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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù

 Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga.  Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace. 
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Salvatore

Come sepolcri imbiancati! (Matteo 23:27-28)

                                          Come sepolcri imbiancati! ( Matteo 23:27-28) In Costa Azzurra, avere un balcone su un appartamento è uno status symbol così importante che è abbastanza comune vedere balconi dipinti sui muri dei condomini.  Le persone dipingono persino il bucato bagnato appeso a uno stendibiancheria, solo per dargli un tocco di realtà, ma è solo apparenza! Così anche la Bibbia ci dice che ciò che è visibile all'esterno può rivelare la vera persona (Per esempio Proverbi 15:13; Matteo 7:16-20; Giacomo 2:17-18), ma a volte è fuorviante, l'aspetto esteriore può essere anche ingannevole (Isaia 29:13; Matteo 7:15; 15:1-9; 2 Corinzi 11:13-15; Colossesi 2:23) come in questo caso degli scribi e dei farisei. Come c’insegnano questi versetti, mentre le persone giudicano e possono essere ingannati dall’apparenza, Dio invece non lo è! (cfr. Salmo 139:1-2; Proverbi 21...

Matteo 23:27-28: Come sepolcri imbiancati!

 Matteo 23:27-28: Come sepolcri imbiancati! In Costa Azzurra, avere un balcone su un appartamento è uno status symbol così importante che è abbastanza comune vedere balconi dipinti sui muri dei condomini.  Le persone dipingono persino il bucato bagnato appeso a uno stendibiancheria, solo per dargli un tocco di realtà, ma è solo apparenza! Così anche la Bibbia ci dice che ciò che è visibile all'esterno può rivelare la vera persona (Per esempio Proverbi 15:13; Matteo 7:16-20; Giacomo 2:17-18), ma a volte è fuorviante, l'aspetto esteriore può essere anche ingannevole (Isaia 29:13; Matteo 7:15; 15:1-9; 2 Corinzi 11:13-15; Colossesi 2:23) come in questo caso degli scribi e dei farisei. Come c’insegnano questi versetti, mentre le persone giudicano e possono essere ingannati dall’apparenza, Dio invece non lo è! (cfr. Salmo 139:1-2; Proverbi 21:2; Luca 16:14–15; Apocalisse 2:22-23; 3:15-17). Per esempio in 1 Cronache 28:9 leggiamo: “E tu, Salomone, figlio mio, riconosci il Dio di tuo ...

Deuteronomio 4:39-40: La sollecitazione della manifestazione di Dio

 Deuteronomio 4:39-40: La sollecitazione della manifestazione di Dio Tozer diceva: “È impossibile mantenere salde le nostre pratiche morali e i nostri atteggiamenti interiori retti mentre la nostra idea di Dio è errata, o inadeguata. Se vogliamo riportare il potere spirituale nella nostra vita, dobbiamo iniziare a pensare a Dio più da vicino a come Egli è." Nelle predicazioni precedenti di Deuteronomio 4, abbiamo visto la singolarità della manifestazione di Dio (vv.32-34); abbiamo poi visto gli scopi della manifestazione di Dio (vv.35-38), ora nei vv.39-40 noi vediamo la sollecitazione della manifestazione di Dio. I vv.39-40 concludono il discorso fatto fino in questo momento: sapendo chi è il Signore, che è l’unico Dio, nessuno è come Lui in tutto l’universo, e sapendo cosa ha fatto, Israele deve sapere e riconoscere che è il solo Dio e a Lui devi obbedire. Non farlo significa rifiutare la felicità e la lunga vita che Egli offre. Nella sollecitazione della manifestazione di Dio c...

Deuteronomio 4:35-38: Gli scopi della manifestazione di Dio

Deuteronomio 4:35-38: Gli scopi della manifestazione di Dio Giorgio Girardert scriveva: “Tutto il messaggio biblico è fondato sul presupposto che Dio esiste, ma è inaccessibile, cosicché l’uomo non può conoscerlo se non in quanto egli stesso si rivela, cioè ' rimuove il velo ' che lo nasconde”.  Possiamo conoscere Dio perché Egli stesso si rivela e si rivela perché ha degli scopi. Come abbiamo visto precedentemente, nei vv.32-34 Mosè ha parlato della manifestazione unica e impressionante di Dio. Oggi vediamo gli scopi della manifestazione di Dio. Cominciamo con il primo scopo: I IDENTIFICARE (v.35)

Deuteronomio 4:32-34: La singolarità della manifestazione di Dio

Deuteronomio 4:32-34: La singolarità della manifestazione di Dio  Conoscere Dio senza Dio è impossibile!  Non possiamo conoscere Dio senza che Egli non si manifesti a noi! La Bibbia ci parla di un Dio che si rivela, che si manifesta!  Solo così una persona può conoscerlo! Ed è per questo che insieme a James A. Stewart si può affermare: “Il cristianesimo è la rivelazione di Dio, non la ricerca dell'uomo”. Nei vv.32-40 viene messo in evidenza la manifestazione della singolarità, o unicità di Dio, di conseguenza il popolo si deve comportare di conseguenza. Dai vv.32-34 troviamo una serie di domande di Mosè dirette al popolo che hanno lo scopo di sottolineare l’unicità di Dio. Sappiamo benissimo che fare le domande giuste è un'abilità importante per insegnare la verità, e dall’altra parte, per chi le ascolta, le domande sono importanti per far riflettere e imparare la verità.  Con queste domande il popolo è incoraggiato a confrontare la sua situazione in relazione a Dio ...