Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga. Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace.
Quale relazione c’è tra l’Antico e il Nuovo Testamento? Perché entrambi sono importanti?
La Bibbia è un tutt’uno formato dall’Antico e dal Nuovo Testamento, entrambi sono necessari per avere una giusta relazione con Dio.
La Funzione dell’Antico Testamento.
1. In primo luogo vediamo che l’Antico Testamento è il terreno su cui nasce il Nuovo Testamento.
Sia Gesù che gli apostoli facevano sempre riferimento all’Antico Testamento riconoscendone l’ispirazione e quindi l’autorità divina Matt.5:17; Giovanni 10:35, 2 Timoteo 3:16; 2 Pietro 1:19-21, ecc. Gli scrittori del Nuovo Testamento sono consapevoli della loro continuità con l’Antico Testamento.
2. In secondo luogo l’Antico Testamento ci fa capire il Nuovo.
La Bibbia è una rivelazione progressiva. Se si tralascia l’Antico Testamento avremo difficoltà a comprendere il Nuovo. Il Nuovo Testamento può essere compreso osservando gli eventi, i personaggi, le leggi, il sistema sacrificale, i patti e le promesse dell’Antico Testamento.
Senza l’Antico Testamento, non capiremmo le usanze dei Giudei, che sono menzionate nel Nuovo Testamento. Senza l’Antico Testamento verrebbe a mancare la conoscenza di numerose profezie dettagliate, che potevano adempiersi soltanto se la Bibbia fosse stata Parola di Dio e non dell’uomo. Ancora l’Antico Testamento contiene anche numerose lezioni biografiche da apprendere attraverso le vite dei suoi fallibili personaggi. Osservando le loro vite possiamo imparare e disimparare dai loro esempi positivi e dai loro esempi negativi.
L’Antico Testamento è uno specchio che ci permette di rispecchiarci nella vita dei suoi personaggi e ci aiuta a imparare dal loro esempio (Romani 15:4; 1 Corinizi 10:1-11; 2 Timoteo 3:16).
Nell’Antico Testamento troviamo perle di saggezza non espresse nel Nuovo Testamento. Gran parte di questa saggezza è contenuta nei Salmi e nei Proverbi. Potremmo elencare tanti altri motivi per cui è importante che noi studiamo l’Antico Testamento! Ma il semplice fatto che è Parola di Dio, che è una rivelazione di Dio, l’Antico Testamento, come il Nuovo, è degno di essere studiato con lo scopo di conoscere meglio Dio al fine supremo di portargli gloria!
3. In terzo luogo l’Antico Testamento è un tempo preparatorio per la venuta del Messia.
La storia biblica non è una serie di cicli che si ripetono, ma è come la freccia scagliata da un arco verso il suo bersaglio: Gesù! L’apice della rivelazione è Gesù, in Gesù la rivelazione è definitiva, ma prima che arrivasse Gesù, Dio ha parlato tramite numerosi profeti (Deuteronomio 18:15,18,20; Ebrei 1:1-3). La rivelazione Biblica è una rivelazione di redenzione di Dio in Gesù. La rivelazione speciale rivela la storia del piano di Dio per la redenzione dei peccatori e il modo come si è realizzato questo piano. La rivelazione è progressiva, le grandi verità di redenzione appaiono prima fiocamente nell’Antico Testamento, ma gradualmente aumentano in chiarezza e finalmente nel Nuovo Testamento in tutta la loro pienezza, enfasi e bellezza (Giovanni 17:17; 2 Timoteo 3:15-17; 1 Pietro 1:23, ecc.).
Gesù è il compimento della promessa dell’Antico Testamento! (Matteo 5:17-18). Perciò lo scopo della rivelazione è quello di conoscere Dio, il Figlio e la Sua salvezza (Giovanni 17:3; 20:23).
Quindi l’Antico Testamento pone il fondamento e prepara il popolo di Dio Israele per la venuta del Messia che si è sacrificato per i peccati di tutto il mondo (Marco 15:43; Luca 2:25-38; 1 Giovanni 2:2). Gesù è la svolta, il centro della Scrittura. L’Antico Testamento è animato dall’attesa intensa di Cristo. Perciò possiamo dire che: La Bibbia è un complesso organico unitario orientato a Cristo. (Luca 24:27- 32, 44; Giov.5:39).
La funzione del Nuovo Testamento
L’Antico Testamento sarebbe incompleto per i piani di Dio senza il Nuovo Testamento e quindi non potrebbe essere pienamente compreso senza di esso. I due Testamenti sono interdipendenti in quanto il Nuovo è necessario per completare l’Antico e ha bisogno anche dell’Antico per essere compreso.
Il Nuovo Testamento si comprende completamente solo quando è visto come l’adempimento degli eventi, dei personaggi, delle leggi, del sistema di sacrifici, dei patti e delle promesse dell’Antico Testamento.
Ma soprattutto il Nuovo Testamento, è la testimonianza di Gesù che si è fatto carne! Il Nuovo Testamento rende nota la vita di Gesù e ciò che ha fatto e come il credente deve rispondere al Suo dono della vita eterna vivendo le nostre vite in gratitudine per tutto ciò che Egli ha fatto per noi (Romani 12).
Entrambi i Testamenti rivelano lo stesso Dio, santo, misericordioso e giusto che condanna il peccato, ma che desidera avvicinarsi attraverso il sacrificio espiatore di Cristo ad una razza umana caduta nel peccato. In entrambi i Testamenti, Dio rivela come possiamo andare a Lui o meglio come Lui è venuto a noi, attraverso Gesù Cristo. In entrambi i Testamenti, troviamo tutto ciò che occorre per essere salvati e per essere uomini e donne di Dio. (2 Timoteo 3:15-17).
John Blanchard: “L’Antico e il Nuovo Testamento sono come le due metà di una frase: entrambe sono necessarie per coglierne l’intero significato”
Bibliografia.
Alexander, T. D., & Rosner, B. S. (2001). New dictionary of biblical theology (electronic ed.). Downers Grove, IL: InterVarsity Press.
Hans-Jooachim Kraus, La Teologia Biblica, Paideia Editrice, Brescia, 1979.
John Blanchard, Perché credere nella Bibbia, Passaggio, 2005.
www.gotquestions?.org