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Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù

 Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga.  Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace. 
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Salvatore

Se sei un vero cristiano non avere paura di morire (2 Corinzi 5:1-10)

 Se sei un vero cristiano non avere paura di morire (2 Corinzi 5:1-10)

In definitiva, ci sono tre tipi di paura riguardo la morte: quello che viene dopo la morte, l’evento del morire, il cessare di essere.


Che cosa desideri di più?



Come pensi che sarà il paradiso?



Quali modi di dire spesso senti quando le persone parlano del paradiso?



Osservare

Dopo aver parlato che il cristiano ha lo sguardo verso le cose che non si vedono, le cose eterne, Paolo spiega il contesto precedente, o spiega motivi della dichiarazione precedente, parlando di “tenda”, a cosa si riferiva? Che cosa gli accadrà? (2 Corinzi 5:1)



Cosa possono aspettarsi i cristiani? Che cosa evidenzia Paolo? (2 Corinzi 5:1)



Quando la vita diventa terribilmente dura, una persona desidera naturalmente sollievo. Nella sua condizione di sofferenza che cosa desidera il cristiano? (2 Corinzi 5:2)



L’apostolo Paolo è sicuro di avere una casa nei cieli, ma parla di una condizione, qual è? (2 Corinzi 5:3)



Per quale scopo Dio ci ha creati? (2 Corinzi 5:4-5)



Paolo fa un’affermazione che riguarda Dio e lo Spirito Santo riguardo il versetto precedente. Qual è il contenuto di quest’affermazione? (2 Corinzi 5:5)



Qual è la piena fiducia dei cristiani? (2 Corinzi 5:6)



“Camminiamo” si riferisce al comportamento, alla vita vissuta. Come viene vissuta la vita cristiana? (2 Corinzi 5:7)



Qual è il desiderio e la certezza dei cristiani? (2 Corinzi 5:8)



Quale dovrebbe essere l'obiettivo dei cristiani? Perché? (2 Corinzi 5:9-10)



Davanti chi compariranno i cristiani? Che cosa riceveranno? (2 Corinzi 5:10)

Imparare

Nonostante la fragilità dei nostri corpi, come indicato dalla parola “tenda” (v.1) che allude a idee di insicurezza, decadimento e temporaneità del corpo umano, quindi, come indica la parola “disfatta” (v.1), della sofferenza e della morte (cfr. Isaia 38:12), i cristiani sono fiduciosi e proiettati a ciò che li aspetta dopo la morte. Il desiderio dei cristiani è pieno di speranza, non di paura, il desiderio della piena salvezza, di avere una casa nei cieli, non fatta dallo sforzo, o dall’abilità dell’uomo, ma ha origine in Dio, una casa eterna con un nuovo corpo risorto celeste e glorificato adatto per i cieli (cfr. 1 Corinzi 15:42-52). Perché i veri cristiani possano essere fiduciosi della loro abitazione celeste? 



Nel suo cammino, secondo il progetto di Dio e la promessa della vita dopo la morte, della casa eterna nei cieli, il cristiano in questa vita, non è lasciato da solo a se stesso, ma Dio gli ha dato la caparra dello Spirito Santo, che cosa significa?



Tutta la vita di Paolo è cosparsa di fiducia a causa della speranza della casa eterna nei cieli, del desiderio di stare alla presenza di Dio. Dio non ci abbandonerà nella morte, perché il Signore ha determinato per i cristiani un destino glorioso. Cosa significa vivere per fede e non per visione?



I cristiani vivono in una tensione costante tra il presente dell'esistenza fragile e terrena del nostro corpo e il futuro, la casa eterna nei cieli, alla presenza di Dio. Nel tempo presente sulla terra, per quale motivo i cristiani devono compiacere il Signore in tutto ciò che fanno? 



In che modo questo passo dà speranza ai credenti che sono morti?



Cosa dice Paolo riguardo la morte e come dovremmo considerarla?



Perché questo passo ci stimola a ricercare un comportamento che piace a Dio?



Applicare

Come puoi rafforzare la tua fede oggi?



Come puoi prepararti oggi per affrontare il tribunale di Cristo?



Bibliografia

Abernathy, D. (2008). An Exegetical Summary of 2 Corinthians (2nd ed.). Dallas, TX: SIL International.

Adult Questions for LESSONmaker New Testament Questions, copyright © 1992 by iExalt, Inc. Old Testament Questions copyright © 1994 by iExalt, Inc. All rights reserved. Database © 2006 WORDsearch Corp.

Garland, D. E. (1999). 2 Corinthians (Vol. 29). Nashville: Broadman & Holman Publishers.

Guthrie, G. H. (2015). 2 Corinthians. (R. W. Yarbrough & R. H. Stein, A C. Di). Grand Rapids, MI: Baker Academic.

Harris, M. J. (2005). The Second Epistle to the Corinthians: a commentary on the Greek text. Grand Rapids, MI; Milton Keynes, UK: W.B. Eerdmans Pub. Co.; Paternoster Press.

Hodge, C. (1891). An exposition of the Second epistle to the Corinthians. New York: A. C. Armstrong & Son.

La Sacra Bibbia, Nuova Riveduta, Società Biblica di Ginevra, Ginevra, 1994.

Martin, R. P. (1986). 2 Corinthians (Vol. 40). Dallas: Word, Incorporated.

Utley, R. J. (2002). Paul’s Letters to a Troubled Church: I and II Corinthians (Vol. Volume 6). Marshall, TX: Bible Lessons International.

Yalom, Irvin D.. Psicoterapia esistenziale (Italian Edition). Neri Pozza. Edizione del Kindle.


 

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