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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù

 Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga.  Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace. 
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Salvatore

Le motivazioni contro le discriminazioni.

Giacomo 2:1,5-11: Le motivazioni contro le discriminazioni.  L’ultima volta abbiamo visto il comandamento contro i favoritismi, le caratteristiche e le cause dei favoritismi.  Oggi vediamo tre motivazioni contro i favoritismi verso i ricchi a danno dei poveri. Quali sono queste motivazioni? La prima motivazione è che: I I FAVORITISMI SONO INCONCILIABILI CON GESÙ CRISTO (v.1). v.1: “Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da favoritismi”. La Bibbia “Paoline” dice: “Fratelli miei, non potrete mantenere la fede nel nostro Signore glorioso Gesù Cristo, praticando favoritismi di persona”. La Bibbia “Diodati”: “Fratelli miei, non associate favoritismi personali alla fede del nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria”. Giacomo ci sta dicendo: “non possiamo avere fede in Gesù e nello stesso tempo praticare favoritismi!”  Per un cristiano avere favoritismi significa negare la fede in Crist...

Un ascolto autentico: La parabola del seminatore.

Marco 4:1-20. Un ascolto autentico: La parabola del seminatore.  Gesù insegnava molte cose in parabole. “Parabole” (parabolais) viene da una parola greca (parabállō) significa “mettere accanto”, cioè insegnare mettendo accanto una similitudine, un confronto, fare un paragone con esempi familiari, comuni all’esperienza umana e sociale  dell’epoca, per insegnare una verità morale o spirituale. Le parabole era una maniera giudaica di insegnare. (Giudici 9:8-15; 2 Samuele 12:1-4; Ezechiele  17:1-24; Zaccaria 4:2-10, 11-14). I Vangeli registrano sessanta parabole diverse di Gesù, la maggior parte le troviamo, in Matteo e Luca, meno in Marco, e nessuno in Giovanni. In questa parabola noi vediamo quattro tipi di persone che si trovano in ogni chiesa!

Uffici divini di Gesù: Il perdono dei peccati.

Marco 2:1-12. Uffici divini di Gesù: Il perdono dei peccati.  Marco ritorna all’azione di Gesù a Capernaum, dopo la parentesi del racconto del ministero di Gesù in Galilea, ora racconta il ritorno di Gesù a Capernaum. Marco mostra l’autorità di Gesù con cinque storie: la guarigione del paralitico (2:1-12), la chiamata del pubblicano Levi (2:13-14); quando parla ad alcuni farisei del perché i Suoi discepoli non digiunano (2:18-22); quando dice che è il Signore del sabato (2:23-28); quando guarì l’uomo dalla mano paralizzata nella sinagoga nel giorno di sabato (3:1-6). In queste storie Gesù mostra la Sua autorità ai farisei  (2:16,18,24, 3:6); agli scribi (2:6); agli erodiani (3:6); inoltre dal contesto vediamo che Marco mostra l’autorità di Gesù sui demoni (1:21-26; 3:7-12), e l’autorità di Gesù nell’insegnamento (1:22, 27). Per questo motivo al ritorno a Capernaum, appena saputo che Gesù era in città, una folla straripante circondò la casa dove era per ascoltarlo. Qu...

Io e la casa mia serviremo il Signore.

Giosuè 24:14-28: Io e la casa mia serviremo il Signore.  In questo testo, troviamo tredici volte scritta la parola: “servire” come verbo o come sostantivo. “Servire” (ʿāḇaḏ) nell’Antico Testamento ha il significato basilare di lavorare, faticare come uno schiavo (Esodo 21:6). I servi appartenevano ad altre persone ed erano impiegati appunto nel servirli (Genesi 21:25; 24:35). “Servire” contiene almeno due elementi chiave: l'azione (il servitore come" lavoratore") e l'obbedienza. “Servire” è anche impiegato in senso cultuale, nell’offrire sacrifici a Dio (Esodo 3:12; 23:24-25;). In questo testo, “servire” può essere in senso cultuale, di adorazione (cfr. Giosuè 22:26-27; 23:7; Numeri 3:7-10; Isaia 19:21), oppure può esprimere la relazione tra il popolo e Dio che è il Signore al quale bisogna essere obbedienti e sottomessi, il fare quello che il Signore dice di fare, come un compito da svolgere come per esempio i profeti (Esdra 9:10-11; 2 Re 17:13; Geremia 7:25-28;...

Contro le discriminazioni.

Giacomo 2:1-4: Contro le discriminazioni. Mettiamo il caso che venga nella vostra chiesa un uomo appena sceso da una ferrari,con un rolex, vestito firmato ed entra anche uno tutto stracciato, sporco…..a chi sei più stimolato di accogliere meglio?  La chiesa oggi come nel passato ha il pericolo del favoritismo. Questo perché siamo condizionati dalla società in cui viviamo dove la posizione sociale conta molto. Giacomo 2:1-11 condanna il favoritismo.  Giacomo continua a illustrare il rapporto tra fede e pratica, parlando di un nuovo tema.  Giacomo dice che non possiamo confessare la fede nel Signore Gesù e poi nello stesso tempo avere riguardi personali.  Noi vediamo quanto sia priva di consistenza una professione di fede senza essere accompagnata da una condotta pratica coerente!

L’incarnazione di Gesù.

L’incarnazione di Gesù.   Su un foglio di calendario era scritto questa frase: “ La più grande impresa della storia non è stata quella di un uomo che ha camminato sulla luna, ma di Dio che ha camminato sulla terra”. Forse ci siamo così tanto abituati ai racconti biblici della nascita di Gesù che non ne apprezziamo più il mistero della Sua incarnazione. Quando si parla dell’incarnazione di Gesù si riferisce al fatto che il preesistente Gesù (esisteva prima della creazione) si è fatto uomo (Giovanni 1:1-14; Filippesi 2:5-7). La nascita di Gesù è la nascita più unica in tutta la storia umana. I  L’INCARNAZIONE DI GESÙ: LE PROVE STORICHE. Gesù è venuto nel mondo. 1 Timoteo 1:15: “Certa è quest'affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo”. L’affermazione che Gesù è venuto nel mondo, quindi (Gesù esisteva prima della sua nascita terrena, Giovanni 3:13,16; Giovanni 17:5) ...

Il Contesto religioso del Nuovo Testamento nel primo secolo. Prima parte: Caratteristiche teologiche dei Giudei.

Il Contesto religioso del Nuovo Testamento nel primo secolo. Prima parte: Caratteristiche teologiche dei Giudei. In questa lezione vedremo riguardo il contesto religioso, le caratteristiche teologiche dei Giudei. Per comprendere meglio Gesù e la chiesa primitiva,e quindi il contesto del Nuovo Testamento è importante capire cosa credevano i Giudei nel primo secolo, il periodo appunto quando visse Gesù e gli apostoli. Il credo Ebraico nacque dalla rivelazione degli atti di Dio nella storia, rivelazione che poi fu scritta e raccolta in quella che oggi si chiama Antico Testamento.  Nel contesto giudaico vediamo, in sintesi cinque caratteristiche teologiche. La prima caratteristica è: 1. Il Signore è l’unico e vero Dio. L’enfasi principale del giudaismo era l’unità e la trascendenza di Dio, la convinzione che c’è un solo e vero Dio. Il monoteismo era affermato in contrasto con la moltitudine di divinità nel mondo pagano. Avere fede in unico vero Dio era incomp...

Perché Gesù Cristo è venuto nel mondo?

Perché Gesù Cristo è venuto nel mondo? Gesù esisteva prima della creazione e prima di della sua incarnazione. Il Nuovo Testamento ci dice diversi motivi per cui Gesù è venuto nel mondo.  Gesù è venuto nel mondo: 1) Per rivelare Dio. Nel Vangelo di Giovanni leggiamo: "Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è  quello che l'ha fatto  conoscere"  (Giovanni 1:18). In 1 Timoteo 6:16 Paolo scrive che Dio abita una luce inaccessibile, che nessun uomo ha visto né può vedere. Mosè voleva vedere Dio, ma Dio gli disse che l’uomo non può vedere il suo volto e vivere, così Mosè vide Dio in modo parziale, lo vide di spalle (Esodo 33:19-23).  Nessuna creatura umana ha mai visto l'essenza della divinità. L’uomo caduto in peccato è stato espulso dalla presenza di Dio che è santo, perciò l'uomo non lo può vedere e vivere (Genesi 3; Isaia 59:2; 1 Giovanni 1:5).

Che cosa mostra l’incarnazione di Gesù?

Che cosa mostra l’incarnazione di Gesù? Quando si parla dell’incarnazione di Gesù si riferisce al fatto che il preesistente Gesù (esisteva prima della creazione) si è fatto uomo (Giovanni 1:1-14; Filippesi 2:5-7; 1 Timoteo 1:15). Ma non implica alcun cambiamento nella natura del Figlio, la divinità di Gesù non è stata convertita nella nostra umanità, piuttosto, Gesù ha assunto la nostra natura umana, ma senza perdere la Sua divinità. L’incarnazione di Gesù mostra tre verità dottrinali importanti. (1) Mostra che la salvezza viene da Dio (Galati 4:4-5). Dio prende l’iniziativa di venire a salvare il peccatore, non è stata un’iniziativa umana. La nascita miracolosa di Cristo da una vergine (Isaia 7:14; Matteo 1:18; Luca 1:34-35) è una specie di promemoria che la salvezza non è iniziativa umana e non avviene per sforzo umano, ma è opera di Dio.  L’uomo è completamente incapace di salvarsi da solo, è stato necessario l’intervento di Dio nella storia umana. L’incarnazione d...

Il Contesto politico contemporaneo del Nuovo Testamento.

Il Contesto politico contemporaneo del Nuovo Testamento. In questa lezione vedremo: 1. L’occupazione romana. 2. Erode il Grande. 3. I discendenti di Erode il Grande. 1. L’occupazione romana (63 a.C. -96 d.C.). Vediamo alcuni aspetti del dominio romano in Giudea in riferimento ai cristiani, o al Nuovo Testamento. Dopo la morte di Salomè, il figlio minore, Aristobulo II, con il sostegno dei sadducei, contestò il diritto di Ircano II a governare, mentre i farisei insieme al governatore Idumeo Antipatro, padre di Erode il Grande, sostennero Ircano nella successiva guerra civile. Aristobulo II, riuscì a rimanere al trono fino al 63 a.C. quando il generale romano Pompeo, che nel frattempo aveva conquistato praticamente tutto il territorio in Asia Minore fino alla Siria, arrivò e conquistò Gerusalemme.  Cosa era accaduto? I sostenitori di entrambe le fazioni ebraiche chiesero aiuto a Pompeo nel decidere la questione. Pompeo favorì Ircano, Aristobulo, non fu d’accord...

Il Contesto politico prima del Nuovo Testamento

Il Contesto politico prima del Nuovo Testamento In questa lezione vedremo: 1. L’importanza di conoscere la storia politica prima del Nuovo Testamento. 2. I vari regni che hanno preceduto il Nuovo Testamento. Il Nuovo Testamento ha influenzato il mondo intero e forse anche la vostra vita. Questa è una buona ragione per studiarlo. Ma ci sono altri motivi per studiarlo. Il Nuovo Testamento, annuncia l’arrivo del Salvatore che l’Antico Testamento ha profetizzato e attendeva. Inoltre entrambi i Testamenti parlano di una sfera eterna che è al di là del mondo come lo conosciamo, un mondo di gloria celeste per coloro che cercano Dio, ma di giudizio per coloro che lo rifiutano, che non si sono pentiti dei loro peccati e che non hanno creduto in Gesù come personale loro Salvatore e Signore. Quindi studiare il Nuovo Testamento è importante perché ci parla di Gesù l’unico Salvatore  del mondo! (Per esempio Giov.4:42; Atti 4:12), ma ci parla anche come essere salvati! (Per esempio ...

La parabola delle dieci mine

Luca 19:11-28: La Parabola delle dieci mine  Il motivo per cui Gesù racconta questa parabola è duplice: perché erano vicini a Gerusalemme e perché i discepoli avevano false aspettative circa il manifestarsi del regno di Dio, pensavano che si realizzasse immediatamente, in modo terreno, secondo il pensiero giudaico (v.11; Atti 1:6). Più Gesù si avvicinava a Gerusalemme e più l’entusiasmo delle folle e dei suoi discepoli aumentava.  I discepoli pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro. Essi pensavano che Dio avrebbe instaurato il Suo regno, che il Messia (Gesù) avrebbe manifestato la pienezza della sua potenza. In questo clima di impazienza e di attesa Gesù insegna questa parabola.  La parabola aveva il compito di correggere il loro pensiero. Gesù vuole che i discepoli comprendano, che Gerusalemme sarà il luogo della Sua morte e non della manifestazione del Suo regno. (Cfr. Luca 18:31-34). Quindi i discepoli nel frattempo aspettan...

Il Canone del Nuovo Testamento

Il Canone del Nuovo Testamento  La storia del canone del Nuovo Testamento è simile a quella dell’Antico Testamento, anche se vi sono molti più dati disponibili in materia. Herman Ridderbos da questa definizione sul canone: “ Si può dire che la storia del canone è il processo della presa di coscienza della chiesa nei confronti del suo fondamento ecumenico.”  Il canone, quindi, è un processo della consapevolezza o riconoscimento, da parte del popolo di Dio dei libri ispirati da Dio ed avevano un fondamento universale. L'idea di un canone implica che Dio ha guidato la chiesa primitiva nella sua valutazione di diversi libri, in modo che quelli veramente erano ispirati hanno avuto il riconoscimento come canonici e quelli non ispirati, qualunque poteva essere l’importanza, non furono accettati come canonici.

Il modo giusto di adorare Dio

Il modo giusto di adorare Dio (Esodo 20:4-6). A.W. Tozer scrisse: “Una delle più grandi tragedie presenti in tutte le epoche, anche in quelle più illuminate, è che milioni di persone non riescano a scoprire la ragione perché sono nate. Potete negarlo se volete – e so che alcuni lo faranno – ma ci sono esseri umani in questo mondo che soffrono di un tipo di amnesia disperata e deprimente. Quest’amnesia porta la gente a gridare, sia silenziosamente in loro stessi, ma a volte anche con una frustrazione udibile: “Non so neanche perché io sia nato!” Tu sai perché sei nato? Noi siamo nati per glorificare Dio (Isaia 43:7), quindi per adorarlo! Noi in questo secondo comandamento vediamo il modo come adorare Dio. La vera adorazione rispecchia il modo come Dio si è rivelato. Non si può adorare Dio a parte la Sua rivelazione: la Bibbia! Qualsiasi adorazione che non rispecchia la Sua volontà, la Sua verità, Dio non l’accetta! (Genesi  4:1-5). Dio approva solo l’adorazione in spirito ...

Ispirazione del Nuovo Testamento

Ispirazione del Nuovo Testamento  Per la definizione, teorie, prospettiva biblica si può vedere l’ispirazione dell’Antico Testamento. Gli scrittori del Nuovo Testamento sono stati guidati dallo Spirito Santo. La Bibbia è Parola di Dio e parola di uomo sono fondamentalmente interconnesse. Dio ha voluto parlarci attraverso l’uomo (2 Pietro 1:21). Proprio come Gesù Cristo è veramente Dio e vero uomo, ma non è divisibile in due persone, ma rimane così il Figlio di Dio, così la Scrittura è allo stesso tempo la Parola di Dio e parola dell'uomo, gli uomini furono ispirati da Dio, cioè Dio guidava gli scrittori della Bibbia a trasmettere la rivelazione di se stesso in forma scritta senza errori (2 Timoteo 3:16), così i 27 libri del Nuovo Testamento sono stati scritti da uomini ispirati dallo Spirito Santo.  Gesù aveva promesso che lo Spirito Santo avrebbe guidato gli scrittori del Nuovo Testamento.

La religione autentica approvata da Dio

  Giacomo 1:26-27: La religione autentica approvata da Dio. Noi pensiamo tantissime cose, alcune possono essere giuste, altre sbagliate, ma nel rapporto con Dio non è importante ciò che noi pensiamo, ma ciò che pensa Dio! “Se uno pensa” (dokei) significa considerare, credere (Giovanni 5:39; 16:2; Atti 27.13; 1 Corinzi 7:40; Filippesi 3:4). Si riferisce a un’opinione soggettiva, a  una valutazione personale sbagliata, a una falsa opinione. (Matteo 3:9;6:7; 26:53; Marco 6:49; Luca 8:18; 12:51; 13:2; 19:11; 24:37; Atti 12:9; Galati 6:3-5.     A quale tipo di opinione sbagliata si riferisce Giacomo? Al fatto che: si può pensare di essere religiosi (thrēskos), ma senza controllare la propria lingua, senza essere caritatevoli e senza conservarsi puri dal mondo!  Dicono gli psicologi che la mente umana in un giorno supera i 10.000 pensieri, in un anno  sarebbe 3.500.000.  Molti di questi pensieri non danno gloria a Dio e sono ingannevoli come appunt...

La Trasmissione e l’Autenticità del Nuovo Testamento.

La Trasmissione e l’Autenticità del Nuovo Testamento. Un aspetto importante dell’unicità del cristianesimo è il fatto che è fondato su fatti storici e non solo su insegnamenti etici. Non sorprende, quindi, che gli scettici e i critici, in generale, hanno sempre cercato di attaccare e confutare la storicità vera di questi eventi. Se gli eventi che circondano la vita di Gesù Cristo, la sua nascita da una vergine, i suoi miracoli, la risurrezione, non sono effettivamente accaduti, allora l'intera struttura del cristianesimo crolla (1 Corinzi 15:17).  Lo stessa cosa è vera riguardo la storia della Chiesa primitiva, gli inizi e la diffusione del cristianesimo come registrato nel libro degli Atti degli apostoli e nelle epistole. I critici hanno cercato di convincere le persone che i libri del Nuovo Testamento sono stati scritti molto tempo dopo il periodo degli apostoli e che, quindi, contengono molti miti ed elementi non storici, soprattutto quelle parti che descrivono i miracoli....

La chiamata dei discepoli.

Marco 1:16-20 La chiamata dei discepoli. Una volta un ricco industriale, vide un pescatore seduto a guardare la sua barca, chiese: “Perché non sei là fuori a pescare?” “Perché ho preso abbastanza pesce per oggi”, fu la risposta. “Perché non peschi più pesce di quanto hai bisogno?” Ha chiesto l'uomo ricco. “Cosa farei con questi?” rispose il pescatore. “Potresti guadagnare più soldi e comprare una barca migliore in modo che tu possa andare più in profondità e prendere più pesce. Potresti comprare reti di nylon, pescare ancora di più e fare più soldi. Presto avere una flotta di barche ed essere ricco come me.  “Allora cosa farei?” Chiese il pescatore. “ Potresti sederti e goderti la vita”,rispose il ricco. “Cosa pensi che sto facendo ora?” Rispose il pescatore. La chiamata dei discepoli di Gesù, non è certamente all’apatia, al dolce far niente, ma sono chiamati a lavorare per il progresso del regno dei cieli, sono chiamati a essere pescatori di uomini.

L’Autorità del Nuovo Testamento

L’Autorità del Nuovo Testamento L'autorità è strettamente legata ai costumi e alle tradizioni, ma è comunque una resa consapevole della propria libertà a un altro individuo o a un ente governativo o religioso.  L'autorità è un soggetto che suscita notevoli contrasti nella società di oggi, non solo per quanto riguarda l’autorità religiosa, ma anche in altri settori. Le persone sono restie a forme dittatoriali o all’esercizio arbitrario dell'autorità, di conseguenza gli negano il riconoscimento e l'obbedienza. Perciò autorità è una parola scomoda, anche se si tratta di Dio, molti non riconoscono l’autorità di Dio giustificandosi che Dio non esiste! Infatti senza nessun problema, oggi ci si “sbarazza” di Dio molto facilmente, non si vuole credere all’esistenza di Dio perché implica dargli conto, implica riconoscere la Sua autorità.  Per la definizione sull’Autorità vedi l’articolo: L’Autorità dell’Antico Testamento. Con l'autorità della Bibbia (39 libri dell’An...

ESODO

ESODO Esodo è una testimonianza notevole degli atti salvifici di Dio che si è rivelato come il Signore supremo della natura, degli uomini e della storia. Temi chiave  La supremazia del Signore sulle divinità pagane  L'esodo come un evento di redenzione per l'antico Israele  Il patto Mosaico   La presenza di Dio Titolo e nome. Il titolo della versione greca dell’Antico Testamento (la Septuaginta), di questo libro è appunto “Esodo” (greco éxodos) che significa uscita, andare fuori, partenza. Prende il nome dall’evento centrale descritto in questo libro, vale a dire l’uscita del popolo di Israele dall'Egitto sotto la guida di Mosè (1:1-15:21; 19:1). Nella Bibbia ebraica, il titolo è diverso.  G.L. Archer: dice:“Il titolo ebraico dell’Esodo è Weēlleh shemōt (e questi sono i nomi di) o più semplicemente shemōt (i nomi di) ed è tratto dalle parole iniziali di Esodo 1:1.  Mentre il titolo in Latino è Exodus, da dove proviene Esodo. Il libro dell...

GENESI

GENESI Genesi è stato scritto come un prologo al resto della Bibbia, perché ci racconta dell'origine dell'universo, del mondo fisico da parte di un unico Dio Creatore Sovrano della vita umana, delle nazioni e della nazione di Israele. Temi chiavi ▪ Origini del mondo, dell’uomo e del popolo d’Israele. ▪ Dio ha creato e la creazione era buona.  ▪ La disubbidienza ha separato gli uomini da Dio.  ▪ Dio stabilisce un legame di amicizia con l’uomo chiamato patto. Titolo e nome In ebraico le prime parole di un libro sono a volte considerate come titolo, per cui la Genesi è conosciuto come “Nel principio” (ebraico bĕrēšît). La parola “Genesi” (greco geneseōs) proviene dalla traduzione greca dell’Antico Testamento, la Settanta, e significa inizio o origini. Certamente Genesi è un nome appropriato alla luce del fatto che questo libro, parla proprio di origini. Riguardo a questo lo studioso Geaslon L. Archer afferma: “Il tema principale o la materia trattata riguard...

La chiamata al discepolato. La Sovranità di Gesù.

Marco 1:16-20: La chiamata al discepolato. La Sovranità di Gesù. Forse ci saremmo aspettati che Marco riportasse prima di ogni altra cosa un miracolo spettacolare di Gesù, o un sermone potente, oppure qualche altra cosa sensazionale, invece riporta la semplice chiamata di quattro semplici uomini (quattro pescatori) per essere Suoi discepoli.  Forse ci saremmo anche aspettati che Marco raccontasse tutti i particolari relativi al tempo, al luogo, alle circostanze precise di questa chiamata, ma non lo fa, mostra solo l’essenziale, ciò che reputa veramente rilevante.  In questo brano vediamo la chiamata di quattro discepoli in due momenti diversi. Con Giovanni in prigione Gesù avrebbe potuto decidere di continuare a esercitare il Suo ministero da solo, ma ha scelto di non farlo perché evidentemente aveva delle ragioni molto importanti. 

Preservazione e Trasmissione dell’Antico Testamento.

Preservazione e Trasmissione dell’Antico Testamento. Come facciamo a sapere che la Bibbia è la stessa come quando è stata scritta? Gli scribi hanno commesso errori quando copiavano la Bibbia? In Isaia 40:8 è scritto:  "L'erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura per sempre". Così anche in 1 Pietro  1:24-25 leggiamo:   "Infatti, ogni carne è come l'erba, e ogni sua gloria come il fiore dell'erba. L'erba diventa secca e il fiore cade;  ma la parola del Signore rimane in eterno. E questa è la  parola della Buona Notizia che vi è stata annunziata".  Notiamo in questi versetti che la Parola di Dio rimane in eterno! Dio certamente ha preservato le Sue Scritture e le ha trasmesse prive di errori importanti. A che cosa sarebbe servito il fatto che Dio abbia ispirato i profeti , se poi il loro messaggio non fosse pervenuto a noi in una forma degna di fiducia? Oppure non fosse pervenuta a noi secondo come Dio lo ha voluto...

Canone dell’Antico Testamento

Canone dell’Antico Testamento Come  sappiamo che i libri della, sono quelli che ci devono essere? Come sappiamo i libri che sono ispirati da Dio? Perché i Cattolici romani includono altri libri  nella loro Bibbia? Chi ha l'autorità per determinare quali libri possono essere inclusi nella Bibbia? Il Significato di canone  La Chiesa cristiana è nato con un libro in mano, quel libro che Gesù e i suoi primi  discepoli seguivano come autorità, era l’Antico Testamento. I suoi documenti costituiscono la prima metà del canone cristiano, l’altra è il Nuovo Testamento.  La parola “canone” viene dal greco "kanōn", preso in prestito dall’ebraico "qāneh", è significava canna; entrambe le parole originariamente indicavano un bastone o  una canna di misura. Da ciò si ebbe il senso figurato di asta per misurare o regola, e quindi l’idea generale di norma o modello (cfr. 2 Corinzi 10:13,15,16; Galati 6:16). Origene un padre della chiesa del terzo secolo, usò la...

La preghiera per essere ripieni della pienezza di Dio.

Efesini 3:17-19: La preghiera per essere ripieni della pienezza di Dio. “L'esigenza principale della chiesa non è gli uomini di denaro, né uomini di cervello, ma gli uomini di preghiera” (E. M. Bounds). Quello che oggi ha bisogno la chiesa è uomini di preghiera come lo era Paolo. La nostra vita (materiale e spirituale) dipende da Dio pertanto è importante che noi preghiamo! Paolo questo lo sapeva e per questo era un uomo di preghiera. Noi possiamo dire insieme a Phillips Brooks: “Se l'uomo è uomo e Dio è Dio, vivere senza la preghiera non è solo una cosa terribile, è una cosa infinitamente stupida”.  Nei versetti precedenti (vv.14-17a) abbiamo visto due altri soggetti di preghiera di Paolo: 1) Essere potentemente fortificati nell’uomo interiore mediante lo Spirito Santo; 2) Cristo abiti per mezzo della fede nei cuori. Nei versetti 17-19 leggiamo il terzo elemento della preghiera di Paolo: essere ripieni della pienezza di Dio. Se lo Spirito Santo ci fortifica nell’uomo...

L’Ispirazione dell'Antico Testamento.

L’Ispirazione dell'Antico Testamento. Prima della metà del XIX secolo, la chiesa era unanime riguardo la dottrina dell’ ispirazione: Dio ha dato le parole della Scrittura effettivamente ai suoi autori umani in modo da perpetuare infallibilmente la Sua speciale rivelazione. Nel secondo secolo, Giustino Martire chiamava la Bibbia "la vera lingua di Dio". Nel IV secolo, Gregorio di Nissa ha detto che era "la voce dello Spirito Santo". Nei secoli XVI e XVII, i riformatori protestanti ribadivano queste affermazioni. Ma nella seconda metà del XIX secolo con la diffusione delle idee evolutive e l'ascesa dell’ alta critica negli studi biblici hanno portato alcuni teologi a mettere in discussione il concetto storico di ispirazione verbale. Sono stati fatti, così diversi tentativi per modificare il concetto o di sostituirla con nuove interpretazioni. Ma noi siamo d’accordo con quanto dice Gregorio Nazianzeno: “Le più piccole linee della Scrittura sono dovute all...

Introduzione al Pentateuco.

Introduzione al Pentateuco. Molte persone hanno familiarità con le storie classiche di Abramo, di Mosè, del  popolo d’Israele che attraversa il Mar Rosso, dei Dieci Comandamenti, ecc. Ma da dove vengono queste storie e perché sono importanti? Perché sono state scritte? In questo studio vediamo i libri dove sono inseriti queste storie, questi libri vengono chiamati Pentateuco.  Significato del Pentateuco. Il termine "Pentateuco" si riferisce ai primi cinque libri della Bibbia (la parola viene dal greco “pentateuchos,” “pente” che significa cinque e da “teuchos”, che indicava l’astuccio o la custodia dove veniva messo un volume, un papiro arrotolato, ma in seguito venne a significare la pergamena stessa. Invece la parola ebraica “Torah” anche se viene tradotta con “legge”, significa molto di più, significa insegnamento, istruzione, dottrina. Si tratta  dell’insegnamento intorno alla volontà di Dio, che si rivela al Suo popolo per mezzo di atti e comandamenti. Questi...

La Rivelazione dell’Antico Testamento

La Rivelazione dell’Antico Testamento L’uomo si è sempre posto delle domande su Dio, sulla morte, sulla propria esistenza, dove possiamo trovare le risposte a queste domande esistenziali? Come possiamo conoscere Dio? Una cosa è certa: era necessario che Dio si rivelasse a noi per avere le risposte alle domande che tutti ci siamo posti o ci poniamo sulla vita, l’aldilà,ecc. Parlando dell’introduzione generale dell’Antico Testamento è importante parlare anche della dottrina della rivelazione e dell’ispirazione. La Bibbia è un libro unico. Da un lato si tratta di un pezzo eccezionale di letteratura umana, ma dall'altro ha anche un origine divina. I termini teologici chiave, appunto, di questa unicità sono rivelazione e ispirazione. Rivelazione si riferisce alla divina manifestazione della verità nelle Scritture, riguarda l'origine e la donazione della Verità (1 Corinzi 2:10). Invece ispirazione si riferisce alla prima ricezione umana di quella verità sollecitate dallo Spir...

L’Autorità dell’Antico Testamento

L’Autorità dell’Antico Testamento  Il Significato di autorità “Ogni autorità definitiva è fondata su Dio. Come creatore e sostenitore dell’universo Egli ha potere assoluto su tutti gli esseri creati ed un’autorità che abbraccia ogni cosa nel cielo e sulla terra. Questa autorità finale e suprema gli conferisce la prerogativa illimitata di comandare ed esigere obbedienza,di possedere in maniera  incondizionata e di governare assolutamente tutte le cose in ogni momento in tutti i  luoghi dell’universo” J.Norval Geldenhuys.   Per autorità allora si intende il potere assoluto che ha Dio su tutta la creazione nel fare ciò che vuole, nel governare su tutte le cose e nell’ esigere obbedienza dalle Sue creature. Se c’ è un essere superiore che ci ha creato, ha tutto il diritto di determinare cosa credere e come vivere. Dio è fonte di autorità, l’universo intero è sottomesso a Dio, il Creatore è Re in eterno (Salmi 10:16; 1 Timoteo 1:17). Dio poteva esercitare  la...

Introduzione all'Antico Testamento.

Introduzione all'Antico Testamento. Di tutta la letteratura che è stata tramandata dalle antiche civiltà del mondo, nessuna è tanto convincente quanto la Bibbia. Qualunque altra cosa può essere detto, la Bibbia ebraica o Antico Testamento, è ricca di fascino. Le sue pagine contengono i tesori letterari di tutta una nazione, dell'antico popolo di Israele, la sua storia abbraccia il periodo di formazione della civiltà del mondo come lo conosciamo oggi, a partire dall'età della pietra e finisce nel mondo dell’impero romano. Diciamolo chiaramente, per chi lo conosce, l’Antico Testamento non è un libro noioso, la sua combinazione unica di storie epiche, riflessioni filosofiche, di poesie, di profezie,ecc è tessuta insieme con tutti gli elementi di avventura, emozione e suspense che ci si aspetterebbe di trovare in un thriller di Hollywood per dirla con lo studioso John Drane. Infatti, le sue storie tradizionali sono diventate esse stesse la materia prima per molti film su gr...

Gli eventi descritti nell’Antico Testamento

Gli eventi descritti nell’Antico Testamento Nei primi capitoli della Bibbia vediamo il racconto della creazione, che mostra la relazione fra Dio il creatore e la creatura. Dio è il Creatore e il Signore di tutto!  Ma gli eventi descritti nell’Antico Testamento riguardano la storia di Dio con il popolo di Israele e di conseguenza in rapporto con coloro che venivano a contatto con Israele. Ma va ricordato che: “La storia d’Israele non costituisce un interesse puramente accademico: essa è di importanza vitale perché Dio scelse di rivelarsi nelle concrete esperienze di un popolo. Egli si dimostrò un Dio d’azione che agiva nella storia in modo che si adempissero gli scopi che Egli aveva nello scegliere Israele” L’Antico Testamento racconta gli eventi legati alla storia del popolo di Dio, ma questa, dunque, non è solo un interesse intellettuale, ma è importante per capire chi è Dio e quali sono i suoi disegni, infatti questa storia parla della storia di Dio che stabilisce, sceglie...

Una preghiera per la crescita spirituale.

Efesini 3:14-17: Una preghiera per la crescita spirituale. A volte si sentono preghiere bizzarre, una di queste è di un vecchio diacono. Quest'uomo era solito pregare ogni mercoledì sera alla riunione di preghiera, la stessa preghiera: “Signore togli tutte le mie ragnatele dalla mia vita”. Ovviamente le ragnatele erano tutte quelle cose che non avrebbero dovuto esserci, ma che si erano accumulate durante la settimana. Ogni mercoledì era la stessa preghiera e chi partecipava cominciava a stancarsi. Un mercoledì il diacono fece la stessa preghiera: “Signore togli tutte le mie ragnatele”. Quando finì di pregare, un altro fratello,forse stanco di sentire sempre la stessa preghiera, si alzò e pregò ad alta voce dicendo: “Signore, Signore non farlo! Uccidi il ragno!” Se vogliamo risolvere i nostri problemi dobbiamo andare alle cause. Se vogliamo crescere spiritualmente dobbiamo pregare specificatamente per questo. Paolo al v.14, riprende il discorso che ha lasciato al v. 1, “pe...

Luca 18:9-14: La parabola del fariseo e del pubblicano.

Luca 18:9-14: La parabola del fariseo e del pubblicano. Dal modo di pregare possiamo vedere che tipo di rapporto abbiamo con Dio! Luke Timothy Johnson scrive: “La preghiera non è un esercizio di pietà facoltativo, eseguito per dimostrare il rapporto che uno intrattiene con Dio. È essa stessa il rapporto con Dio. Il modo in cui  uno prega pertanto rivela lo stato di tale rapporto”. Quindi il tuo modo di pregare rivela il tipo di rapporto che hai con Dio! In questi versetti vediamo il tipo di rapporto di due uomini che hanno con Dio attraverso la loro preghiera! L’enfasi della preghiera è il modo di porsi davanti a Dio, quindi deve essere fatto con l’umiltà e Dio ci approverà. Noi in questa parabola vediamo che Dio approva la preghiera fatta con umiltà e non quella fatta con orgoglio, vale a dire colui, che vuole essere ascoltato per i propri meriti, colui che confida nelle proprie opere ! Il brano quindi è polemico contro l’arroganza, l’orgoglio e incoraggia l’umiltà. Vedi...

Matteo 11:16-19: I fanciulli sulla piazza di mercato.

Matteo 11:16-19: I fanciulli sulla piazza di mercato.  Un commerciante di auto in una cittadina della Norvegia del nord vicino al circolo polare artico, ha perso l’occasione di vendere sedici auto. Un giovane uomo con un maglione blu, tuta e stivali di gomma, entrò nella sua concessionaria e chiese al rivenditore: “Avete delle auto a portata di mano?” “Certo che li abbiamo” rispose il venditore. “Voglio sedici auto, se mi piace il modello!”. “Non ho tempo per gli scherzi” rispose il venditore, cacciandolo fuori. L'uomo esce e va sul lato opposto della strada, dove c’era un altro rivenditore di auto con una marca diversa. Chiede la stessa cosa e stavolta è preso seriamente e quindi compra le sedici auto. Chi era questo uomo? Era un uomo che per conto di un peschereccio di sedici membri, visto, che la stagione delle aringhe era andata bene, decisero tutti, insieme di comprare le  auto per avere il massimo sconto.  Lo scetticismo del primo rivenditore gli è costato di n...

Quale relazione c’è tra l’Antico e il Nuovo Testamento? Perché entrambi sono importanti?

Quale relazione c’è tra l’Antico e il Nuovo Testamento? Perché entrambi sono importanti?  La Bibbia è un tutt’uno formato dall’Antico e dal Nuovo Testamento, entrambi sono necessari per avere una giusta relazione con Dio.  La Funzione dell’Antico Testamento.  1. In primo luogo vediamo che l’Antico Testamento è il terreno su cui nasce il Nuovo Testamento.  Sia Gesù che gli apostoli facevano sempre riferimento all’Antico Testamento riconoscendone l’ispirazione e quindi l’autorità divina Matt.5:17; Giovanni 10:35, 2 Timoteo 3:16; 2 Pietro 1:19-21, ecc. Gli scrittori del Nuovo Testamento sono consapevoli della loro continuità con l’Antico Testamento.  2. In secondo luogo l’Antico Testamento ci fa capire il Nuovo.  La Bibbia è una rivelazione progressiva. Se si tralascia l’Antico Testamento avremo difficoltà a comprendere il Nuovo. Il Nuovo Testamento può essere compreso osservando gli eventi, i personaggi, le leggi, il sistema sacrificale, i p...

Perché i cristiani non sono sempre d'accordo su ciò che dice la Bibbia?

Perché i cristiani non sono sempre d'accordo su ciò che dice la Bibbia?  Alcuni dicono riferendosi allo Spirito Santo: “Ma come non avete tutti lo Spirito di verità, come mai ci sono diverse denominazioni, con varie interpretazioni?” Per quanto riguarda le denominazioni secondo Josh MacDowell e Don Stewrat: “Gran parte di esse non sono nate a causa di interpretazioni divergenti sui principali insegnamenti della Bibbia, ma derivano da particolari avvenimenti storici(quali guerre di persecuzione, rifiuto di asservimento a qualche autorità religiosa sia essa il papa o il patriarca,ecc) e da una varietà di fattori culturali, etnici e sociali”.  Per quanto riguarda le interpretazioni diverse possiamo dire che ci possono essere diverse cause.

Perché è importante credere nell’inerranza della Bibbia?

Perché è importante credere nell’ inerranza della Bibbia? Attacchi contro l' inerranza della Bibbia non sono nuovi e sembrano essere in qualche modo ciclici. Prima di dire perché è importante credere nell’inerranza della Bibbia è importante sapere che cosa si intende per inerranza: la definizione e quindi il significato. Definizione di inerranza. “ La definizione di ispirazione verbale e completa, comporta che nel redigere i manoscritti originali, gli autori sacri sono stati guidati in modo da trasmettere perfettamente e senza errore il messaggio che Dio desiderava comunicare all’uomo” Renè Pache. “ La nostra piena convinzione e la nostra certezza della sua infallibile verità procedono dall’opera interiore dello Spirito Santo..l’Antico Testamento in Ebraico, il Nuovo Testamento in greco…sono stati ispirati da Dio e per mezzo della sua cura particolare e provvidenza, preservati attraverso tutti i secoli e sono di conseguenza autentici”  Confessione di Westminister.

Perché Dio ci ha dato quattro Vangeli?

Perché Dio ci ha dato quattro Vangeli? Un uomo portò il figlio di due anni in uno studio  fotografico per fare un ritratto, ma fin dall’inizio ebbero difficoltà a farlo star fermo.   In un tempo breve quel bambino passò per diversi stati d’animo: nella prima foto era abbastanza sereno, nella seconda foto rideva divertito, nella terza era imbronciato, nella quarta foto era decisamente arrabbiato fino a piangere… ne aveva abbastanza di macchina fotografica e flash! Quelle quattro foto hanno descritto quattro aspetti della personalità di quel bambino. Così ciascuno dei quattro Vangeli, Matteo, Marco, Luca e Giovanni, presentano un ritratto unico di Gesù Cristo.  Ognuno offre una caratteristica diversa di Gesù. Possiamo dire che Matteo presenta Gesù come il Messia ebreo, scrisse il proprio Vangelo rivolgendosi a un pubblico di Ebrei con lo scopo di presentare il compimento delle speranze dell'Antico Testamento.  L’enfasi di Matteo è sul fatto che Gesù è il Re prom...

La Bibbia è stata corrotta, alterata o revisionata? Ci possiamo fidare dei documenti Biblici?

La Bibbia è stata corrotta, alterata o revisionata? Ci possiamo fidare dei documenti Biblici? Molti critici accusano i copisti di aver alterato il testo biblico per eccessivo zelo, con il risultato che la Bibbia oggi è lontana dalla sua forma originale. Ma l’accusa che la Bibbia sia stata manomessa nella trascrizione è contraddetta da molte prove. Certo la domanda è legittima, noi non abbiamo i documenti originali, ma solo documenti copiati dagli originali. I libri originali furono scritti a mano, prima dell’invenzione della stampa e con materiale deperibile, perciò non c’erano altro che manoscritti copiati a mano, quindi è normale che ci poniamo la domanda se oggi la Bibbia che abbiamo è affidabile come Parola di Dio. Tuttavia qualunque studioso obiettivo concorderà che la Bibbia è stata, preservata attraverso i secoli in maniera notevole. L’Antico Testamento I 39 libri dell'Antico Testamento che abbiamo sono gli stessi libri accettati come divinamente ispirati dagli ebr...

La Bibbia è autorevole quando si tratta dei fatti della storia e della scienza, o solo in materia di religione?

La Bibbia è autorevole quando si tratta dei fatti della storia e della scienza, o solo in materia di religione? C’è chi pensa che la Bibbia sia piena di errori perché è stata scritta da uomini fallibili. Secondo questo pensiero, la Bibbia può avere autorità e importanza solo per quanto riguarda l’esperienza religiosa con il Signore, ma riguardo la storia e le questioni di scienza, la Bibbia non va presa sul serio. In altre parole, secondo questa teoria le parti della Bibbia che fanno riferimento a questioni di fede e pratica sono ispirati da Dio, mentre le questioni che si riferiscono alla storia, alla scienza, alla cronologia, o ad altre questioni che non appartengono alla fede, possono essere errate.  1. Riguardo la storia, se dubitiamo dei racconti storici della Bibbia, dobbiamo mettere da parte avvenimenti importanti per la salvezza dell’uomo.   Come per esempio Adamo è cruciale per l'argomento di Paolo in Romani 5:12-21. Quindi se, come abbiamo visto con un’altr...

La Bibbia è ancora attuale oggi?

La Bibbia è ancora attuale oggi? La Bibbia oggi è attuale perché è la Parola di Dio e come tale non passerà mai come dice Gesù:   "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno"  (Matteo 24:35).  Ancora Salmi 119:89:   "Per sempre, SIGNORE, la tua parola è stabile nei cieli". Infine  1 Pietro 1:24-25:   "Infatti, 'ogni carne è come l'erba, e ogni sua gloria come il fiore dell'erba. L'erba diventa secca e il fiore cade;  ma la parola del Signore rimane in eterno'. E questa è la parola che vi è stata annunziata". Secondo questi versetti la Bibbia è attuale e non passa mai di moda, è importante per l’uomo e il mondo moderno. La Bibbia è l’unica fonte obiettiva della rivelazione che Dio ci ha dato su Sé stesso e sul Suo piano per l’umanità.  La Bibbia fa conoscere Dio e il Suo piano di salvezza per l’uomo che è peccatore separato da Dio a causa dei propri peccati e ci fa conoscere anche la soluzione che Dio ha provve...

La Bibbia è piena di errori e contraddizioni ?

La Bibbia è piena di errori e contraddizioni ? Alcuni affermano che la Bibbia è piena di errori e contraddizioni. Va riconosciuto che alcuni quesiti posti sono di difficile risoluzione. È vero che ci sono passi difficili, versetti che sembrano contraddirsi a vicenda, ma in realtà la Bibbia non è piena di errori e  contraddizioni, in realtà più che errori nella Bibbia troviamo difficoltà. Nessuna persona informata o ben preparata pretende di essere in grado di spiegare completamente tutte le difficoltà Bibbia. Ma ci sono risposte possibili e intellettualmente convincenti, in altri casi non ci sono risposte, ma questo non significhi che la Bibbia non dica la verità.  Ma vediamo innanzitutto: 1) Una domanda senza risposte non equivale a un errore!  Un errore è ciò che non corrisponde alla realtà. Gli errori non fanno parte della rivelazione di Dio, ma sono in interpretazioni errate dell'uomo. Alcune difficoltà nascono da una conoscenza inadeguata delle circostanz...

Perché dovremmo leggere e studiare la Bibbia?

Perché dovremmo leggere e studiare la Bibbia? 1) Il primo motivo è semplicemente perché è la Parola di Dio affidabile e autentica! (2 Timoteo 3:16; 2 Pietro 1:20-21). Dio vuole che noi la leggiamo e la studiamo (Giosuè 1:7-8; Salmi 1:1-6). Dio come Creatore e Signore va ubbidito, perciò noi dobbiamo leggere e studiare la Bibbia perché questa è la Sua volontà. In questo modo lo conosceremo e conosceremo anche la Sua perfetta volontà su cosa credere e su come comportarci! 2) Il secondo motivo è perché la Bibbia ci indica la via della salvezza. La Bibbia, benché sia formata da 66 libri, scritta da quaranta persone diverse, in un arco di tempo di 1500 anni, è essenzialmente un libro unitario. Infatti dall’inizio alla fine è possibile seguire un filo conduttore: il piano di salvezza realizzato nella persona di Gesù (Giov.1:29; 5:39, 46; 1 Tim.2:4-5; Ebr.10:10-14).  Tutta la Bibbia è la narrazione graduale del piano di salvezza di Dio, possiamo dire che: nell’Antico Testa...

Con quali criteri e in che modo furono inclusi i manoscritti nella Bibbia?

Con quali criteri e in che modo furono inclusi i manoscritti nella Bibbia? La chiesa ha soltanto riconosciuto i singoli libri perché in essi era presente l’autorità della Scrittura in quanto ispirata da Dio!  Riguardo l’Antico Testamento. I criteri della scelta dei libri dell’Antico Testamento (canone ebraico) nasce nel corso della vita e nella religione ebraica. Dio ha guidato il Suo popolo a riconoscere quei libri che erano già Parola di Dio, quindi il popolo li riconosceva canonici perché quei libri erano divini e di conseguenza autorevoli.  Il termine "canone" viene impiegato per descrivere i libri che sono divinamente ispirati e che, pertanto, appartengono alla Bibbia. Un libro della Scrittura apparteneva al canone dal momento in cui Dio ne aveva ispirato la scrittura. Si trattava semplicemente del fatto che Dio convincesse i Suoi seguaci umani di quali libri includere nella Bibbia.

Come possiamo sapere che la Bibbia è la Parola di Dio vera con tante interpretazioni?

Come possiamo sapere che la Bibbia è la Parola di Dio vera con tante interpretazioni?  Le tante e varie interpretazioni, a volte persino contraddittorie della Scrittura hanno poco o niente a che fare con la questione se è veramente ciò che dice di essere e cioè la Parola di Dio. La gente è delusa e afflitta per le diverse interpretazioni che ci sono riguardo i vari insegnamenti della Bibbia. Il nocciolo della questione o la base di tutto il discorso non è perché ci sono tante interpretazioni, ma se crediamo che la Bibbia è Parola di Dio, poi viene il resto, vale a dire che cosa insegna, che cosa vuol dire.  Le sane interpretazioni provengono dall’applicare i sani principi dell’ermeneutica. Purtroppo molte persone sono turbate dal fatto che la Bibbia è stata interpretata in tanti modi e, di conseguenza, sono caduti in una visione relativista, che distrugge completamente il vero significato della Scrittura. Può essere estremamente difficile trovare la corretta interpretazio...

Come possiamo interpretare la Bibbia correttamente?

Come possiamo interpretare la Bibbia correttamente?    L'interpretazione biblica è un compito di fondamentale importanza perché la Bibbia è la Parola di Dio scritta. Pertanto  è la comunicazione più significativa, più importante che noi esseri umani possiamo avere. La Bibbia è stata scritta per rivelazione di Dio, non è un libro di mistero, con un codice segreto! È  per tutti i tipi di uomini e donne, di tutti i tempi e luoghi, affinché potesse essere capita. Dio ha usato uomini ordinari provenienti da ambienti diversi (soldati, pastori, pescatori, medici, esattori delle tasse, così come re e sacerdoti) per scrivere diversi libri della Bibbia. E’ indicativo che le persone di tutte le provenienze, ricchi e poveri, istruiti e ignoranti, vecchi e giovani, di ogni razza e nazionalità hanno letto e amato, creduto, e compreso la Bibbia, più che qualsiasi altro libro.  Questo perché: “ La Bibbia afferma di non essere mai un libro sacro tra tanti, ma il libro sacr...

Che cosa è la Bibbia?

Che cosa è la Bibbia?  La Bibbia non è semplicemente un libro, è il libro dei libri per l’importanza dei suoi soggetti, per la grandezza del suo rango, per la maestà del suo Autore. La Bibbia si trova in alto come il cielo al di sopra della terra.  La parola “Bibbia” deriva da una parola greca biblion che significa libro o rotolo. Il nome deriva dalla parola greca Byblos, che indicava la corteccia interna del papiro che cresceva nelle paludi o negli argini dei fiumi, soprattutto lungo il Nilo. Il materiale che si usava per scrivere, appunto era fatto dalla pianta del papiro. La forma plurale biblia, libri, quindi Bibbia, cominciò a essere usata dai cristiani di lingua latina per indicare tutti i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento. La Bibbia è composta da sessantasei libri. Sono inclusi libri contenenti leggi, come il Levitico e Deuteronomio; libri storici, come Esdra e Atti; libri poetici, come i Salmi e l’Ecclesiaste; libri di profezia, come Isaia e Apocalisse; biog...