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Deuteronomio 8:11: L’importanza di ricordare le azioni storiche di Dio.

Deuteronomio 8:11: L’importanza di ricordare le azioni storiche di Dio.
“Guàrdati dal dimenticare il SIGNORE, il tuo Dio, al punto da non osservare i suoi comandamenti, le sue prescrizioni e le sue leggi che oggi ti do”.

La prosperità e non la povertà, è un grande pericolo: ci può far dimenticare il Signore. Le varie esperienze nel deserto, avevano lo scopo di umiliare e provare il popolo d’Israele per insegnargli che non si vive di solo pane, ma che dipendiamo dalle forze spirituali che si trovano solo in Dio (vv.1-4). Dio può trattenere le cose materiali per insegnarci a dipendere da Lui. Gli israeliti dovevano tenerlo presente quando sarebbero entrati in Canaan, una terra ricca di risorse naturali. Dovevano temere Dio e ringraziarlo per i Suoi doni e non dare tutto per scontato (vv.5-10). Se nella loro prosperità avessero dimenticato Dio e avessero ignorato la Sua legge, Dio li avrebbe puniti come aveva punito i cananei prima di loro (vv.11-20).
Così la minaccia non sono le nazioni cananee, ma gli stessi israeliti; se nel bel mezzo della prosperità, dimenticano il Signore, Lui diventa il loro peggior nemico!! Abbiamo tutti bisogno dell'avvertimento a non dimenticare il Signore quando tutto va bene, quando siamo nella prosperità secondo i nostri progetti con il pericolo incombente che il nostro cuore si può inorgoglire. Dobbiamo, invece, benedire il Signore perché da Lui proviene l’aiuto per la prosperità materiale (vv.10,17-18). L'orgoglio e l'umiltà sono atteggiamenti contrastanti. L'umile riconosce la sua dipendenza da Dio, invece l'orgoglioso attribuisce alla propria forza e potere le sue ricchezze. Tendiamo a vedere ciò che abbiamo come il prodotto dei nostri sforzi e delle nostre capacità. Ora in questo versetto Mosè ci esorta a non dimenticare il Signore quando tutto va bene. La memoria è una grande benedizione, perché il presente e il futuro possono essere modellati, o influenzati positivamente, o negativamente, dal modo in cui ricordiamo le opere e i giudizi passati di Dio! “Nell'Antico Testamento ‘ricordare’ è più che l'atto mentale di pensare a qualcosa che è accaduto nel passato. Il suo significato più profondo è richiamare o prestare attenzione, e quindi agire su ciò che è stato ricordato  (Larry Richards). Nel contesto del v.11 (capitoli 8-11), Dio invitò Israele a ricordare ciò che era accaduto nel viaggio verso Canaan, per aiutarli a fare scelte sagge - scelte conformi alla volontà di Dio - quando sarebbero entrati nella terra promessa. Gli israeliti dovevano ricordare che è stato il Signore a liberarli potentemente dalla schiavitù di Egitto, che li ha condotti attraverso il grande e terribile deserto, pieno di animali pericolosi come i serpenti velenosi e gli scorpioni, che ha provveduto loro da mangiare e acqua in modi sovrannaturali (vv.14-16)  e che ora li avrebbe introdotti in una terra fertile! (vv.7-10). La nostra fede si nutre con la giusta consapevolezza di Dio e il ricordare chi è e le Sue opere, influenzano la nostra vita, il nostro comportamento, le nostre scelte, il nostro benessere interiore, la nostra salute spirituale! Conoscere Dio e avere la giusta consapevolezza di Lui è importante (Osea 4:6)come lo è crederlo e averlo sempre presente nella nostra mente! Da tutto questo dipende la nostra vita! Pertanto chiediamo a Dio che ci faccia la grazia di ricordare sempre ciò che Lui è, le sue opere salvifiche come anche i Suoi giudizi e non c’inorgogliamo pensando che ciò che abbiamo è frutto delle nostre abilità!

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