Luca 4:18-19: La missione di Gesù Immagina di entrare in un luogo avvolto dall’oscurità, pieno di disperazione, dolore e sconforto. Un mondo dove gli emarginati vengono dimenticati, dove la speranza sembra un lusso irraggiungibile. È in questo contesto che Gesù proclama la sua missione rivoluzionaria, un messaggio che non è semplicemente un annuncio, ma una trasformazione radicale della realtà umana. In Luca 4:18-19, Gesù proclama di essere venuto per portare la buona novella ai poveri, il recupero della vista ai ciechi e per liberare gli oppressi. Questo brano non è solo un testo storico, ma un manifesto vivente della grazia di Dio. Rivela un Dio che non rimane distante dalla sofferenza umana, ma si immerge nelle nostre fragilità, spezzando le catene che ci tengono prigionieri e ridonando dignità a ogni persona. Non si è limitato a trasmettere un messaggio: era l’incarnazione della speranza stessa. Il contesto di questi versetti è che Gesù si trova n...
Introduzione alla Bibbia.
Rivelazione
Tutto quello che noi conosciamo del cristianesimo è stato rivelato a noi da Dio.
Il termine rivelazione deriva dal latino "revelatio" che significa scoprimento.
La parola ebraica per rivelare è "galah", invece una parola greca comune per "rivelare" è "apokalypto". Rivelare esprime sia l'idea della scoperta e anche quello che era nascosto.
Così rivelazione indica svelare qualcosa di nascosto, in modo che possa essere visto e conosciuto per quello che è; vuol dire svelare rimuovendo un velo da qualcosa che era celato. L’idea, dunque è di rendere le cose oscure chiare, portare alla luce cose nascoste, affinché la persona a cui è rivolto il messaggio possa vedere, sentire, percepire, capire e conoscere.
Per quanto riguarda Dio, indica che svela se stesso, si fa conoscere.
Giorgio Girardert scriveva: “Tutto il messaggio biblico è fondato sul presupposto che Dio esiste, ma è inaccessibile, cosicché l’uomo non può conoscerlo se non in quanto egli stesso si rivela, cioè ' rimuove il velo ' che lo nasconde. Rivelazione è dunque l’atto con cui Dio si fa conoscere agli uomini”.
Secondo la Bibbia la conoscenza di Dio non è perciò frutto di una conoscenza, o di un’intuizione umana, né la legge morale, o il frutto di un istinto o di una spontanea evoluzione.
La rivelazione è l’auto-manifestazione di Dio, mediante la quale Dio fa conoscere se stesso e i suoi decreti.
Molto chiara e interessante è la definizione che il teologo B.B.Warfield riguardo la rivelazione, egli dice: “ Il significato attivo di rivelazione indica l’atto con cui Dio comunica all’uomo la verità su se stesso, sulla sua natura, sulle sue opere, sulla sua volontà e sui suoi propositi”.
Così possiamo dire che quando la Bibbia parla di rivelazione, il pensiero è che Dio il Creatore dischiude, svela se stesso: il suo potere, la sua natura e il suo carattere, la sua volontà, i suoi piani, agli uomini in modo che questi possano conoscerlo.
Ora, il termine rivelazione, viene impiegato in due modi: c’è una rivelazione generale e una rivelazione specifica o speciale; quella generale o naturale indica tutte le modalità mediante le quali Dio si fa conoscere agli uomini (per esempio attraverso la creazione, l’uomo, eccetera) quella specifica è in riferimento a Gesù Cristo e alla Bibbia che ha un carattere sovrannaturale.
In questo senso Dio, in contrasto con la rivelazione generale, si è rivelato ad un gruppo ristretto o singole persone scelte da lui, affinché ricevessero una particolare rivelazione della Sua persona o della Sua volontà.
Rispondi a ogni domanda leggendo e trovando le risposte nei versetti.
1. Perché è stata necessaria la rivelazione di Dio?
a) 1 Timoteo 6:16
b) Efesini 2:1-5
c) Isaia 55:9
2. Qual è lo scopo della rivelazione di Dio.
a) Amos 3:7; Genesi 6:13-22; Deuteronomio 4:13-15
b) Esodo 6:3
c) Isaia 43:7; Romani 11:36; 1 Corinzi 10:31
3. Come si rivela Dio?
Rivelazione generale
a) Salmo 19:1-6; Romani 1:18-21
b) Genesi 1:27
c) Daniele 2:21; Matteo 5:45; Atti 14:15-17
d) Romani 2:14-15
Rivelazione speciale
a) Giovanni 1:18; 5:36-37
b) 2 Timoteo 3:16-17; 2 Pietro 1:21
4. Perché è stata necessaria scrivere la rivelazione speciale, la Bibbia?
a) Deuteronomio 31:26; Matteo 5:17-18.
b) Esodo 17:14; Malachia 3:16; Romani 15:4; 1 Corinzi 10:11
c) Geremia 36:1-25
d) Luca 16:29
Applicazione
1. Quali sono i motivi per ringraziare Dio?
2. Quali implicazioni pratiche abbiamo riguardo la rivelazione di Dio?
Bibliografia.
Benjamin B.Warfield, Rivelazione e Ispirazione, edizione Alfa & Omega, Caltanisetta, 2001.
David Horton, The Portable Seminary, Database, WORDsearch Corp., 2009.
D.Guthrie e J.A. Motyer, Commentario Biblico, vol.1, edizione Voce della Bibbia, Modena,1973.
Elwell, W. A., & Beitzel, B. J., Baker Encyclopedia of the Bible, Book House Baker, Grand Rapids, Michigan, 1988.
Enns, P. P. (1989). The Moody handbook of theology. Chicago, IL: Moody Press.
Geisler, N. L., & Nix, W. E. A general introduction to the Bible, Moody Press Chicago, 1996, c1986.
Giorgio Girardet, in Dizionario Biblico a cura di Giovanni Miegge, edizione Claudiana, Torino, 1992.
John Blanchard, Complete Gathered Gold, Evangelical Press, WORDsearch, 2006.
Renè Pache, L’ispirazione e l’autorità della Bibbia, edizione Unione Cristiana Edizioni Bibliche, Roma,1978.
Ryrie, C. C., A survey of Bible doctrine. Chicago: Moody Press. 1995, c 1972.
Wood, D. R. W., & Marshall, I. H., New Bible dictionary (3rd ed.). InterVarsity Press, Leicester, England; Downers Grove, 1996.