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Salmo 71:19: Quando Dio riscrive la tua storia (1)

 Salmo 71:19: Quando Dio riscrive la tua storia (1) La maestà: la grandezza incomparabile di Dio “Anche la tua giustizia, Dio, è eccelsa; e tu hai fatto cose grandi; o Dio, chi è simile a te?” C’è una scena nel film “Il gladiatore” dove Massimo, prima della battaglia, dice ai suoi uomini: “Ciò che facciamo in vita riecheggia nell’eternità.”  Ecco un’eco simile attraversare i secoli dal cuore del salmista: “Anche se sono vecchio, anche se ho visto dolori, ancora canterò”. Questo è un salmo di vecchiaia e vittoria, di prova e perseveranza, di memoria e musica.  È la testimonianza di un credente che ripensa alla sua lunga vita e ricorda come i malvagi lo abbiano sempre osteggiato.  Ma c’è qualcosa di straordinario: proprio come Dio lo ha protetto fin dall’infanzia, così continuerà a farlo ora. La vita del salmista è stata un esempio costante di due realtà intrecciate: la fiducia del credente e la fedeltà di Dio.  Non vuole che nessuno abbia motivo di accusare né lu...
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Salvatore

Salmo 71:19: Quando Dio riscrive la tua storia (1)

 Salmo 71:19: Quando Dio riscrive la tua storia (1)
La maestà: la grandezza incomparabile di Dio
“Anche la tua giustizia, Dio, è eccelsa; e tu hai fatto cose grandi; o Dio, chi è simile a te?”
C’è una scena nel film “Il gladiatore” dove Massimo, prima della battaglia, dice ai suoi uomini: “Ciò che facciamo in vita riecheggia nell’eternità.” 
Ecco un’eco simile attraversare i secoli dal cuore del salmista: “Anche se sono vecchio, anche se ho visto dolori, ancora canterò”.
Questo è un salmo di vecchiaia e vittoria, di prova e perseveranza, di memoria e musica. 
È la testimonianza di un credente che ripensa alla sua lunga vita e ricorda come i malvagi lo abbiano sempre osteggiato. 
Ma c’è qualcosa di straordinario: proprio come Dio lo ha protetto fin dall’infanzia, così continuerà a farlo ora.
La vita del salmista è stata un esempio costante di due realtà intrecciate: la fiducia del credente e la fedeltà di Dio. 
Non vuole che nessuno abbia motivo di accusare né lui né Dio di infedeltà. Fin dalla giovinezza ha proclamato i grandi atti salvifici di Dio, e ora prega che Dio non lo deluda, che possa continuare a proclamare il messaggio divino fino alla fine della vita.
Viviamo in un’epoca che idolatra la giovinezza e teme l’invecchiamento. Ma il Salmo 71 ci ricorda che la spiritualità matura ha una voce più forte di mille lamentele giovanili.
È la testimonianza di un uomo che ha vissuto lungamente, ha attraversato la valle dell’ombra della morte, ma che in ogni circostanza ha scoperto che la fedeltà di Dio non vacilla mai.
Sappiamo che ci sono momenti nella vita in cui tutto sembra crollare, quando guardiamo intorno e ci sentiamo sopraffatti dalla grandezza dei nostri problemi. È in questi momenti che dobbiamo ricordare chi è veramente Colui che governa la nostra storia.
Oggi iniziamo una serie che ho chiamato: “Quando Dio riscrive la tua storia” perché la buona notizia è che Dio non ha finito con te! 
La tua storia può cambiare direzione in qualsiasi momento quando riconosci chi è veramente il protagonista.
Il salmista ci porta in un viaggio che inizia con una domanda fondamentale: “O Dio, chi è simile a te?”
Prima di capire cosa Dio può fare nella nostra storia, dobbiamo “capire” chi è Dio, evidentemente per quello che ci ha rivelato nella Bibbia.
Oggi esploriamo la maestà: la grandezza incomparabile di Dio che ridimensiona ogni nostra prospettiva.
In questo versetto vediamo due aspetti dell’incomparabilità di Dio; prima di tutto vediamo:
I LA GRANDEZZA INCOMPARABILE NELLA SUA GIUSTIZIA ECCELSA
“Anche la tua giustizia, Dio, è eccelsa”.
La domanda retorica “chi è simile a te?” non è da intendersi come una richiesta di informazioni, ma come un’affermazione enfatica dell’unicità (cfr. per esempio Deuteronomio 4:35; 33:26; 2 Samuele 7:22; 1 Cronache 17:20; Isaia 40:18; 44:6-7; 45:18) e incomparabilità di Dio (cfr. per esempio Esodo 15:11; Salmo 35:10; 89:8; Geremia 10:6; Michea 7:18).
È il linguaggio della meraviglia che riconosce che Dio trascende ogni paragone e categoria umana.
Il salmista non cerca una risposta letterale, ma afferma con forza che nessuno può essere paragonato a Dio in grandezza, potenza e opere.
Non si tratta semplicemente di affermare che Dio è il più grande tra molti, ma che Egli è in una categoria completamente a sé stante!
Il v.19 da un lato mostra la lode del salmista a Dio, dall’altra fornisce il fondamento della sua fiducia espressa nei vv.20-21.
Consideriamo prima di tutto:
A) Il significato della parola “eccelsa”
“Eccelsa” (mārôm) indica la parte più alta e remota irraggiungibile per l’uomo, il luogo elevato dove abita Dio stesso, l’Eccelso (cfr. per esempio Salmo 93:4; 102:19; Isaia 6:1; 33:5; 57:15).
Quando il salmista dichiara che la giustizia di Dio raggiunge queste altezze, non sta semplicemente dicendo che Dio è molto giusto, ma che la Sua giustizia trascende completamente i nostri parametri!
In questo contesto la Sua giustizia è eccelsa, cioè, evidenzia l’idea di elevazione immensa, infinita e trascendenza che la caratterizza.
Vediamo ora:
B) Il significato della parola “giustizia”
La giustizia divina si erge come una torre inespugnabile, visibile da ogni angolo della storia e incrollabile davanti a ogni tempesta (cfr. per esempio Salmo 36:6-7).
Questa giustizia eccelsa non è fredda o distante. Paradossalmente, più si eleva, più diventa efficace nel raggiungere le profondità della condizione umana. 
È come un faro su una montagna: più è alto, più lontano arriva la sua luce (cfr. per esempio Salmo 37:6; 45:8).
La giustizia divina non è soggetta ai compromessi umani; non è limitata dalle nostre vedute ristrette; non è condizionata dalle circostanze temporali; non è corruttibile come quella umana!
La Ebraica per “giustizia” (ṣidqot) ha vari significati, ma in questo contesto si riferisce a quattro aspetti: 
(1) Come attributo trascendente e duraturo di Dio
La giustizia come attributo divino che trascende i limiti umani e persiste eternamente (cfr. per esempio Salmo 36:6-7; 119:142; 111:3; Isaia 51:8).
(2) Come opera salvifica di Dio
La giustizia come manifestazione delle azioni di liberazione e salvezza di Dio (cfr. per esempio Salmo 24:5; 31:2; 71:15-16; 98:2; Isaia 46:13; 61:10).
La giustizia di Dio si innalza fino alle vette più sublimi, eppure raggiunge il punto più profondo dell'oppressione umana con precisione inesorabile.
(3) Come fedeltà al patto con il Suo popolo
Dio dimostra la Sua giustizia mantenendo il patto con il Suo popolo (cfr. per esempio Salmo 111:3,5,9). 
Essendo sia l’origine che il garante di ogni giustizia, non esiste giustizia al di fuori di Lui (cfr. per esempio Deuteronomio 10:17-18; 32:4; Salmo 7:11; 9:8; 119:137; Isaia 45:8,25; 51:4-5; Geremia 9:23-24; 23:6; 33:16; Daniele 9:7).
(4) Come ordine divino e governo giusto
La giustizia come principio ordinatore attraverso cui Dio governa l’universo (cfr. per esempio Salmo 9:7-8; 67:4; 96:10,13; 97:2; 98:9; Isaia 16:5; 32:1).
In questo senso, il salmista ha una comprensione profonda: sa che nonostante le apparenze, Dio in ultima analisi governa il mondo. Non importa quanto caotiche sembrino le circostanze - Dio regna.
La giustizia di Dio non è una bilancia statica che pesa solo colpe e meriti, ma una forza dinamica che libera l’oppresso, mantiene fede al patto, governa l’universo e trascende il tempo - è eccelsa, così alta da toccare l’eternità, eppure così presente da raggiungere ogni cuore che la invoca.
Ora come afferma John Rowland: “Credere in un Dio giusto non è facoltativo”.
Questa frase può essere interpretata in vari modi, ma quello che è certo: la giustizia di Dio è una realtà oggettiva della Sua natura!
Pertanto, non è una preferenza teologica, o una scelta devozionale, ma una verità fondamentale da riconoscere!
Riconosci la giustizia di Dio? Non come un concetto teologico astratto, ma come la realtà che governa la tua vita e fonda la tua speranza?"
In secondo luogo, vediamo:
II LA GRANDEZZA INCOMPARABILE NELLE OPERE
Sempre nel v.19 leggiamo: “E tu hai fatto cose grandi; o Dio, chi è simile a te?”. 
Il salmista collega la giustizia di Dio con la Sua potenza. 
La giustizia senza potenza è impotenza; il potere senza giustizia è tirannia; in Dio abbiamo entrambi in perfetto equilibrio.
Quando il Signore rivela la Sua grandezza, anche il caos più profondo si piega all’ordine e le porte più impenetrabili si spalancano davanti al Suo comando.
Dio, il Signore è grande nel Suo essere! (cfr. per esempio Deuteronomio 7:21; 10:17; Salmo 48:2; 86:10; 77:14; 95:3; 96:4; Geremia 10:6).
Se è grande nel Suo essere, lo saranno anche le Sue opere! E questo lo contraddistingue come il solo Dio come ci ricorda il Salmo 86:10: “Poiché tu sei grande e operi meraviglie; tu solo sei Dio”.
Il braccio potente di Dio si stende attraverso la storia umana, scrivendo libertà dove c’era oppressione e vita dove regnava la morte.
Consideriamo il significato “delle cose grandi”.
“Cose grandi” (gĕdōlôt) si riferisce ad aspetti di grande importanza:
A) Alle opere potenti di Dio come la creazione e l’azione sovrana efficace (cfr. per esempio Salmo 95:4-6; 104:1,24-25; 135:5-7; Geremia 32:17).
Quando Dio agisce nella storia, la Sua grandezza riscrive l’impossibile e ridefinisce i confini del possibile!
B) A Dio come re universale su tutta la terra e sopra gli dèi (cfr. per esempio Salmo 47:3-8; 95:3-4; 96:4-5; 99:2-3).
Il trono di Dio si innalza sopra ogni potenza terrena e celeste, e la Sua sovranità plasma i destini delle nazioni come un vasaio modella l’argilla!    
C) Alle Sue azioni salvifiche nella storia come la liberazione del Suo popolo dalla schiavitù d’Egitto con grandi miracoli (cfr. per esempio Deuteronomio 4:27,32-37; 10:21; Neemia 1:10; Giobbe 5:9; 9:10; Salmo 77:14-15; 106:21).
La mano potente di Dio traccia sentieri attraverso il nulla e trasforma abissi di disperazione in montagne di vittoria. 
Questo ha sperimentato il Suo popolo quando è stato redento dall’Egitto.
E oggi? Dio fa grandi cose oggi? Certamente che lo fa!
Le grandi opere di Dio non sono confinate alla storia antica della Bibbia, ma continuano a manifestarsi anche oggi!
Dal peccato alla libertà
La più grande opera di Dio è la liberazione dalle catene del peccato (cfr. per esempio Giovanni 8:36; Romani 6:1-22; Galati 5:1). 
Come ha spezzato le catene degli Israeliti in Egitto, così spezza le catene        spirituali che ci tengono prigionieri.
La grandezza di Dio frantuma le catene della schiavitù e spalanca mari         impossibili con un solo comando.
Le grandi opere di Dio oggi sono valide anche:
Dalla disperazione alla speranza
Per chi si trova nell’abisso della disperazione per qualsiasi motivo, della depressione, dell’ansia, o della solitudine, la buona notizia è che lo stesso Dio che ha fatto “cose grandi” nella storia può compiere "cose grandi" anche nella notte più buia dell’anima.
L’incomparabile grandezza divina si manifesta non solo nel creare galassie, ma nel trasformare una singola vita dall’abisso della disperazione alle vette della speranza.
E ancora, le grandi opere di Dio oggi lo sono ancora:
Dalla frammentazione all’integrità
In un mondo che ci spezza in mille pezzi, dove tutto è relativo e niente sembra più avere una verità assoluta, dove ogni opinione vale quanto l’altra e la confusione regna sovrana, la potenza salvifica di Dio non si limita a rappezzarci, ma ci ricrea in una nuova integrità.
Viviamo frammentati tra ruoli diversi, identità multiple, aspettative contrastanti. La società moderna ci chiede di essere una persona al lavoro, un’altra in famiglia, un’altra ancora sui social media. 
Questa frammentazione, senza essere radicati nella verità di Dio, genera una profonda crisi di identità: non sappiamo più chi siamo veramente.
Ma l’opera di Dio non è un semplice "aggiustamento" dei pezzi rotti della nostra vita. Non è come incollare insieme i frammenti di un vaso spezzato. 
È piuttosto una ricreazione completa: Dio non rappezza, ma rigenera. Non ripara l'identità frammentata, ma dona un’identità nuova e integra in Cristo.
Questa integrità significa essere la stessa persona autentica in ogni contesto, avere un centro unificante che dà senso e coerenza a tutta la nostra esistenza.
La mano potente di Dio traccia sentieri attraverso il nulla e trasforma la frammentazione in montagne di vittoria.
Dal nulla al significato
Per chi ha perso il senso della propria esistenza, la grandezza di Dio offre non solo consolazione, ma un nuovo orizzonte di significato.
Questa grandezza salvifica ci invita a guardare oltre il nostro stato attuale, a    vedere la nostra vita nella prospettiva del Dio che fa “cose grandi”. 
Come ha detto qualcuno: “Non sono mai stato in contatto con una tristezza    che non potesse essere trasformata in gloria se solo fosse stata affidata a Dio.”
C’è un impatto anche per noi oggi della grandezza di Dio.
La maestà di Dio, la Sua grandezza incomparabile non è un concetto astratto, ma una realtà che dovrebbe pervadere ogni aspetto della nostra esistenza. Quando guardi in alto abbastanza, tutto il resto ti sembra più piccolo.
Inizia ogni lamento con la contemplazione di Dio e vedrai che finirai con la lode e l’adorazione, con la pace e la speranza.
Dio è come una montagna che svetta sopra ogni nuvola di dubbio: più ci si avvicina, più ti rendi conto della Sua immensità.
Viviamo in un’epoca che tende a rimpicciolire Dio, a renderlo un semplice accessorio della nostra vita, un genio della lampada pronto a esaudire i nostri desideri. 
Ma il salmista ci ricorda che è la Sua maestà che ci sovrasta, non il contrario. 
C’era un bambino che stava disegnando con grande concentrazione. La maestra gli chiese: “Cosa stai disegnando?” E lui, senza alzare lo sguardo, rispose: “Sto disegnando Dio”. La maestra sorrise: “Ma nessuno sa com’è fatto Dio!” E il bambino, con la saggezza disarmante dell’innocenza, replicò: “Lo sapranno quando avrò finito il mio disegno”.
Troppo spesso cerchiamo di ridurre Dio alle dimensioni della nostra comprensione, di “disegnarlo” secondo i nostri parametri. 
Ma come potremmo contenere l’infinito in un foglio di carta? O con un’immagine, o qualsiasi altra rappresentazione. Come dice magnificamente il profeta Isaia: “A chi vorreste assomigliare Dio? Con quale immagine lo rappresentereste?” (Isaia 40:18).
È importante che consideriamo la Sua incomparabile grandezza affinché abbia degli effetti pratici nella nostra vita.
Considerare la Sua incomparabile grandezza:
Ridimensiona le nostre difficoltà
Quando contempliamo la maestà di Dio, i nostri problemi assumono la loro giusta proporzione. 
Come disse un saggio: “Quando guardi in alto abbastanza, tutto il resto ti sembra più piccolo.”
Considerare la Sua incomparabile grandezza:
Trasforma la nostra adorazione
La vera adorazione nasce dalla meraviglia, non dal dovere. Quando vediamo Dio nella Sua grandezza, l’adorazione diventa una risposta spontanea, non un obbligo.
Considerare la Sua incomparabile grandezza:
Ristabilisce le giuste priorità
In un mondo che celebra la grandezza umana (talento, ricchezza, potere), la grandezza di Dio ci ricorda cosa conta veramente.
Considerare la Sua incomparabile grandezza:
Riorienta la nostra identità
Non siamo definiti dai nostri successi, o fallimenti, ma dalla relazione con il Dio incomparabile.
CONCLUSIONE
Fulton John Sheen ci ricorda la maestà di Dio con queste parole: “L’immagine di cieli con un diametro di due miliardi di anni luce è impressionante se paragonata alla minuscola terra, ma banale se paragonata all’immagine della ‘mano che ha misurato i cieli’”.
Dio è maestoso eppure è personale! Possiamo avere una relazione con Lui, possiamo comunicare con Lui e Lui si prende cura di noi rispondendo alle nostre preghiere. 
Quando contempli la maestà di Dio, tutto cambia prospettiva: i tuoi problemi non spariscono, ma diventano più piccoli; le tue paure non svaniscono, ma perdono il loro potere paralizzante.
Un astronauta, dopo essere tornato dalla sua prima missione nello spazio, disse: “Quando ho visto la Terra da lassù - questa piccola palla blu sospesa nel vuoto infinito - ho capito due cose: quanto siamo piccoli noi, e quanto grande deve essere Colui che tiene tutto questo nelle Sue mani.”
Quando ti senti sopraffatto dai problemi, ricorda: stai parlando con Colui che ha creato e sostiene l’universo!
La maestà di Dio non è solo consolazione - è trasformazione. 
Quando realizzi veramente chi è Colui che governa l’universo e la tua storia:
non puoi più vivere come prima;
non puoi più reagire alle crisi come se fossi solo; 
non puoi più affrontare il futuro come se tutto dipendesse da te.
Il salmista anziano aveva capito un segreto che molti non sanno: la maestà di Dio non diminuisce con l’età, si approfondisce. 
Ogni anno vissuto nella fede è una lezione in più sulla grandezza incomparabile di Dio. 
Ogni difficoltà superata è una testimonianza in più che non c’è nessuno come Lui.
C’è una differenza tra sapere che Dio è grande e sperimentare la Sua grandezza. Il salmista parla da chi ha sperimentato; parla da chi ha visto Dio all’opera per decenni; parla da chi può dire: “Ho sperimentato la Sua maestà, e resiste”.
E se sei giovane nella fede, o giovane di età? Inizia oggi a costruire la tua storia con questo Dio maestoso.
Perché un giorno, quando i capelli saranno grigi e le forze diminuite, avrai un tesoro di ricordi della Sua grandezza che nessuna circostanza potrà rubarti.
La prossima volta, a Dio piacendo, scopriremo come questa maestà diventa misericordia nelle nostre difficoltà. 
Ma per oggi, ricorda: il Dio che lodi oggi è lo stesso che ha creato le galassie dal nulla con la Sua parola. 
Se è abbastanza grande per l’universo, non è abbastanza grande per i tuoi problemi!


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