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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

I risultati della pienezza dello Spirito Santo.

I risultati della pienezza dello Spirito Santo.
La pienezza dello Spirito Santo è indispensabile per la vita cristiana di ogni credente!
Noi siamo come il guanto che senza la mano è inerte, così senza lo Spirito Santo non possiamo fare nulla!
Lo Spirito Santo è la presenza e l’azione di Dio, che opera nella vita degli uomini (Salmo 104:29-30; Giobbe 33:4; Isaia 42:1) e agisce con un’azione irresistibile, vedi per esempio Sansone: aveva una forza irresistibile (Giudici 13:25; 14:6,19).
Ma lo Spirito Santo non è una forza impersonale, un fluido cosmico, un’entità generica, o un’idea, è una persona unita al Padre e a Gesù, della stessa natura del Padre e del Figlio (Giovanni 14:18-23);  procede tanto dal Padre  (Matteo 10:20), che dal Figlio (Galati 4:6).
Abbiamo visto alcuni risultati nella predicazione precedente, oggi ne vediamo altri.
Riguardo il risultato della pienezza:

I LO SPIRITO SANTO INFLUENZA IL CARATTERE.
Quando prendiamo un’aspirina effervescente vediamo che questa piccola compressa concentrata e compatta, una volta sciolta nell’acqua trasforma l’acqua in qualcosa di diverso. Così quando ne siamo ripieni, lo Spirito Santo ci trasforma in qualcosa di diverso!

Lo Spirito Santo influenza il nostro carattere in due modi:
A)  Santificandoci.
In Romani 8:12-14 leggiamo: “Così dunque, fratelli, non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne; perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete;  infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio”.
Paolo sta parlando dell’incompatibilità tra la carne e lo Spirito Santo, ma il credente non è debitore alla carne per vivere secondo la carne, ma è chiamato a far morire le opere del corpo, in questo caso il peccato, mediante lo Spirito Santo.

I motivi sono:
(1) Perché siamo in Cristo.
I veri cristiani sono in Cristo ed essendo in Cristo, il peccato è stato condannato e noi siamo messi nella condizione di ubbidire a Dio, alla Sua legge se lo vogliamo, quindi a camminare secondo lo Spirito Santo e non la carne.
Se siamo secondo lo Spirito avremo la stessa mentalità e quindi penseremo alle cose dello Spirito e non a quelle della carne (Romani 8:1-5).

(2) Perché ciò che brama la carne è morte.
Ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, quelli che sono nella carne, cioè che si trovano in quello spazio, in quella condizione non possono piacere a Dio, invece lo Spirito è vita e pace, si riferisce alla conseguenza. (Romani 8:6-7).

(3)Perché noi non siamo nella carne, ma nello Spirito.
Noi riscattati da Gesù, siamo nella sfera dello Spirito Santo, se lo Spirito abita veramente in noi (oikei), letteralmente è essere sposati, vivere con la moglie! Se non abbiamo lo Spirito, vuol dire che non apparteniamo a Cristo! (Romani 8:7-9).

(4) Perché Cristo è in noi, nonostante moriremo per il peccato, ma lo spirito ci dà la vita.
Dal v.12 Paolo ammonisce ed esorta a non essere obbligati verso la carne come se avessimo un debito di soldi e sei costretto a pagarlo. Noi cristiani (veri) non abbiamo obblighi verso la carne perché Gesù ci ha liberato e ora apparteniamo a Lui e ci ha dato lo Spirito!
Chi vive (uno stile di vita), secondo la carne morirà, nel senso spirituale ovviamente! Ma se noi facciamo morire mediante lo Spirito le opere della carne vivremo! (Romani 8:13).
Questa per me è stata una grande scoperta: la santificazione è possibile se affrontiamo il peccato con la forza, o meglio se facciamo fare allo Spirito Santo se ci lasciamo influenzare, controllare e quindi se siamo ripieni dello Spirito Santo.
Infatti dice: “tutti quelli che sono guidati” (v.14, ago- presente passivo indicativo). Guidati era usato chi veniva deportato in cattività, i prigionieri, gli schiavi! Quindi non avevano una propria volontà, ma erano completamente sottomessi! Guidati indica uno che si lascia guidare ogni giorno!
Ti fai guidare ogni giorno dallo Spirito Santo? Pieghi ogni giorno la tua volontà alla Sua? Se vuoi vincere il peccato devi lasciare da parte il tuo io per lasciarti controllare dallo Spirito Santo!
Tutti quelli che sono influenzati, controllati dallo Spirito vinceranno il peccato!  Ti sei mai chiesto come fa un aereo a vincere la forza di gravità? La potenza dei motori è superiore alla legge di gravità. Così lo Spirito Santo ci aiuta a vincere la “forza di gravità” del peccato, se siamo ripieni dei Spirito Santo, noi vinceremo il peccato.
Notate che Paolo dice al v.14: infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio. Non siamo figli di Dio pensando semplicemente di esserlo, o dicendolo, ma dimostriamo di esserlo se la nostra volontà è sottomessa a quello dello Spirito Santo e si vedrà con la nostra santificazione.

Lo Spirito Santo influenza il nostro carattere:
B)  Trasformandoci all’immagine di Cristo.
Quindi in questo senso la santificazione non è solo togliere qualcosa, cioè il peccato, ma anche aggiungere qualcosa cioè le virtù che sono di Cristo!
Noi leggiamo in Galati 5:22-23 quello che è il carattere cristiano: “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo”.
Quando lo Spirito santo controlla una persona, il suo frutto sarà prodotto in quella persona. La descrizione del frutto dello Spirito è una descrizione del carattere di Cristo.
Lo scopo di Dio per la tua vita è fare di te una persona nuova, cioè che tu assomigli a Cristo! Questo lo leggiamo in Romani 8:28-29: “Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.  Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli”.
“Conformi” (summorphous) indica una forma o una natura simile, avere la stessa forma di un altro, in questo caso parla del carattere.
“Immagine” (eikonos) è la rappresentazione di qualcosa o di qualcuno, in questo caso di Gesù. Questo non si riferisce solo per la glorificazione in cielo, ma anche qui sulla terra.
Quindi lo scopo di Dio già dall’eternità è che tu non sia solo semplicemente salvato, ma anche che assomigli a Cristo! Il ruolo dello Spirito Santo per la nostra vita cristiana è importante perché, lo Spirito Santo, ci aiuta nella santificazione e ci trasforma all’immagine di Cristo.
In 2 Corinzi 3:18 leggiamo: "E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione del Signore, che è lo Spirito".
Noi possiamo contemplare a viso scoperto senza velo (2 Corinzi 3:13-16), vale a dire che le nostre menti non sono più nelle tenebre perché siamo convertiti! (2 Corinzi 3:15-16).
“Contemplando” (contemplando-katoptrizomenoi- presente medio participio), è riflettere se stessi in uno specchio, quindi quando ci specchiamo nella gloria del Signore, siamo trasformati nella Sua stessa immagine.
In qualche modo la gloria di Dio era sul volto di Mosè, infatti, si coprì il volto con un velo (2 Corinzi 3:13; Esodo 34:28-35), così noi rispecchiandoci nella gloria di Cristo, lo Spirito Santo ci trasforma nella Sua stessa immagine e quindi la Sua gloria è riflessa in noi!!
Nel contemplare il Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine. "Siamo trasformati" (metamorphoumetha - presente passivo indicativo) indica essere cambiati, assumere una forma, o aspetto diverso, ricorda la parola metamorfosi, la mutazione che avviene in alcuni animali, come il bruco in farfalla.
"Trasformati" si riferisce alla santificazione continua, progressiva e graduale dei credenti. La vita cristiana è un processo continuo di crescita nell'immagine del Signore di gloria in gloria (cfr. Galati 4:19).
Così il cristiano (tutti) contemplando la gloria del Signore, il suo carattere è trasformato secondo l'azione del Signore che è lo Spirito (lo Spirito Santo), nella Sua stessa immagine (eikona), cioè somiglianza di Cristo in un senso morale e spirituale (cfr. Romani 8:29; 2 Corinzi 4:4)
Noi contempliamo il Signore e lo Spirito ci trasforma, dunque di gloria in gloria!
La “gloria” (doxan) del Signore si riferisce alla somma degli attributi divini oppure all'eccellenza divina. Notate Paolo scrive di “gloria in gloria”, questo indica la natura progressiva e si riferisce alla trasformazione che avanza in gradi: da una tappa di gloria a un altra, o alla gloria che aumenta gradualmente. Il senso è che il cristiano che contempla la gloria del Signore è trasformato (passivo) dallo Spirito Santo in gradi più alti di gloria, oppure la nostra gloria, sta divenendo più grande continuamente, secondo alcuni fino alla gloria in cielo (Romani 8:17,29-30).
La frase denota uno splendore che cresce, in contrasto alla gloria breve che rifletteva sulla faccia di Mose (2 Corinzi 3:13).
Molti dicono, forse anche tu, di essere un figlio di Dio, ma c’è una certa santificazione nella tua vita? Stai permettendo allo Spirito Santo di trasformare il tuo carattere?
Lo Spirito Santo ci trasforma, ma gli è lo dobbiamo permettere, cioè ne dobbiamo essere ripieni!   

Riguardo il risultato della pienezza:
II LO SPIRITO SANTO INFLUENZA LA PREDICAZIONE.
La pienezza dello Spirito Santo ci dà potenza nella predicazione.

A) La pienezza era una caratteristica di Gesù (Luca 4:1,14).
In Gesù c’era una potenza tale da non passare inosservato, le persone desideravano ascoltarlo e rimanevano meravigliate (Matteo 7:28-29) i Suoi nemici lo volevano uccidere e poi lo hanno ucciso.
C’era vita e autorità nelle Sue parole, tanto  è vero che le sue parole oggi hanno una forza straordinaria, questo anche perché Gesù era pieno di Spirito Santo! Non possiamo essere efficaci se non siamo ripieni di Spirito Santo, non significa che tutti si salveranno o cambieranno alla nostra predicazione, ma che comunque quello che diciamo, cioè la verità della Parola di Dio, per chi ci ascolta sarà per Lui come una spada trafitta nel cuore!

B) La pienezza era una caratteristica degli apostoli.
In Atti 1:8 è scritto: “Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra”.
“Potenza” nel greco è dunamis da dove viene probabilmente la parola dinamite! Pensate un po’ alla potenza che ha la dinamite!
Questa meravigliosa promessa si è realizzata nel ministero degli apostoli. La potenza che avevano gli apostoli non era in loro, non era nell’uomo, ma nello Spirito Santo! (cfr.  Luca 4:14; 2 Corinzi 4:7; Romani 15:13).
La potenza dello Spirito Santo si è manifestata nella creazione (Giobbe 33:4); si è manifestata nel concepimento di Cristo (Luca  1:35); nel Suo ministero (Luca 4:14),  nei miracoli  (Luca 11:20) e nella Sua resurrezione (Romani 1:4).
Il libro degli atti ci presenta com’è nata la chiesa e l’espansione della chiesa, una caratteristica era che quegli uomini che Dio usò, erano pieni di Spirito Santo! Prima di avere questa pienezza, per esempio Pietro era un codardo, ma dopo aver visto Gesù risorto e dopo che fu riempito, ebbe coraggio, predicò con franchezza e si convertirono tremila persone! (Atti 2:41; 4:8-10,33).
Gli interlocutori di Stefano non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava! (Atti 7:54-55).
È vero che molte volte questa parola è associata ai miracoli sia di Gesù (Atti 2:22; 10:38); che degli apostoli (Atti 3:12; 6:8; 8:10,13;19:11), ma è anche vero che la predicazione era anche potente come vediamo nell’esempio di Pietro, Stefano e Paolo. In 1 Corinzi 2:3-5 leggiamo: “Io sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran tremore;  la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza,  affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio”. (cfr.1 Corinzi 12:10).
Perciò la potenza è la potenza in azione, indica la manifestazione della potenza di Dio, l’abilità , essere in  grado di compiere una funzione, o di produrre un grande effetto, in questo caso nel testimoniare di Gesù!
Senza la pienezza dello Spirito Santo la nostra testimonianza sarà sterile, fiacca! Nei riguardi di Pietro, Paolo, Stefano forse ci sentiamo un niente! Forse tu ti senti come:un niente o come un certo Egglen ! Chi era Egglen? Egglen era un diacono di una chiesa di Inghilterra, ma probabilmente era ripieno di Spirito Santo! Una domenica c’era molta neve, non sapeva se andare, o no in comunità.
Alla fine decise di andare, fece quasi dieci chilometri a piedi col freddo e la neve. Arrivato in chiesa c’erano dodici credenti e un ospite un ragazzino di tredici anni. Il predicatore non c’era, pensarono forse che sarebbero andati di nuovo a casa, chi avrebbe predicato? Egglen era l’unico diacono, ma non aveva mai predicato! Comincia la sua predica senza eloquenza di dieci minuti, ma arrivato a un certo punto si rivolge al ragazzino e fa una cosa che non era il suo solito fare, dice al ragazzino: “ Guarda a Gesù, guarda a Gesù!”. Ebbene quel ragazzino si convertì, il suo nome era Charles Haddon Spurgeon!
Non saremo certamente dei grandi predicatori, ma nel nostro piccolo, ripieni di Spirito Santo, potremmo essere usati da Lui potentemente! Senza pienezza di Spirito Santo e come essere nudi, senza vestiti, i vestiti della potenza di Dio! Gesù aveva promesso agli apostoli: “Ed ecco, io mando su di voi la promessa del Padre mio; ma voi rimanete nella città di Gerusalemme, finché siate rivestiti di potenza dall'alto”. (Luca 24:49).
Come siamo in questo momento nudi o rivestiti dello Spirito Santo?
"Gli uomini dovrebbero cercare con tutto il loro cuore di essere riempiti con lo Spirito di Dio. Senza essere pieno di Spirito, è assolutamente impossibile che un individuo o una chiesa cristiana possa mai vivere o lavorare come Dio desidera" ( Andrew Murray).

III LA PIENEZZA DELLO SPIRITO SANTO INFLUENZA LA NOSTRA SPIRITUALITÀ.

La pienezza dello Spirito Santo ci dà:
A) Una vita cristiana piena.
Romani 8:2 dice: “  Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù,  perché la legge  dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte”.
Ciò che rende viva una chiesa è la presenza dello Spirito Santo! Noi siamo salvati per Gesù, ma è lo Spirito Santo che ci rigenera, che ci rende nuove persone!
Ezechiele 37:11–14 riporta le parole di Dio: “Figlio d'uomo, queste ossa sono tutta la casa d'Israele. Ecco, essi dicono: ‘Le nostre ossa sono secche, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti!’  Perciò, profetizza e dì loro: ‘Così parla DIO, il Signore: Ecco, io aprirò le vostre tombe, vi tirerò fuori dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi ricondurrò nel paese d'Israele. Voi conoscerete che io sono il SIGNORE, quando aprirò le vostre tombe e vi tirerò fuori dalle vostre tombe, o popolo mio! E metterò in voi il mio spirito, e voi tornerete in vita; vi porrò sul vostro suolo, e conoscerete che io, il SIGNORE, ho parlato e ho messo la cosa in atto, dice il SIGNORE ‘”. (Giovanni 3:5; Tito3:5).
Molte chiese sono morte, sono scheletriche perché non sono ripiene dello Spirito Santo! Lo Spirito Santo è la vita della chiesa e dei credenti! Non dovremmo forse pregare che le chiese in Italia e tutti i credenti possano godere della presenza e della pienezza dello Spirito Santo?
In Giovanni 7:38-39 è scritto: “Nell'ultimo giorno, il giorno più solenne della festa, Gesù stando in piedi esclamò: ‘Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno’.  Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che avrebbero creduto in lui; lo Spirito, infatti, non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato”.
Senza acqua non c’è vita e non c’è nemmeno frutto, fertilità! (Cfr. Isaia 44:3; Giovanni 4:14). Renè Pache parlando che uno dei simboli dello Spirito Santo è l’acqua dice: “ Questo  simbolo è facile a comprendere. Come acqua viva, la presenza dello Spirito Santo nel cuore rinfresca, disseta e, dove regnano la desolazione e la morte, porta la pienezza e l’abbondanza spargendola intorno in fiotti di benedizione ”.
A questo possiamo aggiungere che lo Spirito Santo ci mette nelle condizioni e ci dona i doni spirituali affinché possiamo servire in modo efficace per la Sua gloria (1 Corinzi 12).
Lo Spirito Santo porta vita! Pensate che nella vostra chiesa ci sia vita, frutto, o fertilità? Se si non c’è bisogno di fare niente, ma se è no, allora dovreste fare cordoglio e chiedere al Signore di avere pietà di voi e di riempirvi di Spirito Santo!

La pienezza dello Spirito Santo ci dà:
B) Una vita cristiana in crescita.  
La vita cristiana dovrebbe essere una crescita continua, dico “dovrebbe”, perché molti che si dicono cristiani rimangono sempre bambini, non crescono!  Gli scrittori del Nuovo Testamento non sono teneri riguardo questo fatto! (Cfr. Ebrei 5:14-15). Paolo era in travaglio, in doglie per i Galati! In Galati 4:19-20 è scritto: “Figli miei, per i quali sono di nuovo in doglie, finché Cristo sia formato  in voi, oh, come vorrei essere ora presente tra di voi e cambiar tono perché sono perplesso a vostro riguardo!”.
Paolo dice: “di nuovo in doglie”, probabilmente si riferisce a quelle doglie che aveva quando stava evangelizzando questi credenti e desiderava vederli venire alla salvezza, ora lo è di nuovo perché non vedeva in questi credenti segni di crescita, le doglie sarebbero cessate quando finalmente Cristo si sarebbe formato in loro.
“Sia formato” (morphōthē - aoristo passivo congiuntivo) indica che c’è la possibilità che Cristo si possa formare in noi, ma noi gli è lo dobbiamo permettere!
Non dobbiamo essere rassegnati o soddisfatti della nostra vita cristiana o carattere fino a quando non maturiamo all’altezza di Cristo! Possiamo paragonare la vita cristiana come una conquista dopo l’altra, riguardo al peccato, una debolezza fino a quando non conquistiamo tutto noi stessi e ci piantiamo la bandiera!
Quindi un soppiantare un peccato con una virtù e perciò una crescita nel carattere spirituale. Quindi la crescita è progressiva! La crescita è un progressivo rinnovamento del credente nel suo essere a immagine di Cristo che costituisce il disegno originale di Dio.
 In Colossesi 3:10 Paolo esorta: "Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell'uomo vecchio con le sue opere e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l'ha creato".
Notate che l'apostolo dice: "che si va rinnovando”, questo indica che la crescita spirituale del carattere di Cristo in noi è un processo!
ll verbo nel greco “si va rinnovando” (anakainoumenon- presente passivo participio) indica un’azione continua e ripetuta, perciò questo uomo nuovo si perfeziona giorno dopo giorno. 
Il verbo “rinnovando” (presente participio passivo) nel greco indica un’azione in progresso, una continua azione al passivo, quindi che ti lasci rinnovare, ancora una volta devi lasciarti lavorare!
In 2 Corinzi 3:18 abbiamo visto: “Di gloria in gloria”, notiamo ancora il lavoro progressivo! Più costante è la Pienezza dello Spirito Santo, più crescita c’è nella nostra vita cristiana!
C’è un continuo processo nella tua vita o sei rimasto/a qualche anno fa?      

Quando c’è la pienezza c’è:
C) Una vita cristiana con la mente di Cristo.
Paolo dice in 1 Corinzi 2:9-16: “Ma com'è scritto: ‘Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano’. A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio.  Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate;  e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali. Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente. L'uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno. Infatti ‘chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruire?’ Eppure noi abbiamo la mente di Cristo”.
Quando c’è la pienezza dello Spirito Santo vediamo tutto dalla prospettiva di Cristo! Questa è la vera spiritualità!
Quando Paolo parla dell’uomo spirituale è l’uomo che ha lo Spirito Santo, che è caratterizzato e influenzato dallo Spirito Santo, il contrario dell’uomo naturale che non ha lo Spirito Santo. Notate che Paolo dice che abbiamo la mente di Cristo!
La “mente” (noun) indica la facoltà psicologica di capire, ragionare, pensare, e decidere, giudicare, quindi un modo di pensare, ma denota anche una costellazione di pensieri e credenze che offrono il criterio per giudicare e agire.
Chi si lascia guidare dallo Spirito Santo ragionerà, penserà, giudicherà come Cristo!

Quindi lo Spirito Santo:
(1) Ci rivela e ci fa conoscere le realtà spirituali (vv.10-12).
Noi, cristiani non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma quello di Dio, in questo modo possiamo conoscere le realtà spirituali.

(2) Ci guida a insegnare le realtà spirituali (vv.13-14).

a) Quando siamo ripieni di Spirito Santo non parliamo con parole dette dalla  sapienza  umana, perché non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo (vv.6,12), ma lo Spirito Santo e perciò se ne siamo ripieni,  parliamo secondo quello che ci insegna lo Spirito Santo.

b) Quando siamo ripieni di Spirito Santo non parliamo con frasi imparate a memoria, frasi fatte, come a volte succede, ma adattando parole spirituali a cose spirituali (v.13).
“Adattando” (sunkrinontes presente attivo participio) è congiungere appropriatamente, combinare, mettere insieme, comporre, interpretare. Letteralmente è comparare una cosa con un altro notando somiglianze e  differenze.
Non è una facile interpretazione perché “cose spirituali”, potrebbe essere "verità spirituali", o "uomini spirituali", perché letteralmente “è combinando spirituali con spirituali”, quindi nell’originale non c’è "cose", il senso quindi potrebbe anche essere: “adattando parole spirituali a verità o a uomini spirituali”.
Comunque sia, chi è pieno di Spirito Santo parlerà secondo lo Spirito Santo, questo significa con verità e parole spirituali secondo la verità di Dio, parole adatte o un messaggio adatto alla circostanza e alla persona che ci sta davanti!

c) Quando siamo ripieni di Spirito Santo abbiamo discernimento spirituale (vv.14-15). 
L’uomo spirituale (pneumatikōs) è l’uomo che ha lo Spirito Santo. Quando lo Spirito Santo viene ad abitare nella vita di un uomo cambia ogni cosa, tra cui il discernere le realtà spirituali da quelle umane.
L’uomo guidato dallo Spirito non è un uomo superficiale, ma è profondo nelle cose del Signore, esamina attentamente la realtà e sa discernere la menzogna dalla verità e vive la vita cristiana secondo questa verità! L'uomo spirituale ha la capacità di applicare la verità nelle varie circostanze della vita!
Noi corriamo il rischio, se non siamo guidati dallo Spirito Santo, di “umanizzare” la nostra fede, cioè vivere un cristianesimo umano, sterile senza la presenza e l’influenza dello Spirito Santo.
Quanta carnalità c’è in noi nel modo di fare e di lavorare per il Signore! Se continuiamo così, non penso che faremo passi avanti! L’uomo ripieno di Spirito Santo ha la mente di Cristo, questa sarà l’opera dello Spirito Santo!

CONCLUSIONE.
"La nostra dipendenza dello Spirito non è destinata a favorire un atteggiamento di "non posso farlo", ma di "io posso farlo in colui che mi fortifica." Il cristiano non deve mai lamentarsi della mancanza di capacità e di potere" (Jerry Bridges). Non non possiamo certo lamentarci!
Come sapete in Giudea ci sono due laghi: il lago di Galilea e il mar Morto. Questi due laghi ricevono l’acqua dalla montagna più alta del paese l’Hermon, il mar morto riceve l’acqua anche da altri fiumi, eppure sono diversi tra di loro quanto la vita e la morte. Il lago di Galilea riceve l’acqua direttamente dalla sorgente e dà continuamente quanto ha ricevuto: quelle acque vive, infatti, scendono senza posa fino alla bassa vallata del Giordano, sono acque fresche, vive con pesci e nutrono dando, vita alle campagne circostanti.
Al contrario il mar Morto pur essendo alimentato dalle stesse acque, non le riceve direttamente dalla sorgente, ma attraverso il mar di Galilea, ed è proprio morto, non c’è vita, è quasi quattrocento metri sotto il livello del Mediterraneo, l’aria è irrespirabile e l’evaporazione assorbe le acque ricevute.  Ciò che resta è un liquido amaro che rende impossibile la vita del lago e nei luoghi che lo circondano. Tutto è sterile, disseccato e salino, la cosa positiva è solo il turismo, ma non c’è vita!
Tu quale lago vuoi essere?
Il lago di Galilea portatrice di vita o il mar morto?
Eppure entrambi in parte hanno la stessa sorgente, ma in un lago c’è vita e nell’altro la morte.
Tutti i credenti hanno la stessa sorgente eppure non tutti portano vita! Perché?
Perché non sono ripieni dello Spirito Santo! Non si lasciano controllare dallo Spirito Santo!
Vuoi essere ripieno di Spirito Santo?
1. Oltre a crocifiggere il tuo IO.
2. Chiedi la pienezza in preghiera. (Luca 11:9-13; Atti 4:31).
3. Confessa ogni colpa e peccato, perché questo lo rattrista (Efesini 4:30).
4. Devi darti interamente a Dio (Giacomo 4:4-5).

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