Passa ai contenuti principali

Luca 4:20-21: L’affermazione risonante

 Luca 4:20-21: L’affermazione risonante Immaginate il silenzio palpabile di una sinagoga piena di fedeli nell’antica Nazaret. Un giovane si alza, srotola con cura un antico manoscritto, e legge parole pronunciate secoli prima dal profeta Isaia.  Poi, con un gesto misurato e carico di significato, che segna un punto di svolta nella storia dell’umanità, richiude il rotolo, lo riconsegna all’inserviente e si siede.  È in questo momento, nell’intervallo tra il silenzio e la parola, tra l’attesa e la rivelazione, che quest’ultima irrompe nella sinagoga.  Ogni occhio è fisso su di Lui. Ogni respiro è sospeso. È come se l’intero universo trattenesse il fiato, consapevole che sta per accadere qualcosa di straordinario.  E poi, con autorità che non chiede permesso ma che si impone naturalmente, pronuncia quelle parole che dividono la storia in due: "Oggi, si è adempiuta questa Scrittura che voi udite." Non è solo una dichiarazione, è un fulmine teologico che irrompe in q...
Il tuo sostegno è importante!

Dietro www.predicheonline.com c'è un impegno costante: ore di studio biblico, ricerca approfondita e costi per tenere il sito sempre aggiornato. Il mio obiettivo è rendere accessibile a tutti la ricchezza della Parola di Dio, un messaggio che può trasformare e migliorare la vita. Aiutami a continuare questo ministero con una donazione (anche il prezzo di un caffè); il tuo contributo, piccolo o grande che sia, rappresenta un incoraggiamento concreto per il mio lavoro, e mi permetterà di continuare a scrivere e condividere senza barriere, e di trasformare altre idee in parole da donarti.

Grazie di cuore per la tua generosità.
Salvatore

1 Giovanni 4:7-11: Il prototipo dell’amore

1 Giovanni 4:7-11: Il prototipo dell’amore
“Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio.  Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo unico Figlio nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo.  In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri”.


Il verbo “amiamoci” (agapōmen) esprime l’amore di Dio, la cura di Dio per il mondo. Giovanni esorta i cristiani ad amarsi dell’amore autentico di Dio. L’amore autentico di cui sta parlando Giovanni, non è una virtù innata in noi e non è un comportamento appreso, è quello di Dio che fluisce in ogni vero credente!! 
Vediamo alcune caratteristiche dell’amore di Dio.
(1) L’amore di Dio è generosamente altruista.
L'amore con cui siamo chiamati ad amarci, è un desiderio costante che cerca il bene ultimo della persona amata per come ama Dio! Dio desidera il bene di tutti e dona gratuitamente senza lamenti, o rimpianti (Giacomo 1:5). L’amore vero non cerca il proprio interesse, ma quello della persona che si ama.
(2) L’amore di Dio è libero e spontaneo.       
La parola “amore” (vv.7-9 agapē) indica il sentimento di chi vuole il bene dell’oggetto amato senza che questi sia desiderabile e quindi meritevole. Dio in Gesù Cristo ama, non perché l’umanità sia degna del Suo amore (cfr. Romani 3:12;7:18), ma perché è nella sua natura amare! Il genere umano ama coloro che gli sono simpatici, gradevoli, che gli fanno del bene e così via, e non certo le persone che non sono amabili! Non così l’amore di Dio! L'amore di Dio è libero, spontaneo e non trova alcuna causa fuori da Lui stesso e libero da qualsiasi costrizione. 
(3) L’amore di Dio è attivo e pratico.
L'amore è l'auto-rivelazione e comunicazione di Dio, il Dio che si rivela in modo pratico per il bene di coloro che ama. 
Dio ha dato concretamente il Figlio per i peccatori (Giovanni 3:16; Romani 8:32). L’amore di Dio non è astratto, non è a parole, non è solo un semplice sentimento, ma un atto di volontà, un impegno verso l’altro, una fedele dedizione per il benessere dell’altro! 
(4) L’amore di Dio è sacrificio.
L’amore di Dio è un amore che si sacrifica! 
L'amore dà, anche se c’è da pagare un caro prezzo, come la propria vita (Giovanni 15:13; 1 Giovanni 3:16).
Amare gli altri significa donare se stessi agli altri, non trattenere nulla per sé di quello che ci appartiene se è necessario: soldi, tempo, talenti e così via!
Quindi l’amore è avere il coraggio di esporsi, non avere paura di essere consumato, di essere rifiutato, o incompreso dagli altri!

Post popolari in questo blog

Dai frutti si riconosce l’albero (Matteo 7:16-20).

Dai frutti si riconosce l’albero (Matteo 7:16-20). Dai frutti si riconoscono i falsi profeti. Come fai a sapere se qualcuno è un falso profeta? C'è un modo per identificarlo? La risposta è "sì".  Il modo con il quale possiamo discernere un falso profeta, e quindi anche un falso credente è dai suoi frutti.  Infatti, anche se questo paragrafo è dedicato principalmente agli avvertimenti circa i falsi profeti, è anche una prova per tutti i veri credenti! Gesù al v. 15 esorta il suo uditorio, e quindi anche noi a guardarsi dai falsi profeti i quali vengono in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Ora ci dice che i falsi profeti si riconosceranno dai loro frutti. Noi vediamo tre aspetti riguardo i frutti: i frutti sono secondo la specie di albero, dimostrano la qualità dell’albero, segnano il destino dell’albero.

Matteo 6:34: A ogni giorno il suo affanno.

Matteo 6:34: A ogni giorno il suo affanno. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno. Gesù conclude il suo discorso sulle preoccupazioni per i bisogni primari riguardo il futuro, dice di non essere ansiosi. Dio si prenderà cura di noi perché fa così con gli uccelli e i campi, non preoccupiamoci del futuro perché il domani si preoccuperà di se stesso, basta a ciascun giorno il suo affanno, cioè viviamo un giorno alla volta con i suoi problemi o difficoltà quotidiani. Molte preoccupazioni riguardano il futuro per paure inesistenti, altre sono reali per problemi economici presenti, ma affrontiamo il presente con la certezza che Dio fin qui ci ha soccorsi (1 Samuele 7:12). Dio non abbandona i suoi figli, li ama e li cura teneramente.

La parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi (Luca 5:33-39).

La parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi (Luca 5:33-39). Qualcuno ha detto: “Tutti sono a favore del progresso. È il cambiamento che non piace”. Questa frase ci fa capire come a moltissime persone non piacciono i cambiamenti, le novità. Tempo fa il Duca di Cambridge, avrebbe affermato: "Qualsiasi cambiamento in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo deve essere deplorato". Questo era anche il problema di molte persone ai tempi di Gesù. Gesù portò qualcosa di nuovo, inconciliabile con certe tradizioni locali, ma molte persone rifiutarono il Suo insegnamento. Continuiamo la nostra serie di predicazioni sulle parabole di Gesù. In questa parabola vediamo la causa, cioè perché Gesù l’ha detto, vediamo il cuore, e poi faremo delle considerazioni finali.