Luca 4:23-24: La provocazione sconcertante Durante la Seconda Guerra Mondiale, un prezioso dipinto di Rembrandt fu nascosto in una semplice fattoria olandese. Anni dopo, quando un esperto d’arte lo identificò, i contadini che avevano vissuto accanto ad esso per anni rimasero scioccati. “Ma era solo un vecchio quadro nella stanza degli ospiti”, dissero. Avevano guardato un capolavoro ogni giorno senza riconoscerne il valore. Questa storia ci introduce perfettamente all’incontro di Gesù nella sinagoga di Nazaret. I suoi concittadini avevano il Figlio di Dio in mezzo a loro, eppure vedevano solo “il figlio di Giuseppe”. La familiarità aveva offuscato la loro visione, impedendo loro di riconoscere il Messia che camminava tra loro. Nel brano di oggi, Luca 4:23-24, assistiamo a uno dei momenti più intensi del ministero terreno di Gesù. Dopo aver letto dalla Scrittura e aver dichiarato che quelle parole profetiche si stavano adempiendo in Lui, Gesù lancia una prov...
Isaia 40:29-31: Sperare nel Signore rinnova le forze Quando siamo stanchi siamo più vulnerabili agli attacchi del diavolo, o deboli, proprio come Amalek, senza avere alcun timore di Dio, attaccò gl’Israeliti più deboli stanchi e sfiniti, dopo che uscirono dall’Egitto (Deuteronomio 25:17-18). Secondo alcuni studiosi, Gesù è stato tentato dal diavolo, dopo quaranta giorni di digiuno, quando cominciò ad avere fame (Matteo 4:1-11; Luca 4:1-2), quindi in un periodo debolezza fisica. Quindi dobbiamo stare molto in guardia quando siamo stanchi fisicamente, ma anche interiormente, quando siamo scoraggiati, o depressi. Queste parole sono rivolte a quei Giudei che si trovavano in esilio a Babilonia e quindi erano scoraggiati. Isaia ricorda loro la grandezza del Signore per incoraggiarli a guardare la loro situazione attraverso, appunto, la Sua grandezza. In momenti difficili di grande scoraggiamento il popolo deve ricordare che nonostante il Signore per il momento non cambia la situazione a...