Luca 4:18-19: La missione di Gesù Immagina di entrare in un luogo avvolto dall’oscurità, pieno di disperazione, dolore e sconforto. Un mondo dove gli emarginati vengono dimenticati, dove la speranza sembra un lusso irraggiungibile. È in questo contesto che Gesù proclama la sua missione rivoluzionaria, un messaggio che non è semplicemente un annuncio, ma una trasformazione radicale della realtà umana. In Luca 4:18-19, Gesù proclama di essere venuto per portare la buona novella ai poveri, il recupero della vista ai ciechi e per liberare gli oppressi. Questo brano non è solo un testo storico, ma un manifesto vivente della grazia di Dio. Rivela un Dio che non rimane distante dalla sofferenza umana, ma si immerge nelle nostre fragilità, spezzando le catene che ci tengono prigionieri e ridonando dignità a ogni persona. Non si è limitato a trasmettere un messaggio: era l’incarnazione della speranza stessa. Il contesto di questi versetti è che Gesù si trova n...
Deuteronomio 8:11: L’importanza di ricordare le azioni storiche di Dio.
“Guàrdati dal dimenticare il SIGNORE, il tuo Dio, al punto da non osservare i suoi comandamenti, le sue prescrizioni e le sue leggi che oggi ti do”.
La prosperità e non la povertà, è un grande pericolo: ci può far dimenticare il Signore. Le varie esperienze nel deserto, avevano lo scopo di umiliare e provare il popolo d’Israele per insegnargli che non si vive di solo pane, ma che dipendiamo dalle forze spirituali che si trovano solo in Dio (vv.1-4). Dio può trattenere le cose materiali per insegnarci a dipendere da Lui. Gli israeliti dovevano tenerlo presente quando sarebbero entrati in Canaan, una terra ricca di risorse naturali. Dovevano temere Dio e ringraziarlo per i Suoi doni e non dare tutto per scontato (vv.5-10). Se nella loro prosperità avessero dimenticato Dio e avessero ignorato la Sua legge, Dio li avrebbe puniti come aveva punito i cananei prima di loro (vv.11-20).
Così la minaccia non sono le nazioni cananee, ma gli stessi israeliti; se nel bel mezzo della prosperità, dimenticano il Signore, Lui diventa il loro peggior nemico!! Abbiamo tutti bisogno dell'avvertimento a non dimenticare il Signore quando tutto va bene, quando siamo nella prosperità secondo i nostri progetti con il pericolo incombente che il nostro cuore si può inorgoglire. Dobbiamo, invece, benedire il Signore perché da Lui proviene l’aiuto per la prosperità materiale (vv.10,17-18). L'orgoglio e l'umiltà sono atteggiamenti contrastanti. L'umile riconosce la sua dipendenza da Dio, invece l'orgoglioso attribuisce alla propria forza e potere le sue ricchezze. Tendiamo a vedere ciò che abbiamo come il prodotto dei nostri sforzi e delle nostre capacità. Ora in questo versetto Mosè ci esorta a non dimenticare il Signore quando tutto va bene. La memoria è una grande benedizione, perché il presente e il futuro possono essere modellati, o influenzati positivamente, o negativamente, dal modo in cui ricordiamo le opere e i giudizi passati di Dio! “Nell'Antico Testamento ‘ricordare’ è più che l'atto mentale di pensare a qualcosa che è accaduto nel passato. Il suo significato più profondo è richiamare o prestare attenzione, e quindi agire su ciò che è stato ricordato (Larry Richards). Nel contesto del v.11 (capitoli 8-11), Dio invitò Israele a ricordare ciò che era accaduto nel viaggio verso Canaan, per aiutarli a fare scelte sagge - scelte conformi alla volontà di Dio - quando sarebbero entrati nella terra promessa. Gli israeliti dovevano ricordare che è stato il Signore a liberarli potentemente dalla schiavitù di Egitto, che li ha condotti attraverso il grande e terribile deserto, pieno di animali pericolosi come i serpenti velenosi e gli scorpioni, che ha provveduto loro da mangiare e acqua in modi sovrannaturali (vv.14-16) e che ora li avrebbe introdotti in una terra fertile! (vv.7-10). La nostra fede si nutre con la giusta consapevolezza di Dio e il ricordare chi è e le Sue opere, influenzano la nostra vita, il nostro comportamento, le nostre scelte, il nostro benessere interiore, la nostra salute spirituale! Conoscere Dio e avere la giusta consapevolezza di Lui è importante (Osea 4:6)come lo è crederlo e averlo sempre presente nella nostra mente! Da tutto questo dipende la nostra vita! Pertanto chiediamo a Dio che ci faccia la grazia di ricordare sempre ciò che Lui è, le sue opere salvifiche come anche i Suoi giudizi e non c’inorgogliamo pensando che ciò che abbiamo è frutto delle nostre abilità!