Luca 4:20-21: L’affermazione risonante Immaginate il silenzio palpabile di una sinagoga piena di fedeli nell’antica Nazaret. Un giovane si alza, srotola con cura un antico manoscritto, e legge parole pronunciate secoli prima dal profeta Isaia. Poi, con un gesto misurato e carico di significato, che segna un punto di svolta nella storia dell’umanità, richiude il rotolo, lo riconsegna all’inserviente e si siede. È in questo momento, nell’intervallo tra il silenzio e la parola, tra l’attesa e la rivelazione, che quest’ultima irrompe nella sinagoga. Ogni occhio è fisso su di Lui. Ogni respiro è sospeso. È come se l’intero universo trattenesse il fiato, consapevole che sta per accadere qualcosa di straordinario. E poi, con autorità che non chiede permesso ma che si impone naturalmente, pronuncia quelle parole che dividono la storia in due: "Oggi, si è adempiuta questa Scrittura che voi udite." Non è solo una dichiarazione, è un fulmine teologico che irrompe in q...
Ezechiele 1:4: La gloria del nostro Dio manifestata.
“Io guardai, ed ecco venire dal settentrione un vento tempestoso, una grossa nuvola con un fuoco folgorante e uno splendore intorno a essa; nel centro vi era come un bagliore di metallo in mezzo al fuoco”.
Non abbiamo modo di sapere cosa Ezechiele stesse facendo al momento di questa visione. Qualunque cosa stesse facendo, la sua attenzione fu improvvisamente attirata da un forte vento e dalla vista di un'enorme nuvola con un fuoco folgorante e uno splendore intorno a essa, nel centro vi era come un bagliore di metallo incandescente.
Tempesta, nuvole e fuoco indicano la manifestazione della gloria di Dio.
Tempesta e fuoco a volte è usato per indicare l’aiuto del Signore verso il Suo popolo, che combatteva per loro contro i nemici e li disperdeva (Salmi 18:12-14;1 Samuele 22:11-15), per la protezione (Zaccaria 9:14-15). Ma in questo contesto sembri che si riferisca alla manifestazione del giudizio di Dio.
Infatti, a volte nella Bibbia, una tempesta è spesso l'immagine del giudizio divino (Proverbi 1:27; Isaia 66:15; Geremia 4:13; 23:19; Naum 1:3).
Così anche la nuvola e il fuoco folgorante indicano la santità e il giudizio (Osea 8:5; Lamentazioni 2:4; Naum 1:6), un fuoco consumante (Deuteronomio 4:24; Ebrei 12:29), ma era anche il simbolo della presenza di Dio (Esodo 3:1-15); della sua purificazione (Malachia 3:1-6) e del suo giudizio (Salmi 97:1-5,8;13:17-22; 19:16,18).
Se il popolo d’Israele e quindi anche Ezechiele si trovano esiliati a Babilonia (2 Re 24:1-2,10-17; 25:1-17; 2 Cronache 36), questo era per il giudizio di Dio!! Questo giudizio Dio l’ha realizzato tramite l’esercito Babilonese distruggendo la città e il tempio a Gerusalemme (Geremia 1:13-16; 4:6; 6:1). Per quarant'anni, Dio aveva gentilmente guidato Israele con una nuvola di fuoco, ma ora una nuvola di fuoco ricorda il suo giudizio al suo popolo disobbediente. Quindi tempesta, nuvole e fuoco sono elementi che indicano la manifestazione di Dio (cfr. v.3) la Sua presenza in tutta la sua maestosità e magnificenza che ci parlano di un Dio santo che giudica. Gli esuli avevano perso il senso di timore reverenziale e la maestà del Signore. Il Signore si presentò al profeta con il Suo potere, maestà e santità in modo che Ezechiele potesse essere consapevole del carattere di Dio e comunicarlo ai suoi connazionali.
Come dobbiamo reagire, allora di fronte questo Dio?
Sicuramente non con leggerezza e superficialità!, ma con timore (Isaia 6:1-5; Ebrei 12:28-29).
Esiste la teologia del Dio Babbo natale! In che cosa consiste? Semplicemente consiste che i peccati per Dio non creano nessun problema e che possiamo comportarci come ci pare tanto Lui è buono. Ma noi nella Bibbia vediamo sia la Sua bontà, ma anche la Sua severità (Romani 11:22) verso il peccato e i peccatori e troviamo diversi avvertimenti di giudizio contro quelli che peccano volontariamente (Romani 2:1-5; Ebrei 10:26-31; 12:25-29).