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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Matteo 1:21:Gesù si è fatto uomo per salvare il suo popolo dai loro peccati.

Matteo 1:21:Gesù si è fatto uomo per salvare il suo popolo dai loro peccati.
 “Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati”. 

Nei versetti precedenti Matteo dice che un angelo del Signore apparve a Giuseppe dicendogli che il bambino nel grembo della fidanzata Maria è stato generato dallo Spirito Santo; ora il messaggero di Dio gli comunica altri aspetti importanti riguardo questo bambino: il nome come lo doveva chiamare e la sua missione. 
Giuseppe doveva prendere, a casa sua Maria per formalizzare il matrimonio (v.20), e doveva dare il nome al bambino generato in Maria dallo Spirito Santo. In questo modo, Gesù poteva essere stabilito della discendenza di Davide, infatti, il dargli anche il nome (Matteo 1:21; 1:25), significava che Giuseppe riconosceva formalmente Gesù, come proprio figlio, e quindi in questo modo faceva parte della discendenza del re Davide attraverso Giuseppe, che era della stirpe di Davide. Dunque, l'inserimento nella linea Davidica di Gesù, avverrà attraverso il prendere Maria come sua moglie e il riconoscimento di Gesù come suo figlio, dandogli, formalmente il nome. Dare, il nome al bambino significava che Giuseppe riconosceva il bambino come suo, e in questo modo, Gesù è inserito nella discendenza di Davide legalmente. 

I nomi divinamente rivelati hanno un significato nella Bibbia, il nome caratterizzava la persona (Genesi 16:11; 17:5;  17:15; 17:19; Isaia 8:3; Osea 1:4,6,9), questo vale anche per Gesù. Il nome: “Gesù” (Iēsous) è la forma di una parola ebraica (Yēšua’ una versione abbreviata di Yehošua˓, cioè Giosuè) che significa il Signore (Yahweh) è salvezza, o il Signore salva. Gesù è nato per essere il Salvatore! Solo Dio può salvare perché è Sovrano, la salvezza è attribuita solo a Dio nell’Antico Testamento! (Genesi 49:18; 2 Re 19:15–19; 2 Cronache 14:11; 20:5–12; Salmo 3:8; 25:5; 37:39; 62:1;  81:1; Isaia 12:2; Geremia 3:23; Lamentazioni 3:26; Daniele 4:35; Michea 7:7; Abacuc 3:18; Zaccaria 4:6;  Giona 2:9). Nel Nuovo Testamento l'enfasi è altrettanto forte (Matteo 19:25-28; 28:18, Luca 12:32; 18:27; Atti 4:12; Efesini 2:8; Apocalisse 1:18; 3:7; 5:9; 19:1-6; 19:16). 
Gesù non solo avrebbe testimoniato della salvezza di Dio, ma Lui stesso sarebbe stato la salvezza! Il nome “Gesù” esprime la natura del Dio Salvatore. Con la Sua opera Gesù salverà il Suo popolo dai loro peccati. Così il nome “Gesù” , evidenzia, la Sua natura (Signore salva) e lo scopo della Sua venuta nel mondo: salvare il suo popolo dai loro peccati. Gesù non avrebbe salvato il suo popolo dall’impero romano, né avrebbe istituito un regno terreno, è venuto per salvare dai peccati.
Gesù non è uno dei tanti salvatori, è il Salvatore (sōté̄r; Luca 2:11; Giovanni 4:42), l’unico per cui possiamo essere salvati (Atti 4:12) dai peccati, che ci libera dalla schiavitù del peccato (Romani 6:20) e dalla sua conseguenza: il giudizio di Dio e la perdizione eterna (Giovanni 3:16-18,36; Romani 6:22-23).
Questa salvezza è per la sola grazia di Dio mediante la fede e non per opere (Efesini 2:8-9).
Sei tu salvato? Hai la certezza che i tuoi peccati sono stati perdonati? Hai la certezza della vita eterna?

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