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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Ebrei 11:29:La fede attraverso la parola di Dio (Esodo 14:15).

Ebrei 11:29:La fede attraverso la parola di Dio (Esodo 14:15).
Il v.29 conclude il racconto di Mosè e la sua generazione parlando della loro partenza dal paese d'Egitto, e quindi la fuga dall’esercito egiziano (Esodo 13:17-14:9).
Questo versetto riporta in sintesi il passaggio miracoloso del popolo d’Israele del Mar Rosso, circa due milioni di persone, sotto la guida di Mosè, e quindi della loro salvezza e il giudizio sul popolo egiziano. 
L’autore dell’epistola agli ebrei riporta l’episodio di Esodo 14.

L’autore dell’epistola agli ebrei, nel capitolo undici vuole mostrare l’importanza della fede nella vita cristiana; vuole incoraggiare i suoi lettori a confidare sempre in Dio, considerando i loro antenati che sperimentarono la Sua potenza salvifica.

In questa predicazione vediamo la natura della fede, la base della fede e l’efficacia della fede.


Iniziamo con:
I LA NATURA DELLA FEDE. 

A) La fede è il mezzo mediante la quale Dio salva.
“ Per fede attraversarono il mar Rosso su terra asciutta, mentre gli Egiziani che tentarono di fare la stessa cosa, furono inghiottiti”.

A prima vista questo versetto sembra una contraddizione con il racconto biblico di Esodo 14:10-12 dove troviamo scritto: “Quando il faraone si avvicinò, i figli d'Israele alzarono gli occhi; ed ecco, gli Egiziani marciavano alle loro spalle. Allora i figli d'Israele ebbero una gran paura, gridarono al SIGNORE, e dissero a Mosè: ‘Mancavano forse tombe in Egitto, per portarci a morire nel deserto? Che cosa hai fatto, facendoci uscire dall'Egitto? Era appunto questo che ti dicevamo in Egitto: - Lasciaci stare, ché serviamo gli Egiziani!- Poiché era meglio per noi servire gli Egiziani che morire nel deserto’”.

Gli ebrei erano terrorizzati a causa dell’esercito egiziano e si sono lamentati amaramente con Mosè.
La loro paura iniziale avrebbe potuto paralizzarli, ma Mosè li ha esortati a non avere paura e li ha assicurati che il Signore li avrebbe salvati.

In Esodo 14:13-14 leggiamo: “ E Mosè disse al popolo: ‘Non abbiate paura, state fermi e vedrete la salvezza che il SIGNORE compirà oggi per voi; infatti gli Egiziani che avete visti quest'oggi, non li rivedrete mai più. Il SIGNORE combatterà per voi e voi ve ne starete tranquilli’”.

In questo passo “fede” (pistis-dativo di mezzo) indica il mezzo mediante la quale il popolo d’Israele si salvò attraversando la terra asciutta e non sul fango, o come se fossero su una terra ferma, attraversando il mar Rosso diviso in modo miracoloso da Dio (Esodo 14:16,21-22,29).

Per fede il popolo d’Israele si salvò mentre passavano tra due mura di acqua senza bagnarsi, invece gli egiziani furono inghiottiti dalle acque (Esodo 14:23-28).

Noi ancora in Esodo 14:15-22 leggiamo: “ Il SIGNORE disse a Mosè: ‘Perché gridi a me? Di' ai figli d'Israele che si mettano in marcia.  Alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e dividilo; e i figli d'Israele entreranno in mezzo al mare sulla terra asciutta.  Quanto a me, io indurirò il cuore degli Egiziani e anch'essi entreranno dietro di loro; io sarò glorificato nel faraone e in tutto il suo esercito, nei suoi carri e nei suoi cavalieri.  Gli Egiziani sapranno che io sono il SIGNORE, quando sarò glorificato nel faraone, nei suoi carri e nei suoi cavalieri ’. Allora l'angelo di Dio, che precedeva il campo d'Israele, si spostò e andò a mettersi dietro a loro; anche la colonna di nuvola si spostò dalla loro avanguardia e si fermò dietro a loro, mettendosi fra il campo dell'Egitto e il campo d'Israele. La nuvola era tenebrosa per gli uni, mentre rischiarava gli altri nella notte. Il campo degli uni non si avvicinò all'altro per tutta la notte.  Allora Mosè stese la sua mano sul mare e il SIGNORE fece ritirare il mare con un forte vento orientale, durato tutta la notte, e lo ridusse in terra asciutta. Le acque si divisero, e i figli d'Israele entrarono in mezzo al mare sulla terra asciutta; e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra”.

Questa è una delle grandi immagini di salvezza di Dio, una salvezza per grazia che comunque ci chiede di fare un passo in avanti per fede.

Laddove possiamo essere senza soluzioni, smarriti e confusi, in crisi, senza speranza umanamente parlando, con alle spalle i nemici, che possono essere problemi di vario genere: economico, di salute, e davanti a noi non avere una via di fuga, risolutiva, o di salvezza, ricordiamo che Dio può aprire l’ostacolo davanti a noi e farci passare dentro di esso tracciandoci una via di salvezza che dobbiamo attraversare avendo fede in Lui. 

“Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?” Dice l’apostolo Paolo in Romani 8:31.

Così in Isaia 43:2 è scritto: “Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà, perché io sono il SIGNORE, il tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo salvatore”.

Quale migliore rassicurazione per un vero cristiano sapere che se le “acque” sono, o fossero sporche, grandi, larghe, queste circostanze avverse non fanno paura perché non ci sommergeranno!

Questo è soprattutto valido anche in senso spirituale: nemmeno il peccato e lo stagno di fuoco sommergeranno chi ha fede!
In Efesini 2:8-9 leggiamo: “Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti”.

In secondo luogo: 
B) La fede è essere pronti a fare l’impossibile secondo il comando di Dio.
“ Per fede attraversarono il mar Rosso su terra asciutta, mentre gli Egiziani che tentarono di fare la stessa cosa, furono inghiottiti”.

Per fede il popolo d’Israele sperimentò un doppio miracolo, al momento critico fece qualcosa d’impossibile: entrare in mezzo al mare con due muri di acqua minacciosi ai due lati e sulla terra asciutta! (Esodo 14:16,21,22,29; 15:19).
Solo il Signore, sovrano del cielo e della terra, avrebbe potuto fare questo!!

Questo deve essere stato qualcosa di terrificante, ma rafforzò ancora di più la fede degli ebrei (cfr. Esodo 14:31).
Le difficoltà sono un’opportunità per sperimentare la potenza di Dio e rafforzare di conseguenza la nostra fede!

La fede ha permesso a Israele di avventurarsi dentro il mare diviso tra due muri di acqua e di raggiungere in sicurezza, la salvezza nella sponda opposta. 

Allo stesso modo, una vera e propria fede in Dio permetterà al cristiano di passare attraverso prove e difficoltà, o di affrontare circostanze più grandi di lui, di fare cose impossibili.
Qualcuno ha detto riguardo la fede: “La fede vede l’invisibile, crede l’incredibile, riceve l’impossibile”

Dopo aver seccato l’albero di fico in un attimo, Gesù rispose alla meraviglia dei discepoli con un’iperbole, su come è potuto accadere dicendo: “’Io vi dico in verità: Se aveste fede e non dubitaste, non soltanto fareste quello che è stato fatto al fico; ma se anche diceste a questo monte: -Togliti di là e gettati nel mare-, sarebbe fatto’” (Matteo 21:21; cfr. Matteo 17:20).

Gesù dice che i discepoli avrebbero fatto non solo ciò che è stato fatto al fico, ma sarebbero anche in grado di spostare le montagne. 

Gesù, non sta parlando in modo letterale, di usare la fede come una formula magica, o in modo capriccioso, quello che vuole dire è: quando una persona si fida di Dio con tutto il cuore e senza dubitare, supererà grandi ostacoli e farà grandi cose impossibili.

"Dubitaste" (diakrithēte) si riferisce a una mente divisa che si fida solo di Dio parzialmente, o nella pratica come se Dio non esistesse ed è più centrato su di sé. 
Gli apostoli stavano facendo e faranno le cose che sarebbero state considerate come "impossibili" come spostare una montagna gettandola in mare. 
Per esempio, Pietro camminò sull’acqua (Matteo 14:29); ai dodici erano sottomessi i demoni (Luca 10:17); Gesù promette che coloro che credono in Lui avrebbero fatto le stesse opere Sue, né avrebbero fatte di maggiori (Giovanni 14:12), il riferimento non è solo ai miracoli, ma anche alle conversioni per la loro predicazione del Vangelo (Atti 2:41; 3:6-9, 16; 5: 12-16; 9: 36-43; 19:11, 12; 1 Corinzi 1:17-25).

In tutta la storia della chiesa cristiana, le montagne sono spesso state rimosse quando le persone hanno pregato con fede.

Quindi gli ostacoli non sono un impedimento se Dio è con noi ad aiutarci! Con la fede possiamo superare gli ostacoli e fare l’impossibile!

Con questo evento, i destinatari della lettera del I secolo potevano essere incoraggiati a credere nel Dio dell'impossibile in mezzo alle ostilità che stavano affrontando dell’impero romano e degli ebrei.
Con la fede in un grande Dio avrebbero trionfato sopra le loro difficoltà e scoprire che ogni ostacolo arduo era un'ulteriore occasione per dimostrare la loro fedeltà a Dio e sperimentare l’immensità della Sua potenza!

In terzo luogo:
C) La fede è credere che Dio combatte per noi.
Sempre nella circostanza del Mar Rosso in Esodo 14:13-14, in conseguenza dello smarrimento degli ebrei leggiamo: “ E Mosè disse al popolo: ‘Non abbiate paura, state fermi e vedrete la salvezza che il SIGNORE compirà oggi per voi; infatti gli Egiziani che avete visti quest'oggi, non li rivedrete mai più. Il SIGNORE combatterà per voi e voi ve ne starete tranquilli’”.

Il popolo era molto spaventato, non avevano una via di fuga e alle loro calcagna avevano un nemico potente che li avrebbe fatto prigionieri e schiavi di nuovo!
Umanamente parlando erano senza speranza!
Mosè, come un vero leader prende in mano la situazione e riesce a controllare lo spirito demoralizzante dilagante che aveva iniziato a serpeggiare in mezzo al popolo, rassicurando il popolo riportandolo a considerare la verità che il Signore combatte per loro e gli darà la salvezza dai nemici, quindi li esorta a non aver paura, li esorta a rimanere fermi, a non scappare davanti al nemico, a mantenere i loro posti non in modo da combattere, ma per osservare ciò che il Signore avrebbe fatto per loro conto.

Il Signore combatterà per voi dice Mosè (cfr. 2 Cronache 20:15-17).
Come dirà il cantico del capitolo 15:33 il Signore è un guerriero! È il Signore degli eserciti (1 Samuele 17:45-47).
Non importa quanto mal equipaggiati, mal organizzati, o surclassati dai loro nemici sono, Dio combatterà per il Suo popolo e vincerà!

Dal resto della storia vediamo che il popolo d’Israele sarà salvato, mentre gli egiziani moriranno travolti dall’acqua (Esodo 14:26-30).
Questa potente vittoria del Signore (Esodo 14:14,25,27) per il suo popolo è stata celebrata e registrata in Esodo 15:1-21, è ricordata successivamente da Isaia (Isaia 51:9-11), e da Paolo (1 Corinzi 10:1-2).

Ci sono molte promesse di liberazione nella Bibbia a nostro riguardo che faremo bene a ricordare per la nostra serenità (Salmo 28: 7; 40:17; 1 Corinzi 10:13; 2 Corinzi 1:10; 2 Timoteo 4:18; Ebrei 2:14-15; 2 Pietro 2:9).

Da soli con le nostre forze non possiamo vincere un qualsiasi nemico che è fisico, o spirituale, o qualsiasi difficoltà, abbiamo bisogno di Dio, dipendiamo da Dio, e Dio combatte per noi ed è sempre vincente quando lo fa!
Stiamo fermi nella fede, confidiamo in Lui e stiamo sereni!

Per ultimo vediamo:
D) La fede porta all’obbedienza.
Una vera fede porta all’azione, all’azione di obbedire a Dio.
La fede non è teoria, filosofia, o solo un insieme di cose a cui credere, la fede è azione pratica secondo la volontà di Dio, obbedire a Dio! (cfr. Ezechiele 33:32; Matteo 7:21; Giacomo 2:14-26; 1 Giovanni 3:11-18).
In Esodo 14:15-16 è scritto: “ Il SIGNORE disse a Mosè: ‘Perché gridi a me? Di'ai figli d'Israele che si mettano in marcia. Alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e dividilo; e i figli d'Israele entreranno in mezzo al mare sulla terra asciutta.’”.

Per fede Mosè e gli Israeliti, fecero quello che Dio aveva ordinato; in risposta alla Parola di Dio obbedirono alla Sua volontà di attraversare il mare, dovevano fidarsi di Dio e agire di conseguenza anche se i muri di acqua erano fermi alla loro destra e sinistra.
Immaginate la scena: due pareti altissime di acqua con una striscia di terra da calcare… la salvezza era dall'altro lato e la dovevano raggiungere!

Attraversare il Mar Rosso è stato un atto di fede obbediente. 
Dai vv.21-22 leggiamo: “Allora Mosè stese la sua mano sul mare e il SIGNORE fece ritirare il mare con un forte vento orientale, durato tutta la notte, e lo ridusse in terra asciutta. Le acque si divisero, e i figli d'Israele entrarono in mezzo al mare sulla terra asciutta; e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra”.

È vero erano scoraggiati, si lamentarono, ma ora, incoraggiati da Mosè si dovevano muovere con un atto di fede in Dio se vogliono salvarsi!

Non importa quali possano essere le nostre difficoltà, avversità, Dio li supera tutte e noi con Lui vinciamo! Fidiamoci di Lui!

Vediamo ora:
II LA BASE DELLA FEDE.

Nella base della fede vediamo:
A) La convinzione e la consapevolezza di chi è Dio.
Anche se ebbe paura degli egiziani, il popolo gridò al Signore (Esodo 14:10).
La fede nella realtà e la presenza di Dio ha comportato un superamento di una paura iniziale, che potrebbe averli paralizzati. 
Mosè incoraggiò il popolo dimostrando di essere convinto e consapevole riguardo il Signore, noi infatti leggiamo in Esodo 14:13-14: “E Mosè disse al popolo: ‘Non abbiate paura, state fermi e vedrete la salvezza che il SIGNORE compirà oggi per voi; infatti gli Egiziani che avete visti quest'oggi, non li rivedrete mai più.  Il SIGNORE combatterà per voi e voi ve ne starete tranquilli’”. 

Un rapporto di fede comporta chi crede e colui che viene creduto, la fede ha un oggetto, questo implica la conoscenza. 
Non possiamo avere una relazione profonda con Dio, o con qualsiasi altra persona se prima non la conosciamo!
Non possiamo affidarci con serenità a Dio se non crediamo che esista e che sia affidabile.

In Ebrei 11:6 leggiamo: “Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano”.

Chi si accosta a Dio deve credere che Egli è, cioè esiste, ha una personalità, non è una grande forza cosmica impersonale!
La fede è credere che Egli ed è l’unico e vero Dio (cfr. Esodo 3:14; 20:2-3; Deuteronomio 6:4; Isaia 46:9), Colui che si è rivelato tramite i profeti e il Figlio (Ebrei 1:1-2), quindi non è una qualsiasi divinità, è l’Iddio della Bibbia.

La fede è credere a chi è Dio e rivolgersi a lui come l'unico vero e vivente Dio (1 Tessalonicesi 1:9).

Inoltre la fede è credere che Dio stabilisce un rapporto con coloro che lo cercano, li ricompensa, avranno il suo favore, Dio si lascerà trovare (Geremia 29:13), e darà la salvezza, una ricompensa eterna a coloro che lo cercano (Giovanni 3:16; Ebrei 10:34-36).

Nella base della fede vediamo:
B) La comunione con Dio.
Si racconta che, prima di una grande battaglia, Napoleone incontrasse, da solo nella sua tenda, uno dopo l’altro i suoi comandanti, non si dicevano nessuna parola, l’imperatore li guardava negli occhi e gli stringeva la mano; i comandanti uscivano carichi e pronti a morire per il generale che amavano. 

I comandanti aveva un rapporto speciale con Napoleone, ma anche Mosè!
Mosè era un uomo che aveva una comunione profonda con Dio che era la fonte della sua fede, la rafforzava e la trasmetteva al suo popolo.
Quindi, la caratteristica eccezionale di Mosè, è stata la stretta intimità del suo rapporto con Dio.

In Ebrei 11:27 leggiamo che Mosè rimase costante come se vedesse Colui che è invisibile.

In Esodo 33:9-11 è scritto che il Signore parlava con Mosè faccia a faccia come un uomo parla col proprio amico (vedi anche Numeri 12:7-8).

Il nostro fallimento e la paura sono spesso la conseguenza di ciò che spesso cerchiamo di fare da soli.
Il segreto della vita cristiana vittoriosa è quello di ricercare la comunione prima con Dio, e poi affrontare il mondo.

Infine nella base della fede vediamo:
C) La rivelazione di Dio. 
W.H. Griffith Thomas disse: “La fede è la nostra risposta alla rivelazione divina; il legame tra Dio e l’uomo, e il canale di ogni benedizione divina”.

Mosè e gli israeliti hanno fatto ciò che hanno fatto in seguito alla rivelazione di Dio, per fede andarono avanti secondo il comando di Dio (Esodo 14:15).
Al momento critico, il popolo era pronto a tentare l'impossibile secondo il comando di Dio (Esodo 14:15-22,29;15:19); hanno risposto con fede al suo comando di andare avanti (Esodo 14:15).

La fede deve avere un fondamento su cui poggiare, è questo è: la rivelazione di Dio, la Sua parola!

In Romani 10:17 è scritto: “ Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo”.

La fede non è una sensazione emotiva che ispira a credere che tutto funzionerà a prescindere dalle circostanze!
La fede è la fiducia nella Parola di Dio nella misura in cui ci dice di fare ciò che dobbiamo fare. 
Attraversare il Mar Rosso è stato un atto di fede nel fare ciò che la Parola di Dio ha detto di fare.

Leggiamo ancora Esodo 14:13-18: “E Mosè disse al popolo: ‘Non abbiate paura, state fermi e vedrete la salvezza che il SIGNORE compirà oggi per voi; infatti gli Egiziani che avete visti quest'oggi, non li rivedrete mai più.  Il SIGNORE combatterà per voi e voi ve ne starete tranquilli’. Il SIGNORE disse a Mosè: ‘Perché gridi a me? Dì ai figli d'Israele che si mettano in marcia.  Alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e dividilo; e i figli d'Israele entreranno in mezzo al mare sulla terra asciutta.  Quanto a me, io indurirò il cuore degli Egiziani e anch'essi entreranno dietro di loro; io sarò glorificato nel faraone e in tutto il suo esercito, nei suoi carri e nei suoi cavalieri.  Gli Egiziani sapranno che io sono il SIGNORE, quando sarò glorificato nel faraone, nei suoi carri e nei suoi cavalieri’”.

Mentre l’angelo del Signore proteggeva il popolo mettendosi tra esso e gli egiziani (vv.20-21), il popolo attraversava il mare secondo come Dio aveva detto loro di fare, in Esodo 14:21-22 è scritto: “Allora Mosè stese la sua mano sul mare e il SIGNORE fece ritirare il mare con un forte vento orientale, durato tutta la notte, e lo ridusse in terra asciutta. Le acque si divisero, e i figli d'Israele entrarono in mezzo al mare sulla terra asciutta; e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra”.

Il popolo credeva in quello che Dio ha rivelato loro, appena il mare si divise ha iniziato a camminare attraverso il fondo marino asciutto; in questo c’è voluta una notevole fede, dal momento che le acque alte erano ammucchiate minacciose su entrambi i lati!
Le persone non avevano alcuna garanzia, tranne la parola di Dio!
La Sua parola era sufficiente. 
Per i fedeli, la parola di Dio è sempre sufficiente.

Infine vediamo:
III L’EFFICACIA DELLA FEDE.
Leggiamo: “ Per fede attraversarono il mar Rosso su terra asciutta, mentre gli Egiziani che tentarono di fare la stessa cosa, furono inghiottiti”.
Esodo 14:23-29: “Gli Egiziani li inseguirono e tutti i cavalli del faraone, i suoi carri, i suoi cavalieri, entrarono dietro a loro in mezzo al mare. E la mattina verso l'alba, dalla colonna di fuoco e dalla nuvola il SIGNORE guardò verso il campo degli Egiziani e lo mise in rotta. Tolse le ruote dei loro carri e ne rese l'avanzata pesante; tanto che gli Egiziani dissero: ‘Fuggiamo davanti a Israele, perché il SIGNORE combatte per loro contro gli Egiziani’.  Allora il SIGNORE disse a Mosè: ‘Stendi la tua mano sul mare e le acque ritorneranno sugli Egiziani, sui loro carri e sui loro cavalieri’. Mosè stese la sua mano sul mare e il mare, sul far della mattina, riprese la sua forza, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli andavano incontro. Il SIGNORE precipitò così gli Egiziani in mezzo al mare. Le acque ritornarono e ricoprirono i carri, i cavalieri e tutto l'esercito del faraone che erano entrati nel mare dietro agli Israeliti. Non ne scampò neppure uno. I figli d'Israele invece camminarono sull'asciutto in mezzo al mare, e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra”.

L’autore della lettera agli Ebrei, che è a conoscenza del racconto biblico con la sua enfasi sulla salvezza potente e impressionante di Dio, la usa per attirare l'attenzione sul tema della fede. 
La fiducia di Israele consisteva nella azione di inoltrarsi in mezzo al mare, ma in terra asciutta secondo la volontà di Dio e così sono stati salvati. 
Al contrario, tutti quei egiziani che li seguirono in mezzo al mare morirono coperti dalle acque.

Quindi, in questo senso la verità che impariamo è:
A) La fede è efficace solo quando agisce secondo la volontà di Dio.
Gli ebrei si salvarono per fede, questa fu efficace perché Dio gli aveva detto di attraversare il mare diviso da Lui per mano di Mosè.

Gli egiziani hanno cercato di fare esattamente la stessa cosa. Ma non era la stessa cosa!
Gli egiziani li inseguirono, pensando di averla vinta, ma morirono.
I due popoli hanno fatto la stessa cosa, ma gli Israeliti lo fecero secondo la volontà di Dio, gli egiziani no.

Gli egiziani, per mano di Dio, morirono perché con presunzione e senza fede s’inoltrarono nel mare facendo una cosa che non era nella volontà di Dio.

Molte persone a volte rimangono deluse perché chiedono a Dio, dicendo di avere fede - e possono essere anche sincere - una vittoria su una malattia, una situazione difficile, ma Dio non opera.

Avere fede è importante, senza fede non possiamo piacere a Dio (Ebrei 11:6), ma anche se abbiamo una vera fede non sempre Dio esaudisce, perché ciò che chiediamo, o facciamo non è nella Sua volontà.
Gesù ha pregato di non morire in quel modo, ma Dio non l’ha esaudito, è certamente non è perché mancasse di fede (Matteo 26:41-45).

Così anche Paolo pregò di essere guarito, e Dio non lo fece (2 Corinzi 12:7-10).
Ciò che facciamo, o chiediamo a Dio con fede è efficace se è nella volontà Sua volontà!!

In 1 Giovanni 5:14-15 leggiamo: “Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste”.

La seconda verità che impariamo è:
B) La fede prende Dio in parola ed è vittoriosa. 
Quando la nostra fede è secondo la volontà di Dio è vittoriosa.
Quando le acque sono alte ai nostri lati, quando ci sono problemi e pericoli, o quando dobbiamo affrontare un compito, un servizio per il Signore, se siamo nella volontà di Dio, Dio mostrerà la sua fedeltà, il suo amore e la sua potenza, e ci darà la vittoria.
Quando non abbiamo nulla, possiamo fidarci della sua promessa, possiamo contare su ciò che Lui ha promesso, e possiamo essere sicuri che opererà in nostro favore!
Numeri 23:19 dice:” Dio non è un uomo, da dover mentire, né un figlio d'uomo, da doversi pentire. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato non manterrà la parola?” (cfr. Tito 1:2). 

CONCLUSIONE.
1) In primo luogo dobbiamo considerare Mosè come leader.
La guida degli israeliti, Mosè era una figura centrale nella liberazione del suo popolo dalla schiavitù egiziana.
L'aspetto chiave di Mosè era la sua fede (Cfr. Ebrei 11:23-28), una fede che ha influenzato la fede del popolo che guidava.

Mosè ci mostra il valore della leadership che ispira la fede degli altri.
Così anche oggi, le guide cristiane, sono chiamate a influenzare, ispirare la fede dei membri di chiesa con il loro esempio.

L’ esempio di Mosè è un ottimo promemoria per ogni responsabile cristiano sulla falsariga di quello che Paolo scrisse a Timoteo: “Bada a te stesso e all'insegnamento; persevera in queste cose perché, facendo così, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano” (1 Timoteo 4:16; cfr. 1 Corinzi 9:27).
Quindi un responsabile che segue l’insegnamento di Dio, non solo salverà se stesso, ma aiuterà gli altri a fare lo stesso!
La fedeltà a Dio avrà un impatto importante sugli altri!

Se sei una guida, hai un impatto positivo sugli altri? La tua fede influenza gli altri? Sei un esempio positivo per gli altri?

2) In secondo luogo i figli di Dio a volte sono chiamati alla prova e sono istruiti su come affrontare le prove.
I figli di Dio sono a volte chiamati ad affrontare grandi prove: un Mar Rosso, ognuno ha il suo mare da attraversare. 
Ma Dio ci dice come affrontare i nostri Mar Rosso, e possiamo avere la certezza che li supereremo perché Dio è il nostro aiuto (1 Corinzi 10:13; Giacomo 1:2-4) e ci dirà anche come superarlo come ha fatto con Mosè e il Suo popolo (Esodo 14:13-16).

3) In terzo luogo dobbiamo riflettere sul fatto che la fede è importante per superare la paura, il panico e il pericolo. 
I figli di Dio a volte sono presi dal dubbio e sono terrorizzati dai nemici (Esodo 14:10,13), che oltre a essere persone fisiche, possono essere di vario genere, possiamo includere: i demoni, i problemi di vario genere, le tentazioni, le sfide, e così via.
Noi dobbiamo essere consapevoli che il Dio sovrano, salvatore e guerriero combatte per il bene del suo popolo salvandoli e liberandoli dai nemici (Esodo 15).
Sarà ancora così nel rapporto con il Suo popolo come vediamo più volte nell’Antico Testamento dove il Dio buono e fedele agisce in favore del Suo popolo.

4) In quarto luogo il modo in cui è richiesto al cristiano di camminare nel suo viaggio in questo mondo per la sua strada verso il cielo è la via dell'obbedienza ai comandamenti di Dio. 
Abbiamo visto che la vera fede porta all’obbedienza a Dio.
L’obbedienza a Dio deve essere totale (Genesi 6:22).
La vera fede inclina il nostro cuore a soddisfare le richieste di Dio!
Se ci viene ordinato di andare nel Mar Rosso non dobbiamo resistere, perché Dio è potente da farci passare laddove umanamente passando non possiamo passare!
La fede c’insegna a dipendere da Dio nelle situazioni estreme, e a obbedirgli nonostante queste!

5) In quinto luogo vediamo le conseguenze di chi ha fede e di chi è incredulo.
Se il popolo d’Israele è stato salvato da Dio per fede, il popolo egiziano perì sommerso dalle acque del Mar Rosso.
Così avviene per chi si affida a Gesù Cristo, sarà salvato dalla perdizione eterna (Giovanni 3:16; 2 Tessalonicesi 1:7-10).


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