa verità del Salmo 71: lo stesso Dio maestoso che abbiamo contemplato nella predicazione precedente è anche il Dio misericordioso che scende negli abissi della nostra sofferenza per tirarci fuori. Il salmista ci mostra che Dio non solo permett...
Il tuo sostegno è importante!

Dietro www.predicheonline.com c'è un impegno costante: ore di studio biblico, ricerca approfondita e costi per tenere il sito sempre aggiornato. Il mio obiettivo è rendere accessibile a tutti la ricchezza della Parola di Dio, un messaggio che può trasformare e migliorare la vita. Aiutami a continuare questo ministero con una donazione (anche il prezzo di un caffè); il tuo contributo, piccolo o grande che sia, rappresenta un incoraggiamento concreto per il mio lavoro, e mi permetterà di continuare a scrivere e condividere senza barriere, e di trasformare altre idee in parole da donarti.

Grazie di cuore per la tua generosità.
Salvatore

Malachia 1:10: La disapprovazione di Dio per la religione superficiale.

Malachia 1:10: La disapprovazione di Dio per la religione superficiale.
“’Ci fosse almeno qualcuno di voi che chiudesse le porte! Così non accendereste invano il fuoco sul mio altare! Io non prendo alcun piacere in voi’, dice il SIGNORE degli eserciti, «e non gradisco le offerte delle vostre mani”.

Le porte a cui si riferisce ilprofeta sono le porte all’interno del tempio dove si offrivano i sacrifici degli animali a Dio. Il Signore attraverso il profeta dice che è meglio chiudere le porte così da impedire la vana e ipocrita offerta dei sacrifici, è meglio cessare ogni forma di sacrifici che presentare offerte ipocrite. 
Noi in questo versetto vediamo due verità importanti.

(1) Dio non prende alcun piacere in coloro che non lo onorano Dio.
Oggi certe chiese sembrano più dei club che dei posti dove si adora e si serve Dio!
Meglio chiudere la chiesa se c’è un’adorazione ipocrita, meglio chiudere la chiesa se c’è un’ubbidienza parziale, meglio chiudere la chiesa se non diamo il meglio di noi stessi a Dio. Dio non solo non è onorato, ma quelli che si avvicinano saranno sviati, impareranno a essere ipocriti come noi (Malachia 2:7-8; Matteo 23:15).
(2) Dio non gradisce il culto se non è secondo la Sua volontà. (cfr. Geremia 14:12; Ezechiele 20:40- 41; 43:27; Osea 8:13 )
Questo passaggio ci fa capire che non possiamo offrire un culto a Dio a modo nostro! Dio non lo accetterà. Dio mette in paragone la religiosità dei Giudei con quella fra le nazioni! (v.11). Non si capisce bene di chi sta parlando, il profeta, se di proseliti Gentili (Sofonia 2:11; 3:9), se di Giudei nella diaspora, ma comunque per il nome grande del Signore, in ogni luogo si offrono preghiere (cfr. Apocalisse 5:8; Ebrei 13:15-16) e fanno offerte pure, tranne che a Gerusalemme!!!
Dal contesto vediamo a chi si riferisce il Signore e anche il motivo, si riferisce ai sacerdoti.
I sacerdoti non onoravano e temevano Dio, non erano obbedienti in modo completo (vv.6-8).
I sacerdoti offrivano gli animali, ma non secondo come voleva il Signore. Secondo la legge di Mosè si dovevano sacrificare animali per il peccato, in questo erano obbedienti, ma era un’obbedienza parziale perché non offrivano animali sani e perfetti (Levitico 22:20–23; Deuteronomio 15:21).
Se noi non obbediamo a Dio al 100% significa che non lo stiamo onorando, temendo! Siamo chiamati a obbedire a Dio scrupolosamente (Giosuè 22:3-5; Luca 6:46).
Il rimprovero di Dio è come un ammonimento per i credenti di oggi, a non essere superficiali nel pensare di ubbidire al Signore in modo superficiale, o addirittura di non ubbidirlo proprio!           
I sacerdoti non offrivano il meglio degli animali disprezzando così il Signore! (vv.6-8,12,14).
Quando non diamo il meglio di noi stessi a Dio, lo stiamo disprezzando!!!!!
La parola “disprezzare” (bāzāh) significa elevare altamente e sdegnosamente la testa, implica svalutare qualcuno, vederlo come insignificante, quindi i sacerdoti non davano il giusto valore a Dio non dandogli il meglio! 
Per te Dio è importante? Allora dai il meglio della tua vita!!
I sacerdoti non davano il meglio, davano solo lo scarto degli animali!
Che cosa stai offrendo tu al Signore? Quanto tempo offri nel culto personale al Signore? Quanto tempo dedichi al Signore nel servirlo? Quanto di te stesso hai dato a Dio? Dio vuole il tuo cuore!!! (Matteo 15:8-9).

  


Post popolari in questo blog

Dai frutti si riconosce l’albero (Matteo 7:16-20).

Dai frutti si riconosce l’albero (Matteo 7:16-20). Dai frutti si riconoscono i falsi profeti. Come fai a sapere se qualcuno è un falso profeta? C'è un modo per identificarlo? La risposta è "sì".  Il modo con il quale possiamo discernere un falso profeta, e quindi anche un falso credente è dai suoi frutti.  Infatti, anche se questo paragrafo è dedicato principalmente agli avvertimenti circa i falsi profeti, è anche una prova per tutti i veri credenti! Gesù al v. 15 esorta il suo uditorio, e quindi anche noi a guardarsi dai falsi profeti i quali vengono in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Ora ci dice che i falsi profeti si riconosceranno dai loro frutti. Noi vediamo tre aspetti riguardo i frutti: i frutti sono secondo la specie di albero, dimostrano la qualità dell’albero, segnano il destino dell’albero.

Matteo 6:34: A ogni giorno il suo affanno.

Matteo 6:34: A ogni giorno il suo affanno. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno. Gesù conclude il suo discorso sulle preoccupazioni per i bisogni primari riguardo il futuro, dice di non essere ansiosi. Dio si prenderà cura di noi perché fa così con gli uccelli e i campi, non preoccupiamoci del futuro perché il domani si preoccuperà di se stesso, basta a ciascun giorno il suo affanno, cioè viviamo un giorno alla volta con i suoi problemi o difficoltà quotidiani. Molte preoccupazioni riguardano il futuro per paure inesistenti, altre sono reali per problemi economici presenti, ma affrontiamo il presente con la certezza che Dio fin qui ci ha soccorsi (1 Samuele 7:12). Dio non abbandona i suoi figli, li ama e li cura teneramente.

La parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi (Luca 5:33-39).

La parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi (Luca 5:33-39). Qualcuno ha detto: “Tutti sono a favore del progresso. È il cambiamento che non piace”. Questa frase ci fa capire come a moltissime persone non piacciono i cambiamenti, le novità. Tempo fa il Duca di Cambridge, avrebbe affermato: "Qualsiasi cambiamento in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo deve essere deplorato". Questo era anche il problema di molte persone ai tempi di Gesù. Gesù portò qualcosa di nuovo, inconciliabile con certe tradizioni locali, ma molte persone rifiutarono il Suo insegnamento. Continuiamo la nostra serie di predicazioni sulle parabole di Gesù. In questa parabola vediamo la causa, cioè perché Gesù l’ha detto, vediamo il cuore, e poi faremo delle considerazioni finali.