Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga. Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace.
Galati 4:3-7: Adottati per essere figli di Dio.
“Così anche noi, quando eravamo bambini, eravamo tenuti in schiavitù dagli elementi del mondo; ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione. E, perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: ‘Abbà, Padre’. Così tu non sei più servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede per grazia di Dio”. (Romani 8:15, 23; 9,4; Galati 4:5; Efesini 1:5).
Grazie a Gesù il credente viene adottato come figlio di Dio. “Adozione” (huiothesía) era un termine legale secondo le leggi greco-romane. Secondo questa legge un padre era libero di adottare individui non appartenenti alla famiglia naturale e di dar loro lo status di figli nello stesso modo dei figli naturali con gli stessi diritti e privilegi.
Ma “adozione” ha un’altra sfumatura, quella cioè che Israele è il figlio primogenito di Dio, il popolo di Dio (Esodo 4:22; Romani 9:4; 2 Corinzi 6:18). Dunque, affermando che i cristiani sono stati adottati da Dio con tutti i diritti e privilegi che riguardano tale status, Paolo afferma che sono diventati il popolo di Dio, ereditando le benedizioni promesse. Quindi, Dio ci fa nascere per essere i suoi figli grazie a Gesù! (Giovanni 1:12; 1 Giovanni 3:1), secondo i Suoi decreti prima della creazione (Efesini 1:5), lo diventiamo per fede (Galati 3:26), e per la Sua grazia (v.7). Mediante Gesù, Dio adotta come Suoi figli e dona lo Spirito Santo che dà la certezza di questa figliolanza e mediante il quale si ha comunione con Dio come ci ricorda ‘Abbà, Padre’. Un altro beneficio è che non si è più schiavi degli elementi del mondo, cioè dei concetti, o insegnamenti basilari ed essenziali delle religioni caratterizzate dai rituali, norme e regolamenti, e quindi dagli sforzi umani per essere accettati da Dio (cfr.vv.3,8-9). Il terzo beneficio è essere eredi di Dio (Romani 8:14-16). La parola “erede” (klēronomos) ricorda ancora le leggi greco- romana dove tutti i figli, o figlie, naturali, o adottati, erano ugualmente eredi, anche se il suo contenuto deriva dalla precedente storia della salvezza dell'Antico Testamento per l'adozione di Israele come figlio di Dio. Come un figlio, gode dei diritti e dei privilegi completi propri di un figlio, un cristiano riceverà da Dio tutto ciò che ha promesso ad Abramo (Galati 3:21-29). “Per grazia di Dio” ci ricorda tre cose: (1) Diventare figli è un dono da parte di Dio e di Dio solo e non attraverso alcun sforzo, o volontà, o merito umano. I credenti, dunque, possono essere sicuri del loro nuovo status dal momento che è il risultato dell’opera di Dio in loro e non secondo i loro sforzi. (2) Per natura e nascita, non siamo parte della famiglia di Dio, ma meritevoli dell'ira di Dio (Efesini 2:3), lo diventiamo per volontà di Dio. (3) Poiché tutto è da Dio, ed è un Suo dono, e poiché i figli di Dio godono dei pieni privilegi, allora Dio certamente donerà, o realizzerà tutto ciò che ha promesso. Nessun privilegio è più grande di far parte della famiglia di Dio, di un Padre perfetto che ci ama e ci ha liberato da ogni schiavitù in Cristo e ci ha fatto Suoi eredi per grazia, non possiamo allora che ringraziarlo!