Passa ai contenuti principali

Luca 4:18-19: La missione di Gesù

 Luca 4:18-19: La missione di Gesù Immagina di entrare in un luogo avvolto dall’oscurità, pieno di disperazione, dolore e sconforto.  Un mondo dove gli emarginati vengono dimenticati, dove la speranza sembra un lusso irraggiungibile.  È in questo contesto che Gesù proclama la sua missione rivoluzionaria, un messaggio che non è semplicemente un annuncio, ma una trasformazione radicale della realtà umana. In Luca 4:18-19, Gesù proclama di essere venuto per portare la buona novella ai poveri, il recupero della vista ai ciechi e per liberare gli oppressi.  Questo brano non è solo un testo storico, ma un manifesto vivente della grazia di Dio.  Rivela un Dio che non rimane distante dalla sofferenza umana, ma si immerge nelle nostre fragilità, spezzando le catene che ci tengono prigionieri e ridonando dignità a ogni persona. Non si è limitato a trasmettere un messaggio: era l’incarnazione della speranza stessa.  Il contesto di questi versetti è che Gesù si trova n...
Il tuo sostegno è importante!

Dietro www.predicheonline.com c'è un impegno costante: ore di studio biblico, ricerca approfondita e costi per tenere il sito sempre aggiornato. Il mio obiettivo è rendere accessibile a tutti la ricchezza della Parola di Dio, un messaggio che può trasformare e migliorare la vita. Aiutami a continuare questo ministero con una donazione (anche il prezzo di un caffè); il tuo contributo, piccolo o grande che sia, rappresenta un incoraggiamento concreto per il mio lavoro, e mi permetterà di continuare a scrivere e condividere senza barriere, e di trasformare altre idee in parole da donarti.

Grazie di cuore per la tua generosità.
Salvatore

Che cosa mostra l’incarnazione di Gesù?


Che cosa mostra l’incarnazione di Gesù?
Quando si parla dell’incarnazione di Gesù si riferisce al fatto che il preesistente Gesù (esisteva prima della creazione) si è fatto uomo (Giovanni 1:1-14; Filippesi 2:5-7; 1 Timoteo 1:15). Ma non implica alcun cambiamento nella natura del Figlio, la divinità di Gesù non è stata convertita nella nostra umanità, piuttosto, Gesù ha assunto la nostra natura umana, ma senza perdere la Sua divinità.

L’incarnazione di Gesù mostra tre verità dottrinali importanti.
(1) Mostra che la salvezza viene da Dio (Galati 4:4-5).
Dio prende l’iniziativa di venire a salvare il peccatore, non è stata un’iniziativa umana. La nascita miracolosa di Cristo da una vergine (Isaia 7:14; Matteo 1:18; Luca 1:34-35) è una specie di promemoria che la salvezza non è iniziativa umana e non avviene per sforzo umano, ma è opera di Dio. 
L’uomo è completamente incapace di salvarsi da solo, è stato necessario l’intervento di Dio nella storia umana. L’incarnazione di Gesù ci ricorda che Dio prende l’iniziativa di salvarci (Giovanni 3:16).
Perciò l’incarnazione di Gesù ci parla dell’amore di Dio per il mondo.


L’incarnazione di Gesù:
(2) Mostra che era l’unico modo per unire la piena umanità e la piena divinità di Gesù in un unica persona. 
Non c’erano altri modi per unire umanità e divinità insieme nel Gesù terreno. Certamente per Dio poteva essere possibile creare un Gesù umano in cielo e  mandarcelo bello e fatto senza nessun aiuto umano, ma per noi sarebbe stato difficile capire come poteva essere completamente umano come noi.
D'altra parte sarebbe stato possibile per Dio che Gesù nascesse con due genitori umani, un padre e una madre, ed essere pienamente Dio unito alla Sua natura umana, ma per noi sarebbe stato difficile capire come Gesù fosse pienamente Dio, per la sua origine umana come la nostra. Non c’erano altri modi per unire l’umanità di Gesù con la sua divinità.            

a) Gesù era perfettamente umano.
Aveva un corpo umano (Luca 2:7,40,52); una mente umana (Luca 2:52; Ebrei 4:8); aveva un’anima (Matteo 26:38); si stancava e aveva sete (Giovanni 4:6, 19:28); aveva delle emozioni, pianse davanti la tomba di Lazzaro (Giovanni 11:35); lavorava come falegname e aveva dei fratelli (Marco 6:3; Matteo 13:53-58; Giovanni 7:5).

b) Gesù era perfettamente Dio.
A una bambina, alla lezione di catechismo chiesero di descrivere Gesù. La bambina rispose: “Gesù è Dio con la pelle sopra”. L’apostolo Giovanni riguardo a Gesù dice: “E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre”. (Giovanni 1:14).
In questo caso la gloria è la manifestazione dello splendore del carattere di Dio (Esodo 33:22; Luca 2:9; 2 Corinzi 4:4-6; Ebrei 1:3). 
Gesù, sulla terra era perfettamente umano e perfettamente divino. La natura perfettamente divina e la natura perfettamente umana sono unite in una sola persona in Cristo, ma entrambi sono indipendenti e distinte, senza mescolarsi.

L’incarnazione di Gesù:
(3) Mostra che Gesù non ha ereditato il peccato di Adamo.
L’incarnazione di Gesù è avvenuta per mezzo della potenza e dall’azione dello Spirito Santo, per questo motivo è scritto sarà chiamato SANTO perché è il FIGLIO DI DIO. 
Luca 1:35: “L'angelo le rispose: ‘Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio’”. 
La “potenza dell'Altissimo” è la presenza e l’effetto della volontà di Dio, nessuna delle Sue parole rimane inefficace (Luca 1:37). Lo Spirito Santo ha operato in modo tale che nel concepimento, Gesù, è stato protetto dal male e dall'inquinamento del peccato. “Ti coprirà dell’ombra Sua” è adombrare, oscurare, non è qualcosa di statico, ma è azione, creazione, opera dello Spirito Santo (Cfr. Genesi 1:2; Salmi 104:30). Si riferisce alla manifestazione e alla presenza della potenza di Dio (Esodo 40:35; Matteo 17:5; Marco 9:7; Luca 9:34). Denota che questo sarebbe stato un’opera sovrannaturale in cui i mezzi naturali non hanno posto. 
“Ti coprirà dell’ombra Sua” può avere anche l’idea di protezione. Il potere di Dio, con cui custodisce e protegge il Suo popolo, è spesso paragonato nella Scrittura a un'ombra (Salmi 17:8; Salmi 57:1; Salmi 91:1-4). Quando Dio ti coinvolge nei Suoi piani, garantisce la Sua protezione, il Suo sostegno. 
Il concepimento di Gesù in Maria, quindi, è dovuto all’azione miracolosa dello Spirito Santo e non all’azione umana. Questo è stato un miracolo in senso stretto, era un atto che solo Dio poteva realizzare. Dio solo può portare qualcosa dal nulla, la vita dalla morte, la fertilità da una donna sterile, una nascita da una vergine.
In virtù di questo concepimento miracoloso per opera dello Spirito Santo, Gesù non ereditò il peccato dal genere umano (Cfr. 2 Corinzi 5:21; Ebrei 4:15), infatti, Gesù doveva essere chiamato Santo, non aveva peccato in se! 
Tutti gli esseri umani hanno ereditato la colpa e una natura morale corrotta da Adamo, ma il fatto che Gesù non è nato da seme di un padre umano vuol dire che non ha ereditato il peccato di Adamo (cfr. Romani 5:12).
Gesù non discese da Adamo come ogni altro essere umano, perciò la colpa e la corruzione morale del peccato, NON GLI APPARTENGONO!!!!!! Questo, però, non significa che il peccato viene solo dal maschio o che Maria era senza peccato (Salmi 51:5). Quello che possiamo dire secondo le Scritture è, che Gesù è stato concepito in modo tale che potesse essere libero da ogni forma d’inquinamento, in modo che la Sua natura umana fosse senza peccato e totalmente libero da tutti gli effetti e i risultati della caduta. 
Lo Spirito Santo ha impedito che la natura peccaminosa di Maria si trasferisse a Gesù! Gesù era libero da ogni macchia di peccato non solo perché Lui è stato concepito senza il seme dell’uomo, ma anche perché è stato santificato, o protetto dallo Spirito in modo tale che Lui fosse conservato puro e senza macchia. Quindi Gesù morì, ma morì perché si è caricato dei de peccati degli uomini!! 
Gesù non ha ereditato il peccato di Adamo!!! Quindi possiamo affermare che la nascita e la vita di Gesù, la Sua grandezza non è stata una conquista umana, ma il risultato di un’azione e di una natura divina. La nascita e l’opera di Gesù, non fu il risultato della perfezione dello sforzo umano, solo Dio poteva produrre una vita come la Sua. Il concepimento miracoloso di Gesù, è un'affermazione della grazia e della potenza di Dio che esclude ogni merito umano. 

Post popolari in questo blog

Dai frutti si riconosce l’albero (Matteo 7:16-20).

Dai frutti si riconosce l’albero (Matteo 7:16-20). Dai frutti si riconoscono i falsi profeti. Come fai a sapere se qualcuno è un falso profeta? C'è un modo per identificarlo? La risposta è "sì".  Il modo con il quale possiamo discernere un falso profeta, e quindi anche un falso credente è dai suoi frutti.  Infatti, anche se questo paragrafo è dedicato principalmente agli avvertimenti circa i falsi profeti, è anche una prova per tutti i veri credenti! Gesù al v. 15 esorta il suo uditorio, e quindi anche noi a guardarsi dai falsi profeti i quali vengono in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Ora ci dice che i falsi profeti si riconosceranno dai loro frutti. Noi vediamo tre aspetti riguardo i frutti: i frutti sono secondo la specie di albero, dimostrano la qualità dell’albero, segnano il destino dell’albero.

Matteo 6:34: A ogni giorno il suo affanno.

Matteo 6:34: A ogni giorno il suo affanno. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno. Gesù conclude il suo discorso sulle preoccupazioni per i bisogni primari riguardo il futuro, dice di non essere ansiosi. Dio si prenderà cura di noi perché fa così con gli uccelli e i campi, non preoccupiamoci del futuro perché il domani si preoccuperà di se stesso, basta a ciascun giorno il suo affanno, cioè viviamo un giorno alla volta con i suoi problemi o difficoltà quotidiani. Molte preoccupazioni riguardano il futuro per paure inesistenti, altre sono reali per problemi economici presenti, ma affrontiamo il presente con la certezza che Dio fin qui ci ha soccorsi (1 Samuele 7:12). Dio non abbandona i suoi figli, li ama e li cura teneramente.

La parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi (Luca 5:33-39).

La parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi (Luca 5:33-39). Qualcuno ha detto: “Tutti sono a favore del progresso. È il cambiamento che non piace”. Questa frase ci fa capire come a moltissime persone non piacciono i cambiamenti, le novità. Tempo fa il Duca di Cambridge, avrebbe affermato: "Qualsiasi cambiamento in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo deve essere deplorato". Questo era anche il problema di molte persone ai tempi di Gesù. Gesù portò qualcosa di nuovo, inconciliabile con certe tradizioni locali, ma molte persone rifiutarono il Suo insegnamento. Continuiamo la nostra serie di predicazioni sulle parabole di Gesù. In questa parabola vediamo la causa, cioè perché Gesù l’ha detto, vediamo il cuore, e poi faremo delle considerazioni finali.