Luca 4:20-21: L’affermazione risonante Immaginate il silenzio palpabile di una sinagoga piena di fedeli nell’antica Nazaret. Un giovane si alza, srotola con cura un antico manoscritto, e legge parole pronunciate secoli prima dal profeta Isaia. Poi, con un gesto misurato e carico di significato, che segna un punto di svolta nella storia dell’umanità, richiude il rotolo, lo riconsegna all’inserviente e si siede. È in questo momento, nell’intervallo tra il silenzio e la parola, tra l’attesa e la rivelazione, che quest’ultima irrompe nella sinagoga. Ogni occhio è fisso su di Lui. Ogni respiro è sospeso. È come se l’intero universo trattenesse il fiato, consapevole che sta per accadere qualcosa di straordinario. E poi, con autorità che non chiede permesso ma che si impone naturalmente, pronuncia quelle parole che dividono la storia in due: "Oggi, si è adempiuta questa Scrittura che voi udite." Non è solo una dichiarazione, è un fulmine teologico che irrompe in q...
Deuteronomio 2:7:Dio è con noi nel viaggio della vita.
“Poiché il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha benedetto in tutta l'opera delle tue mani, ti ha seguito nel tuo viaggio attraverso questo grande deserto; il SIGNORE, il tuo Dio, è stato con te durante questi quarant'anni e non ti è mancato nulla".
Il contesto di questo versetto racconta le tappe del viaggio del popolo di Israele nel deserto dopo la liberazione dalla schiavitù di Egitto. Questo versetto dice che il Signore, il Dio d’Israele si è preso cura del Suo popolo nei quarant’anni nel deserto. Per questo motivo il popolo non aveva bisogno dell’aiuto di altri, poteva permettersi di comprare da mangiare e da bere dagli edomiti perché Dio lo aveva assistito (v.6). Ci sono tre aspetti della cura del Signore per Israele.
1) Aveva benedetto ogni attività del popolo. 2)Lo aveva seguito, cioè si è preso cura del popolo e lo ha protetto nel vasto e terribile viaggio nel deserto (cfr. 8:3-5). 3) È stato il Suo Dio negli ultimi quarant'anni. “Tuo Dio” indica che il Signore è legato al Suo popolo e il Suo popolo è legato a Lui: Dio si prende cura del Suo popolo e il Suo popolo gli obbedisce, non deve avere idoli (per esempio cfr. Esodo 20:1-17; Levitico 26:1-13). "Quarant’anni" rappresenta i quaranta giorni di esplorazione in Canaan degli esploratori israeliti. “Quarant’anni” è tempo del giudizio di Dio per l’incredulità di quella generazione (Numeri 14:1-30; Salmo 106:24-26; Ebrei 3:15-19; Giuda 5), per questo giudizio non sono entrati nella terra promessa (Numeri 14:27-35). Quindi noi impariamo che: 1)Dio giudica il Suo popolo, allora facciamo bene a considerare che Dio tratta severamente l’incredulità. 2)Nonostante la ribellione di Israele e i ripetuti peccati, Dio si è preso cura del Suo popolo, ha provveduto ai loro bisogni; Dio rimane fedele nonostante l’infedeltà del Suo popolo (2 Timoteo 2:13). La grazia e la fedeltà di Dio ci sono di grande conforto. 3) È implicito in questo versetto che Israele doveva continuare a fare affidamento esclusivamente sulla provvidenza del Signore. Le benevolenze del passato sono un incoraggiamento che Dio provvederà ai nostri bisogni futuri. Allora fidiamoci al Signore che provvederà ciò di cui abbiamo bisogno nel presente e nel futuro. Non dobbiamo essere ansiosi come ci ricorda Gesù in Matteo 6:33-34. Dio si prende e si prenderà cura di noi, se apparteniamo al Suo popolo. Dio non cambierà con il tempo, Dio è e sarà sempre lo stesso, fino alla nostra vecchiaia ci porterà ci sosterrà e ci salverà, possiamo essere certi di questo. Dio è al di sopra dei cambiamenti, delle limitazioni, di tutti i tipi di imprevisti. Può davvero aiutarci e salvarci da qualunque tipo di circostanza che affrontiamo. Colui che ci ha creato e ha creato il mondo intero, ci sostiene, ed è in grado di liberarci da qualsiasi cosa (Isaia 46:4). Dio è il Signore della storia, ha agito e agirà nella nostra storia, si prenderà sempre cura di chi gli appartiene. Nessuno ci strapperà dalle Sue mani (Giovanni 10:27-30), nessuno ci separerà dal Suo amore che è in Gesù Cristo (Romani 8:37-39). Abbi fede nel Signore!