2 Corinzi 1:3: Il carattere consolatore di Dio In un mondo che offre mille forme di consolazione temporanea, dove possiamo trovare un conforto che dura davvero? Dove possiamo aggrapparci quando tutto sembra crollare? Una bambina cresciuta in una famiglia atea aveva imparato dal padre ateo che Dio non esisteva. La bambina si ammalò di una grave malattia, e suo padre e sua madre cercavano di incoraggiare questa bambina malata. Cercavano di confortare la figlia morente, i genitori non credevano in Dio, e nemmeno la bambina credeva in Dio. Il padre era al suo fianco, dicendole: “Tesoro, non ci vorrà molto. Tieni duro. Papà ti ama. Non ci vorrà molto. Tieni duro.” Lei rispose: “Papà, mi dici di tenere duro, ma non c’è niente a cui aggrapparmi.” Questa storia racconta la tragedia di chi cerca consolazione senza avere una speranza eterna. Ma grazie a Dio, Paolo ci presenta una realtà completamente diversa in 2 Corinzi 1:3: “Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signor...
Introduzione alla Bibbia. Ispirazione La parola ispirazione biblicamente è diversa dal modo come si intende oggi. Oggi viene usata per esempio che un pittore vede un tramonto e fa un quadro, o che il poeta vede una bella ragazza e fa una poesia, nel senso biblico è diverso. Il significato, quindi, non è che Dio soffiò negli scrittori, né che egli in qualche modo respirava negli scritti da dare loro un carattere speciale, ma che ciò che è stato scritto dagli autori umani è stato espirato da Dio. Egli ha parlato attraverso di loro. Erano i suoi portavoce. Per ispirazione si intende l'influenza esercitata di Dio su gli scrittori della Bibbia, permettendo loro di trasmettere la rivelazione di se stesso in forma scritta. Nella redazione dei manoscritti originali, lo Spirito Santo ha guidato gli autori sia nei concetti e sia nelle parole senza per questo annientare o sostituire la loro personalità e la loro cultura. Nelle Scritture troviamo il divino e l’umano come in Gesù! ...