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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù

 Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga.  Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace. 
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Salvatore

2 Corinzi 4:16: La sofferenza rinnova l’uomo interiore

 2 Corinzi 4:16: La sofferenza rinnova l’uomo interiore Sembra che Aristotele abbia detto: “Non possiamo imparare senza dolore”. Anche il salmista ha detto: “È stata un bene per me l’afflizione subita, perché imparassi i tuoi statuti” (Salmo 119:71). I tempi di sofferenza sono tempi di insegnamento, tempi in cui possiamo imparare ciò che nei piaceri non possiamo capire! La sofferenza è produttiva nella vita del servo di Dio. Nei vv.16-18 vediamo una serie di contrasti che ci parlano della sofferenza e del beneficio della sofferenza: Uomo esteriore / uomo interiore (v. 16), disfacimento / rinnovamento (v.16), leggera / più grande, smisurato (v.17), momentaneo / eterno (vv.17-18), afflizione / gloria (v.17), cose che si vedono / cose che non si vedono (v.18). Paolo dai vv.16-18 parla di tre motivi per cui non essere scoraggiati:  1) La sofferenza rinnova l’uomo interiore 2) La sofferenza è un dono di Dio per non essere legati a questo mondo 3) La sofferenza non è per sempre Oggi...

Matteo 23:23-24: L’obbedienza parziale è ipocrisia

 Matteo 23:23-24: L’obbedienza parziale è ipocrisia Dopo aver partecipato a un culto in una chiesa, un dentista disse al pastore: "Non posso più frequentare la tua chiesa". Quando il pastore gli chiese il motivo, il dentista rispose: "Uno dei tuoi membri stava cantando lodi a Dio attraverso i denti che si è rifiutata di pagare".  Questa storia ci fa capire come possiamo essere ipocriti con un’obbedienza parziale: la domenica adoriamo il Signore e durante la settimana ci comportiamo come ci pare! La controversia di Gesù con le autorità ebraiche porta a una condanna delle pratiche "ipocrite" degli "scribi e Farisei", e a un solenne avvertimento di un prossimo giudizio (capitolo 23). L’occasione della condanna agli scribi e ai Farisei è iniziata al capitolo 22:41-46 in seguito a una domanda per provarlo chiedendogli quale fosse il gran comandamento nella legge, e da qui Gesù inizia un confronto con i Farisei sul Messia. Matteo riporta poi la condann...

Se sei un vero cristiano non avere paura di morire (2 Corinzi 5:1-10)

  Se sei un vero cristiano non avere paura di morire (2 Corinzi 5:1-10) In definitiva, ci sono tre tipi di paura riguardo la morte: quello che viene dopo la morte, l’evento del morire, il cessare di essere. Che cosa desideri di più? Come pensi che sarà il paradiso? Quali modi di dire spesso senti quando le persone parlano del paradiso?

La parabola del moscerino e del cammello (Matteo 23:24)

  La parabola del moscerino e del cammello (Matteo 23:24)  Non sbagli quando scegli di obbedire a Dio!! L'obbedienza a Dio in opposizione alla disobbedienza è una questione di vita, o di morte.  Dio ha dato all'umanità l'innato la possibilità di scegliere: la scelta dell'obbedienza porta la promessa della benedizione della vita; la scelta della disobbedienza porta la maledizione, al giudizio e alla morte (Genesi 2-3; Deuteronomio 11:26-28; 28-30; cfr. Matteo 7:21-27). Sono beati chi obbedisce a Dio! (Luca 11:28; Giacomo 1:25). L’obbedienza a Dio è la prova che una persona è stata salvata! (cfr. Efesini 2:8-10; Tito 2:14) L’obbedienza è la prova che hai conosciuto Dio (cfr. 1 Giovanni 2:4-6). John Blanchard dice: “La prova della fede salvifica non è quanto credi, ma quanto bene ti comporti”. L'obbedienza è il segno distintivo della fede; la vera fede ci spinge e c’impegna all’obbedienza! La vera fede implica l’obbedienza! 

Se sei un vero cristiano, guarda alle cose eterne (2 Corinzi 4:7-18)

  Se sei un vero cristiano, guarda alle cose eterne (2 Corinzi 4:7-18) “Se mi chiedessero di azzardare un'opinione su quale sia la malattia più diffusa oggi nella chiesa, suggerirei che è lo scoraggiamento” (Martyn Lloyd-Jones). Per quali ragioni ti scoraggi più spesso? Quali aree della tua vita sono difficili da affidare completamente a Dio? Quando sei stato scoraggiato o perplesso nella tua vita cristiana? Osservare Paolo fa un’affermazione. Paolo sta parlando del tesoro riferendosi al Vangelo della gloria di Cristo (v.4), o della conoscenza della gloria di Dio (v.6). I vasi di terra a cui si riferisce Paolo, sono i corpi dei cristiani, corpi umani normali quindi fragili, o deboli, senza un valore speciale (v.7). Perché Paolo sottolinea questo “tesoro” e “in vasi di terra”? Qual è lo scopo di questa grande potenza, cioè della potenza trasformatrice del Vangelo, o la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo? Che cosa enfatizza Paolo? (2 Corinz...

Salmo 46:10: Fermatevi e riconoscete che il Signore è Dio!

  Salmo 46:10: Fermatevi e riconoscete che il Signore è Dio! Abbiamo sentito più volte dire, riguardo la pandemia del covid 19, che è una guerra.   In questa guerra, gli scienziati stanno lavorando al vaccino e alla cura, il governo l’affronta con i vari decreti, i virologi e psicologi danno i loro consigli. Nel Salmo 46:10, possiamo trovare il modo come dobbiamo affrontare questa guerra, possiamo imparare dal modo come dovevano comportarsi i Giudei davanti la minaccia di nazioni potenti. Riguardo lo sfondo di questo salmo, non c’è unanimità tra gli studiosi, certamente troviamo un contesto di guerra (vv.6,9), con le invasioni di eserciti stranieri. Alcuni pensano si tratti dell’invasione dell’esercito assiro con il re Sennacherib nel 701 a.C.; in quest’occasione Gerusalemme fu risparmiata solo per intervento di Dio in suo favore quando Ezechia era il re di Giuda (2 Re 19:35-36; Isaia 36-37).  Altri pensano si tratti di qualche anno prima, quando Giosafat era re di G...

Malachia 1:10: Dio disapprova la religione superficiale

 Malachia 1:10: Dio disapprova la religione superficiale Uno degli scopi del libro di Malachia è portare il suo popolo a onorare Dio, il Signore, il Padre, il grande re, il Signore degli eserciti e questo non avviene attraverso l'adorazione ipocrita.  L'adorazione nel tempio era in uno stato pietoso, poiché gli adoratori pensavano di ingannare Dio nei loro sacrifici (Malachia 1:6-2:9) e decime (Malachia 3:7-12). Questo versetto fa parte di una sezione (Malachia 1:6-2:9) dove Malachia denuncia un sacerdozio superficiale, lassista e corrotto. Nel v.10 il Signore, mediante il profeta, continua la Sua severa disapprovazione dei sacerdoti che non onoravano Dio come loro Padre, e non lo temevano come Signore (v.6), rimprovera i sacerdoti per la loro negligenza nell'adempiere ai loro doveri secondo la legge di Dio, infatti non offrivano sacrifici secondo le disposizioni del Signore che aveva dato a Mosè anni prima (Levitico 22:18–25; Deuteronomio 15:21), cioè offrivano animali mal...