Passa ai contenuti principali

Luca 4:20-21: L’affermazione risonante

 Luca 4:20-21: L’affermazione risonante Immaginate il silenzio palpabile di una sinagoga piena di fedeli nell’antica Nazaret. Un giovane si alza, srotola con cura un antico manoscritto, e legge parole pronunciate secoli prima dal profeta Isaia.  Poi, con un gesto misurato e carico di significato, che segna un punto di svolta nella storia dell’umanità, richiude il rotolo, lo riconsegna all’inserviente e si siede.  È in questo momento, nell’intervallo tra il silenzio e la parola, tra l’attesa e la rivelazione, che quest’ultima irrompe nella sinagoga.  Ogni occhio è fisso su di Lui. Ogni respiro è sospeso. È come se l’intero universo trattenesse il fiato, consapevole che sta per accadere qualcosa di straordinario.  E poi, con autorità che non chiede permesso ma che si impone naturalmente, pronuncia quelle parole che dividono la storia in due: "Oggi, si è adempiuta questa Scrittura che voi udite." Non è solo una dichiarazione, è un fulmine teologico che irrompe in q...
Il tuo sostegno è importante!

Dietro www.predicheonline.com c'è un impegno costante: ore di studio biblico, ricerca approfondita e costi per tenere il sito sempre aggiornato. Il mio obiettivo è rendere accessibile a tutti la ricchezza della Parola di Dio, un messaggio che può trasformare e migliorare la vita. Aiutami a continuare questo ministero con una donazione (anche il prezzo di un caffè); il tuo contributo, piccolo o grande che sia, rappresenta un incoraggiamento concreto per il mio lavoro, e mi permetterà di continuare a scrivere e condividere senza barriere, e di trasformare altre idee in parole da donarti.

Grazie di cuore per la tua generosità.
Salvatore

1 Timoteo 1:15: Un’affermazione degna di fiducia.

1 Timoteo 1:15: Un’affermazione degna di fiducia.
“Certa è quest'affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori”.

Il Gesù della fede non deve essere separato dal Gesù storico! Alcuni pensano che sono due aspetti separati: credere in Gesù nel senso spirituale è solo una questione di fede e non di storia, perché non possiamo sapere con certezza nulla della Sua esistenza! Ma l’affermazione che Gesù è venuto nel mondo, quindi (Gesù esisteva prima della sua nascita terrena, Giovanni 3:13,16; Giovanni 17:5) per salvare i peccatori è certa e degna di essere pienamente accettata.
“Certa” (pistos) indica qualcosa che è affidabile, credibile, vera. “Pienamente” (pas) indica senza riserve, senza esitazione e senza il minimo dubbio, completamente e incondizionatamente. “Accettata” (apodochēs) rende l’idea dell’approvazione e dell’accoglienza; indica la risposta adeguata alla convinzione che qualcosa è vera e mette una certa enfasi sulla fonte. Quindi la frase: “Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori”, ci fa capire che Gesù è storicamente esistito, ed è venuto nel mondo per salvare l’umanità caduta in peccato. Questa dichiarazione è completamente accettata come autorevole, perché è affidabile, è credibile, non è una falsità, è una vera affermazione! Quest’affermazione non è negoziabile, non ci viene chiesto semplicemente di pensarla, o di esaminarla, o solo di apprezzarla, ma di accoglierla integralmente. Quindi ciò che Gesù ha fatto: miracoli, crocifissione, morte, resurrezione e ascensione è degno di fiducia, è storia, è verità, ma è anche importante oggi per noi, perché è venuto nel mondo per salvarci dal peccato! La vita e l’opera di Gesù non sono solo aspetti del passato da studiare solo sui libri di storia, ciò che Gesù ha fatto riguardano la nostra vita, il nostro destino eterno! (Giovanni 3:16; Romani 5:9-11). Il Gesù Signore e Salvatore predicato, non deve riguardare semplicemente la fede dei cristiani, ma tutti, perché è lo stesso Gesù che è nato in un momento e luogo specifico della storia, che ha vissuto una vita umana, che ha pronunciato determinate parole, fatto determinate cose e sofferto dolori specifici per la salvezza dei peccatori! Molti dubitano dell’esistenza storica di Gesù, altri credono nell’esistenza storica, ma non credono che sia il Signore e il Salvatore del mondo, questo perché comporterebbe un cambiamento radicale nella loro vita! Accettare che Napoleone sia esistito, non richiede alcun impegno da parte nostra; ma accettare l’esistenza di Cristo e di quello che è e ha fatto come dice la Bibbia, implica la necessità di prendere una decisione in relazione al rapporto da stabilire con Lui! Dalla decisione di accettare, o non accettare Gesù Cristo dipende il nostro destino eterno (2 Tessalonicesi 1:7-10). Un altro aspetto importante da considerare è: visto che Gesù è venuto nel mondo veramente per salvare i peccatori, noi cristiani siamo incoraggiati a predicarlo.

Post popolari in questo blog

Dai frutti si riconosce l’albero (Matteo 7:16-20).

Dai frutti si riconosce l’albero (Matteo 7:16-20). Dai frutti si riconoscono i falsi profeti. Come fai a sapere se qualcuno è un falso profeta? C'è un modo per identificarlo? La risposta è "sì".  Il modo con il quale possiamo discernere un falso profeta, e quindi anche un falso credente è dai suoi frutti.  Infatti, anche se questo paragrafo è dedicato principalmente agli avvertimenti circa i falsi profeti, è anche una prova per tutti i veri credenti! Gesù al v. 15 esorta il suo uditorio, e quindi anche noi a guardarsi dai falsi profeti i quali vengono in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Ora ci dice che i falsi profeti si riconosceranno dai loro frutti. Noi vediamo tre aspetti riguardo i frutti: i frutti sono secondo la specie di albero, dimostrano la qualità dell’albero, segnano il destino dell’albero.

Matteo 6:34: A ogni giorno il suo affanno.

Matteo 6:34: A ogni giorno il suo affanno. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno. Gesù conclude il suo discorso sulle preoccupazioni per i bisogni primari riguardo il futuro, dice di non essere ansiosi. Dio si prenderà cura di noi perché fa così con gli uccelli e i campi, non preoccupiamoci del futuro perché il domani si preoccuperà di se stesso, basta a ciascun giorno il suo affanno, cioè viviamo un giorno alla volta con i suoi problemi o difficoltà quotidiani. Molte preoccupazioni riguardano il futuro per paure inesistenti, altre sono reali per problemi economici presenti, ma affrontiamo il presente con la certezza che Dio fin qui ci ha soccorsi (1 Samuele 7:12). Dio non abbandona i suoi figli, li ama e li cura teneramente.

La parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi (Luca 5:33-39).

La parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi (Luca 5:33-39). Qualcuno ha detto: “Tutti sono a favore del progresso. È il cambiamento che non piace”. Questa frase ci fa capire come a moltissime persone non piacciono i cambiamenti, le novità. Tempo fa il Duca di Cambridge, avrebbe affermato: "Qualsiasi cambiamento in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo deve essere deplorato". Questo era anche il problema di molte persone ai tempi di Gesù. Gesù portò qualcosa di nuovo, inconciliabile con certe tradizioni locali, ma molte persone rifiutarono il Suo insegnamento. Continuiamo la nostra serie di predicazioni sulle parabole di Gesù. In questa parabola vediamo la causa, cioè perché Gesù l’ha detto, vediamo il cuore, e poi faremo delle considerazioni finali.