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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

2 Re 3:16-18: Oltre ogni aspettativa - la potenza della provvidenza del Signore

 2 Re 3:16-18: Oltre ogni aspettativa - la potenza della provvidenza del Signore
Cosa accadrebbe se, in un momento di disperazione totale, un miracolo trasformasse la vostra situazione più critica in una fonte di abbondanza? In una benedizione?
È proprio questo che accadde al popolo di Israele nel libro dei Re. 
In un deserto arido e inospitale, dove ogni speranza sembrava svanire, Dio interviene in modo miracoloso, trasformando una valle secca in un fiume in piena!
Ma vediamo il contesto.
Ieoram, figlio del re Acab, succedette al fratello di Acazia in Israele. Fece ciò che è male agli occhi del Signore, ma non come suo padre perché tolse via la statua di Baal, che suo padre aveva costruito (2 Re 3:1-3).
Dopo la morte di Acab, Moab si era ribellata al dominio Israelita e si era rifiutata di pagare il tributo, ma Acazia non fece nulla al riguardo (2 Re 1:1). 
Ieoram cercò di recuperare questa preziosa fonte di reddito con un attacco militare in cui ebbe il sostegno di Giuda e di Edom, che avrebbero entrambi beneficiato se Moab fosse stata indebolita. 
L'esercito marciò intorno all'estremità meridionale del Mar Morto e si avvicinò a Moab dai deserti di Edom (2 Re 3:4-8).
Quando, dopo una settimana di marcia, l'esercito finì l’acqua, Ieoram si lamentò contro Dio. 
Giosafat aveva fede in Dio e gli chiese, tramite il profeta Eliseo, cosa avrebbero dovuto fare (2 Re 3:9-12). 
Eliseo non si sentì obbligato ad aiutare Ieoram, ma per amore di Giosafat annunciò che Dio avrebbe fornito acqua sufficiente in modo tale da soddisfare tutti i loro bisogni. 
Poi avrebbero attaccato e devastato Moab. Quella notte, dalle lontane colline di Edom, l'acqua scese nel letto del torrente asciutto accanto al quale l'esercito era accampato (2 Re 3:13-20).
Il giorno dopo gli alleati, rinfrancati, vinsero i Moabiti falsamente fiduciosi e devastarono le loro città, i loro campi e i loro alberi. 
Sembravano certi della completa conquista del territorio fino quando all'improvviso, mentre si avvicinavano all'ultima roccaforte, videro il re Moabita sacrificare suo figlio. 
Terrorizzato da questo atto crudele, gl’Israeliti e l'esercito alleato si ritirano e ritornarono finalmente a casa (2 Re 3:21-27). 
Così il racconto di 2 Re 3:16-18 ci offre una potente testimonianza della provvidenza di Dio. 
In un momento di estrema necessità, quando l'esercito d’Israele si trovava senza acqua nel deserto, Dio interviene in modo miracoloso, dimostrando che la Sua provvidenza supera ogni nostra aspettativa e comprensione.
Questo episodio non solo rivela la natura compassionevole di Dio che risponde ai bisogni del Suo popolo, ma anche la Sua onnipotenza che si manifesta in modi inaspettati e sorprendenti. 
Attraverso questo evento, siamo invitati a riflettere su tre aspetti fondamentali: le parole del Signore, la provvidenza del Signore, e infine la potenza del Signore.
Cominciamo a vedere che Eliseo sottolinea che quello che stava dicendo erano:
I LE PAROLE DEL SIGNORE
Nel v.16 è scritto:“Così parla il SIGNORE”.
Charles Spurgeon disse:"Il Dio vivente è un Dio che sente, vede e agisce; è un Dio di potenza presente".
Dio non è solo trascendente, ma è anche un Dio immanente! 
Non è solo al di sopra della creazione, è anche presente potentemente in essa.
Il Dio creatore è presente nella vita dell’umanità!
Quindi vediamo:
A) La realtà della natura del Dio vivente
La realtà di Dio come essere vivente e dinamico non è solo importante per la nostra fede, è anche basilare nella teologia biblica.
Comprendere questa verità trasforma la nostra percezione di Dio e il nostro rapporto con Lui.
Il Dio biblico è un essere personale, non una forza impersonale! (cfr. per esempio Esodo 3:14; Salmo 94:9).
Possiede una volontà (cfr. per esempio Efesini 1:11), emozioni (cfr. per esempio Genesi 6:6) e intelletto (cfr. per esempio Isaia 55:8-9). 
Interagisce direttamente con gli esseri umani attraverso la storia (cfr. per esempio Genesi 12:1; Esodo 3; 33:11; 1 Samuele 3:10).
Risponde alle preghiere (cfr. per esempio 1 Re 18; Salmo 34:17; Atti 12:5-11).
Il Dio che si è rivelato attraverso la Bibbia è diverso dagli idoli pagani.
Consideriamo:
B) Il rilievo del contrasto di Dio con gli idoli
Il contrasto tra il Dio vivente e gli idoli inanimati mette in rilievo la grandezza e l'unicità del nostro Dio, e serve a sottolineare non solo la superiorità di Dio, ma anche l'assurdità dell'idolatria.
Isaia 44:9-20 offre una critica particolarmente incisiva dell'idolatria, mostrando l'ironia di adorare oggetti creati dalle proprie mani. 
In Geremia 10:10-13 è scritto: “Ma il SIGNORE è il vero Dio, egli è il Dio vivente, e il re eterno; per la sua ira trema la terra, e le nazioni non possono resistere davanti al suo sdegno. ‘Così direte loro: - Gli dèi che non hanno fatto i cieli e la terra scompariranno dalla terra e da sotto il cielo’-. Egli, con la sua potenza, ha fatto la terra; con la sua saggezza ha stabilito fermamente il mondo; con la sua intelligenza ha disteso i cieli” (cfr. per esempio 1 Re 8:27; Salmo 115:4-8; Geremia 10:10-12; Atti 14:15; 1 Tessalonicesi 1:9).
C’è un quadruplice contrasto con gli idoli, prima di tutto: 
(1) Gli idoli sono falsi, il Signore è vero 
Il Signore è il vero Dio! 
Quest’affermazione sottolinea l'unicità e la sovranità di Dio. 
Egli è l'unico Dio vero, in contrapposizione agli idoli falsi e inanimati.
Tutto ciò che esiste trova in Lui il Suo fondamento e il Suo significato
(2) Gli idoli sono creati, il Signore è il Creatore
Giovanni Calvino disse: “Il cuore umano è una fabbrica di idoli... Ogni uomo da che nasce genera idoli nel suo cuore”.
Mentre come dice Jonathan Edwards: “Dio è l'unico essere che ha esistenza in sé stesso”.
Gli idoli sono creati dall’uomo, e non hanno creato i cieli e la terra, lo ha fatto il Signore con la Sua potenza, saggezza e intelligenza! 
(3) Gli idoli sono morti, il Signore è vivo
Ciò che rende il Signore diverso dagli idoli è proprio il fatto che è vivente e dinamico, mentre gli idoli sono senza vita. 
Gli idoli sono prodotti creati dall'uomo, privi di vita propria e di potere intrinseco.
Non possono sentire, vedere, pensare, o agire autonomamente. Sono semplici oggetti inanimati.
Chi li adora cerca in essi una salvezza, una protezione, o un conforto, ma inutilmente perché solo il Signore può dare, gli idoli non possono soddisfare queste aspettative.
Solo il Signore è il Dio vivente!
Dio non è una forza astratta o un concetto filosofico, ma un essere vivente, attivo e presente nella storia dell'umanità.
Dio è vivo, ha un'esistenza propria, cosciente e attiva, un essere vivente che interagisce con la creazione e con l'umanità.
(4) Gli idoli sono transitori e soggetti a distruzione, il Signore è re eterno
Se gli idoli sono transitori e soggetti a distruzione, il Signore è il re eterno! 
Dio regna su tutto l'universo e la Sua autorità è eterna e immutabile.
Dio è eterno, pertanto non verrà mai meno!
Detto questo vediamo:
C) La risposta di Dio attraverso la Sua parola profetica
Nei vv.16-17 Il Signore risponde tramite il Suo profeta Eliseo a Giosafat e al re di Edom.
Il nostro Dio vivente non è distante, o silenzioso, ma risponde attivamente al Suo popolo attraverso la Sua parola e le Sue azioni nella storia.
Lo vediamo altre volte, per esempio nella risposta al grido degl’Israeliti in Egitto, inviando Mosè per liberarli (Esodo 3:7-10).
Dio ripetutamente risponde al pentimento del Suo popolo, inviando giudici per liberarli (Giudici 2:16-18).
La risposta definitiva di Dio all'umanità è l'invio di Suo Figlio, Gesù Cristo (Giovanni 3:16).
Come in questo testo, quando il Suo popolo è nei problemi, Dio si manifesta con la Sua parola profetica per incoraggiare. 
Quando il popolo di Dio si trova in difficoltà, Dio spesso risponde inviando profeti con messaggi di incoraggiamento, correzione o guida. 
Esempi di questo includono Geremia che porta speranza durante l'esilio Babilonese (Geremia 29:11), o Aggeo che incoraggia il popolo a ricostruire il tempio (Aggeo 1-2).
Quali applicazioni possiamo fare da questo primo punto?
Prima di tutto:
Riconosciamo l'azione di Dio nelle nostre vite quotidiane
Se possiamo vivere è per la Sua volontà (cfr. per esempio Atti 17:28).
Esaminiamo i nostri "idoli" moderni e prendiamo le distanze da loro (cfr. per esempio1 Giovanni 5:21).
Riflettiamo su cosa occupa il posto centrale nella nostra vita. 
Qualsiasi cosa prende il posto di Dio, in cui confidiamo più di Dio, o amiamo più di Dio e di cui pensiamo di non farne a meno è un idolo nel nostro cuore (cfr. per esempio Ezechiele 14:3-4)
Coltiviamo una relazione personale con Dio (cfr. per esempio Giacomo 4:8)
Dato che Dio è un essere personale e vivente, siamo chiamati a sviluppare una relazione autentica con Lui attraverso la preghiera, la meditazione e lo studio delle Scritture.
E ancora:
Fidiamoci dell'eternità e dell'immutabilità di Dio (cfr. per esempio Malachia 3:6)
Nei momenti di incertezza o cambiamento che comporta questa vita, possiamo trovare conforto nella natura eterna e immutabile di Dio.
Inoltre:
Ascoltiamo attivamente la parola di Dio (cfr. per esempio Salmo 119:105)
Possiamo cercare attivamente la guida di Dio nella nostra vita, sia attraverso la lettura, la meditazione e lo studio della Bibbia, la parola di Dio.
Infine:
Condividiamo la verità del Dio vivente con gli altri (cfr. per esempio 1 Pietro 3:15)
Possiamo condividere con gli altri la nostra esperienza del Dio vivente, testimoniando come Egli opera nella nostra vita, ma soprattutto come ha operato nella storia dell’umanità.
Passiamo ora al secondo punto principale di questa predicazione:
II LA PROVVIDENZA DEL SIGNORE 
In un discorso pronunciato durante la lotta dell'America per affermarsi come nazione indipendente, parlando della divina provvidenza il primo presidente degli Stati Uniti George Washington disse: “La provvidenza è stata sempre la mia unica dipendenza, perché tutte le altre risorse sembrano aver fallito”.
George Washington non si affidava solo in parte alla provvidenza divina, ma la considerava la sua unica vera risorsa affidabile!
Matthew Henry, riguardo a questo passaggio di 2 Re, osservava: "Dio spesso provvede per il Suo popolo in modi che vanno oltre la nostra comprensione. Non vediamo né vento né pioggia, eppure la valle si riempie d'acqua; così la benedizione di Dio spesso ci arriva attraverso canali segreti".
Dio ha provveduto l’acqua che il popolo aveva bisogno andando oltre quello che comprendeva.
Il Signore mediante Eliseo dice “Fate in questa valle delle fosse” (v.16), in Ebraico è: “Fare di questa valle fosse fosse”.
Il verbo “fare” (ʿāśh -infinito assoluto) evidenzia e rafforza l'azione espressa dal verbo, e introduce ciò che accadrà; quindi, è una dichiarazione di ciò che sarebbe accaduto nella valle, o nel letto del fiume prosciugato per azione diretta del Signore.
Infatti, la mattina seguente l’acqua arrivò dal lato di Edom e il territorio ne fu pieno (2 Re 3:20), e dissetò uomini e animali, come aveva dichiarato Eliseo nel v.17: “Questa valle si riempirà d'acqua; e berrete voi, il vostro bestiame e le vostre bestie da soma”.
Quello che vediamo nella Bibbia è che:
A) Il Signore vede e provvede
Uno dei nomi di Dio è: “Yahewh Irè”, cioè “Signore provvede”, o “Signore vede e provvede”, nel senso che entra in scena per aiutare, sostenere, o soccorrere fornendo ciò che è necessario in base al bisogno.
Questo è il nome che troviamo in Genesi 22 quando Abraamo doveva offrire in sacrificio il figlio Isacco a Dio, ma senza sacrifici il figlio evidentemente non sapeva che lui fosse la vittima sacrificale, gli chiese dove fosse.
Al che il patriarca rispose che Dio stesso avrebbe provveduto il sacrificio. Così mentre prese il coltello per scannare il figlio, l’angelo del Signore lo fermò.
Abraamo alzò gli occhi e vide un montone impigliato in un cespuglio che offerse in sacrificio (Genesi 22:1-13).
In Genesi 22:14 è scritto: “Abraamo chiamò quel luogo ‘Iavè-Irè’. Per questo si dice oggi: ‘Al monte del SIGNORE sarà provveduto!’”
Questa: “È un'espressione di lode e ringraziamento a Dio, che esprime una gioia liberata dall'angoscia e dalla disperazione” (Fuhs).
Abraamo aveva fede che Dio avrebbe provveduto (Genesi 22:8), ma in quella circostanza consolidò per esperienza la verità che il Signore è il Dio che provvede.
La provvidenza di Dio non è un meccanismo impersonale, ma riflette la natura relazionale di Dio. 
Egli provvede non solo per soddisfare i bisogni materiali, ma affinché i Suoi figli siano consapevoli di quello che Lui è e affinché questi possano approfondire la relazione con Lui.
Il Signore è “Colui che prova” e anche “Colui che provvede”. 
Il Signore che mette alla prova è il Signore che provvede; entrambe le verità sono fatti reali!
Quando il Signore ti mette alla prova, provvederà anche per te nella prova facendoti crescere!
Le prove che Dio permette insieme al fatto che provvede nella prova ci fanno crescere spiritualmente. 
Come un giardiniere pota un albero per fargli produrre frutti migliori, così Dio usa le difficoltà fornendo il necessario per affrontarle per rafforzare la nostra fede e la nostra relazione con Lui.
Questo nome “Yahweh Irè” è spesso citato dai credenti, in particolare attraverso l'uso che ne hanno fatto George Müller e Hudson Taylor come loro motto, il primo fondatore di orfanotrofi e l’altro missionario in Cina, fondatore della China Inland Mission.
Taylor esponeva una targa in ciascuna delle sue residenze che diceva “Eben-Ezer Jehovah Jireh”.
“Eben-Ezer” significa che “fin qui il Signore ci ha soccorsi” e “Jehovah Jireh” “Signore vede e provvede”.
Per loro la provvidenza di Dio includeva non solo le risorse spirituali, ma anche doni tangibili come edifici e pane quotidiano per centinaia di persone affidate alle loro cure. 
George Müller era così sicuro della chiamata di Dio all'opera di prendersi cura degli orfani e, nel caso di Hudson Taylor, di estendere la chiesa di Dio in Cina alle province interne, che puntarono tutto sulla promessa di Dio che avrebbe provveduto, perché il Signore è il Dio della provvidenza. 
Come Abraamo, questi uomini facevano affidamento sul Signore, avevano fede nel Dio che provvede mentre ancora non avevano ciò che gli serviva, ma stavano facendo ciò che Dio voleva da loro, e ne sperimentarono la provvidenza!
In base al principio che il più grande include il più piccolo, questi uomini credevano che Dio avrebbe provveduto per ogni necessità secondo la Sua chiamata per loro!
Paolo questa convinzione la riassumeva così: "Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?" (Romani 8:32). 
B) Il Signore provvede a ogni nostro bisogno
Dio provvede in base ai nostri bisogni!
Un certo pastore Jones in pensione lo sperimentò in modo molto chiaro quando l'uragano Katrina si abbatté sulla sua casa. 
Questo pastore ha raccontato che lui e sua moglie avevano lasciato la loro casa prima dell'uragano Katrina e si erano recati in un rifugio. Dopo il passaggio della tempesta, hanno avuto il permesso di tornare in città per prendere alcune cose. Quando sono entrati in casa, l'acqua era ancora alta fino alle ginocchia, ma Jones era determinato a vedere cosa poteva salvare.
Jones vide diverse foto di famiglia incorniciate che galleggiavano nell'acqua. Non vedendo altro da salvare, ha preso le foto e se ne andò. Tornato al rifugio, tolse le foto dalle cornici per farle asciugare. Quando tolse la foto di suo padre, dalla cornice sono caduti dei soldi. Fu stupito di contare 366 dollari. Ancora più stupefacente era il fatto che suo padre fosse morto nel 1942, quando Jones aveva solo dodici anni. Non aveva idea che il denaro fosse nella cornice.
Quel denaro era proprio quello di cui lui e la moglie avevano bisogno per andare ad Atlanta dopo la tempesta e vivere con la figlia.
Filippesi 4:19 ci incoraggia: “Il mio Dio provvederà a ogni vostro bisogno, secondo la sua gloriosa ricchezza, in Cristo Gesù”. 
La parola greca per “provvederà” (plērōsei) indica “soddisfare”, concepito come se si riempisse completamente un contenitore, quindi provvedere fornendo una quantità completa, “soddisfare pienamente”, infatti al v.18 Paolo dice di essere ricolmo parlando dei doni che ha ricevuto da parte della chiesa di Filippi: “Ora ho ricevuto ogni cosa e sono nell'abbondanza. Sono ricolmo di beni, avendo ricevuto da Epafròdito quello che mi avete mandato e che è un profumo di odore soave, un sacrificio accetto e gradito a Dio”.
Filippesi 4:19 ci ricorda che:
La provvidenza è in Dio! Dio è il provveditore!
Come ha detto qualcuno: “L'opera di Dio, fatta nel modo di Dio, non mancherà mai della provvidenza di Dio”.
“Il mio Dio provvederà a ogni vostro bisogno”, ci ricorda che Dio è il nostro Padre celeste e si prende cura di noi come un genitore amorevole per tutti i nostri bisogni, non ci sono cose impossibili che Lui non ci possa dare materialmente, o spiritualmente!
La provvidenza di Dio è abbondante!
“Secondo la sua gloriosa ricchezza”, ci mostra l’immensità delle risorse divine e ci invita a non limitare le nostre aspettative.
Le “ricchezze” di Dio sono quelle inerenti al Suo essere Dio, Creatore e Signore di tutto; nulla si trova al di fuori della sua legittima proprietà e dominio, e sono gloriose nel senso di generosi, abbondanti perché Dio ha risorse illimitate.
Paolo assicura i credenti che tutti i loro bisogni saranno pienamente soddisfatti perché Dio ha risorse illimitate e dona in modo così generoso come solo Lui può fare.
La provvidenza di Dio è in Cristo Gesù!
Tutto ciò che riceviamo da Dio è un dono della Sua grazia, reso possibile dalla redenzione nella persona, o tramite Cristo Gesù.
Così considerando la verità che il Signore è il Dio della provvidenza per ogni tipo di bisogno:
Siamo chiamati ad affrontare le difficoltà con fiducia
Quando ci troviamo di fronte a sfide e incertezze, a difficoltà insormontabili, possiamo ricordare che Dio è con noi e provvederà a ciò di cui abbiamo bisogno. 
Questa consapevolezza ci aiuta a mantenere la calma e ad affrontare le situazioni con una prospettiva più positiva.
Coltiviamo la pazienza, la resilienza e la speranza
Spesso, la provvidenza divina si manifesta nei tempi di Dio, che possono non coincidere con i nostri. 
Imparare ad attendere con pazienza è fondamentale per rimanere sereni, ricordando che le soluzioni possono arrivare in modi e tempi inaspettati secondo la Sua generosità e varia e infinita saggezza.
Possiamo essere incoraggiati a guardare oltre le circostanze immediate e considerare come le situazioni difficili possano portare a risultati positivi nel lungo periodo. 
Nei momenti di stress, o ansia, ricordare questo concetto può aiutarci a mantenere una prospettiva resiliente e speranzosa.
La consapevolezza che Dio provvede ci dà una speranza solida per il futuro, anche di fronte a circostanze incerte. 
Dobbiamo essere grati al Signore
Ringraziare Dio per le benedizioni che riceviamo, anche le più piccole, ci aiuta a coltivare un cuore grato e a riconoscere la sua mano nella nostra vita.
Tutto ciò che abbiamo è un Suo dono!
La provvidenza divina ci ricorda la nostra completa dipendenza da Dio. 
Quando riconosciamo che tutto ciò che abbiamo viene da Lui, non solo gli saremo grati, ma saremo più inclini a umiliarci e a cercare la Sua guida.
Serviamo gli altri
Se senti di aiutare qualcuno, secondo la volontà di Dio, vai!
Mettere in pratica i valori di compassione e servizio verso il prossimo generosamente è un modo concreto di vivere la fede in Dio e di partecipare alla Sua opera di provvidenza come Suoi strumenti.
Affidiamo i nostri progetti al Signore
Prima di prendere decisioni importanti, possiamo portare le nostre preoccupazioni e i nostri desideri in preghiera al Signore, affidandoci alla Sua guida divina.
Accettiamo le circostanze
Anche quando le cose non vanno come avevamo pianificato, possiamo trovare conforto nel sapere che Dio ha un piano per noi e che tutto concorre al nostro bene.
Qualcuno ha detto: “Dio non ti fa mai nulla che non sia per te”.
Anche se non è evidente nel momento presente, ogni evento, sia positivo che negativo, ha uno scopo più grande nella nostra vita. 
Dio, nella Sua infinita saggezza, lavora per il nostro bene (Romani 8:28), anche se a volte le Sue vie sono misteriose.
Anche nelle circostanze più difficili, Dio nella Sua provvidenza ha un motivo più profondo per ciò che ci sta accadendo.
Noi vediamo infine:
III LA POTENZA DEL SIGNORE 
Il Signore è il Dio della provvidenza e delle cose impossibili, va al di là di quello che pensiamo o gli chiediamo; infatti, non solo gli ha dato l’acqua al suo popolo, ma anche la vittoria sui Moabiti (2 Re 3:21-27).
A) La potenza di Dio è illimitata
Efesini 3:20 dice: “Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo”.
Le nostre richieste e le nostre aspettative, per quanto grandi possano essere sono sempre inferiori a ciò che Dio può e vuole fare, infatti può fare infinitamente di più!
La potenza di Dio è illimitata! Non ci sono limiti a ciò che può fare!
Infatti, Dio è onnipotente! (cfr. per esempio Genesi 17:1; 2 Corinzi 6:18; Apocalisse 1:8; 4:8; 11:17).
L'autorità illimitata di Dio di portare all'esistenza le cose che non sono, o far accadere qualsiasi cosa voglia, questa è l’onnipotenza di Dio!
Dio fa ciò che vuole! Il Suo è un potere illimitato! (cfr. per esempio Salmo 115:3; Isaia 14:24,27; 46:10; 55:11; Daniele 4:35).
Charles Spurgeon disse: "La potenza di Dio non è solo al di là di ciò che chiediamo, ma anche al di là di ciò che pensiamo. Il nostro pensiero è limitato, ma la potenza di Dio non lo è".
Dio non è limitato dalle nostre richieste, o dalla nostra immaginazione!
La Sua capacità di agire supera infinitamente ciò che possiamo concepire.
Pertanto, anche nelle situazioni più difficili, possiamo avere speranza, sapendo che Dio può fare molto di più di quanto possiamo chiedergli o immaginare.
Spesso limitiamo Dio con la nostra mancanza di fede, ma questo versetto di Efesini ci sfida ad allargare la nostra visione di ciò che Dio può fare. 
B) La potenza di Dio non conosce impedimenti
Come affermava Billy Graham: "Dio non è limitato dalle nostre circostanze. Egli è il Dio dell'impossibile".
Questa verità è di grande incoraggiamento per i Suoi figli.
Dio essendo onnipotente non ha ostacoli davanti a Sé! 
La Sua volontà, la Sua opera, il Suo proposito sono irresistibili!
Nulla è troppo difficile per Dio; nulla è impossibile! Nessuno può impedirgli di eseguire il Suo piano! (cfr. per esempio Genesi 18:14; Giobbe 42:2; Salmo 33:9,11; Geremia 32:17,27; Zaccaria 8:6; Matteo 3:9; 19:26; 26:53; Luca 1:37; 18:27).
Dio ha il potere di sottomettere a sé ogni cosa dice Filippesi 3:21.
Ricordiamo la storia di Abraamo e Sara, che ricevettero la promessa di un figlio nonostante la loro età avanzata (Genesi 18:14). 
Abraamo credeva che Dio, che fa rivivere i morti e chiama all'esistenza le cose che non sono (cfr. per esempio Romani 4:18; Ebrei 11:19).
Dio operò un miracolo, dimostrando che nulla è impossibile per Lui. 
Anche quando ci troviamo di fronte a situazioni apparentemente senza speranza, possiamo confidare nella Sua potenza a trasformare ogni circostanza.
Come ricordava Charles Spurgeon: “Non c'è problema così grande che Dio non possa risolvere, nessuna difficoltà così profonda che la Sua grazia non possa superare”.
Dio fa tutto ciò che vuole, tutto ciò che gli piace (Salmo 115:3); tutto ciò che fa è giusto, perfetto (Deuteronomio 32:4); è per il bene per il Suo popolo! (Romani 8:28).
Possiamo quindi affrontare il futuro con fiducia, sapendo che la potenza di Dio è sempre al nostro fianco, a favore nostro se siamo Suoi figli!
Anche se non ci sono state evidenze com’è sottolineato dalla frase: “Voi non vedrete vento, non vedrete pioggia”, Dio ha provveduto l’acqua!
Questa frase sottolinea come Dio operi al di là delle nostre percezioni e aspettative umane.
Anche se non c’era vento e nuvole scure, con la potenza e la misericordia di Dio c'è stata l'acqua che scende a fiumi!
Il miracolo della provvidenza dell'acqua in una valle arida e la vittoria sui Moabiti, indicano il potere di Dio di provvedere al Suo popolo anche nelle situazioni più difficili e di proteggerlo dai nemici. 
Dimostra anche la Sua fedeltà alle Sue promesse e il Suo sostegno a coloro che lo servono.
Quindi dobbiamo avere fiducia in Dio nella Sua provvidenza e potenza, anche quando la situazione sembra disperata.
Riconosciamo con gratitudine la cura e l'amore di Dio, che si manifesta per soddisfare i nostri bisogni del suo popolo.
Se Dio è in grado non solo di creare e preservare l'universo, di fare miracoli e opera in noi, significa che possiamo avere fiducia in Dio!
Non importa quali sfide affrontiamo nel presente, la Sua potenza è sempre con noi per sostenerci e aiutarci nei problemi.
Per Dio non esistono problemi insolubili!
Nessun nostro problema è senza la sua soluzione adeguata!
Con la potenza di Dio che opera in noi, possiamo superare qualsiasi ostacolo e raggiungere il nostro pieno potenziale (cfr. per esempio Isaia 41:10; 2 Corinzi 12:9; Filippesi 4:13)
La potenza di Dio è la forza infinita che sostiene e preserva l'universo, che supera ogni ostacolo e che ci sostiene anche nei momenti più difficili!
Anche se non vediamo alcuna possibilità, non significa che Dio non ne vede alcuna!
Nessuna potenza terrena, o celestiale, può confrontarsi con la potenza del Dio della Bibbia, il Signore, l’Altissimo, che opera secondo il Suo volere e per il bene di coloro che lo amano (cfr. per esempio Romani 8:28).
CONCLUSIONE
Se Dio ha potuto trasformare una valle arida in un fiume in piena, cosa non può fare nella nostra vita?
Possiamo essere fiduciosi nel Signore, anche quando le circostanze sembrano oscure, perché la Sua potenza è infinita, la Sua provvidenza è perfetta, la Sua compassione in nostro favore attiva.
La storia dell'acqua nella valle arida ci ricorda potentemente che il Signore, nostro Dio è un Dio vivente, attivo e personalmente coinvolto nelle nostre vite. 
La Sua provvidenza non è solo una dottrina astratta, ma una realtà tangibile che si manifesta nelle nostre esperienze quotidiane.
Questa meditazione ci sfida a riconoscere la mano di Dio anche nelle situazioni più improbabili e a fidarci della Sua provvidenza anche quando non vediamo segni evidenti della Sua azione. 
Ci incoraggia a guardare oltre le nostre limitate prospettive e a confidare nella potenza illimitata di Dio che può fare "infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo" (Efesini 3:20).
Che possiamo, quindi, affrontare le sfide della vita con rinnovata fiducia e speranza, sapendo che il Dio che ha riempito una valle arida di acqua è lo stesso Dio che opera oggi nella nostra vita. 
Possiamo riposare nella certezza che la Sua provvidenza è sempre all'opera, che la Sua potenza non conosce limiti, e che il Suo amore e fedeltà per noi è costante e immutabile.
Che questa verità ci spinga a una fede più profonda, a una maggiore dipendenza da Dio, e a una vita di gratitudine e lode per la Sua fedeltà e bontà incessanti. 
Possa il nostro motto essere: "Il Signore vede e provvede", testimoniando della fedeltà di Dio non solo per noi stessi, ma anche per le generazioni future.








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