Salmo: 71:20-21: Quando Dio riscrive la tua storia (2) La misericordia di Dio: l’intervento salvifico nelle difficoltà “Tu, che ci hai fatto vedere molte e gravi difficoltà, ci darai di nuovo la vita e ci farai risalire dagli abissi della terra; tu accrescerai la mia grandezza e ritornerai a consolarmi”. Da questa serie, abbiamo già parlato della maestà di Dio - della Sua grandezza incomparabile. Ma c’è una domanda che brucia nel cuore umano: “Va bene, Dio è grande... ma si preoccupa di me?” Nel film “Cast Away”, l’attore Tom Hanks, naufragato su un’isola deserta, urla all’oceano: “Io so che Tu puoi sentirmi! Lo so che puoi!” È il grido universale dell’umanità verso un Dio che sembra lontano nelle nostre tempeste. Ma ecco la meravigliosa verità del Salmo 71: lo stesso Dio maestoso che abbiamo contemplato nella predicazione precedente è anche il Dio misericordioso che scende negli abissi della nostra sofferenza per tirarci fuori. Il salmista ci mostra che Dio non solo permett...
Giacomo 1:2: Come affrontare le prove: con gioia!
“Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate”.
Avete capito bene! Con gioia! Quando arriva un evento increscioso, doloroso, inaspettato dovremmo essere contenti! Giacomo sta parlando di avere la stessa gioia (charan) che c’è in cielo per la salvezza di un peccatore (Luca 15:7); o quando Zaccheo accolse Gesù in casa (Luca 19:6); o le donne quando seppero della resurrezione di Gesù (Matteo 28:8); quando Filippo fece molte liberazioni dai demoni in Samaria, la città era gioiosa (Atti 8:6-8), l’eunuco convertito (Atti 8:39). Certo la fede non è masochista, non desideriamo subire pressioni, soffrire, ma quando, questo accade, non dovrebbe turbarci, le prove dovrebbero essere occasione di gioia genuina. La gioia non è per la prova in sé, ma in quello che produce la prova: la salute e la crescita spirituale (vv.3-4 ).
Considerate una grande gioia deve essere:
(1) Un atteggiamento impellente nella prova.
Il tono di Giacomo è solenne e incoraggia ad agire subito, implica una priorità assoluta, quindi da fare subito, infatti è un ordine.
Il verbo “considerate” (hēgēsasthe aoristo imperativo) indica che ogni caso particolare di prova è da considerarsi un'occasione di gioia, è un imperativo, perciò quando ci saranno le prove, dobbiamo gioire!
Una grande gioia deve essere:
(2) Un atteggiamento intenzionale nella prova.
La parola “considerate” ha il significato di tener presente (Atti 26:2; 2 Corinzi 9:5); giudicare (Atti 15:22); stimare (Filippesi 2:3; 1 Tessalonicesi 5:13; 1 Timoteo 1:12; 6:1), ritenere (Filippesi 2:25; 3:8; 1 Pietro 2:13); calcolare (Ebrei 10:29; 11:26), perciò “considerate” indica un esercizio, una funzione mentale. Quindi la gioia non è qualcosa di emotivo, o di sentimentale, è intenzionale e viene da un accurato ragionamento basato sul fatto che Dio è all’opera e guida la storia per un progetto ben preciso: il mio bene spirituale, la maturità (vv.3-4).
Una grande gioia deve essere:
(3) Un atteggiamento integrale nella prova.
“Grande” (pasan) è ogni, tutto, indica la piena e completa gioia (1 Pietro 2:18) oppure pura, genuina e intera gioia. Indica che non deve essere mescolata con altre reazioni: rancori, lamentele. Quindi la prova deve essere solo occasione di gioia!
Una grande gioia nella prova è:
(4) Un atteggiamento inconsueto nella prova.
La gioia in periodi di prova non è un atteggiamento normale, della nostra natura. La nostra tendenza è, quella di essere turbati e scoraggiati per le prove e non di certo gioire. Questa gioia non deve essere confusa con la felicità, o con il piacere che dipende dalle circostanze. Giacomo sapeva a che cosa conduce la prova ecco perché dice di gioire. Come si può reagire con gioia nelle difficoltà? Con gli eventi difficili? Nella sofferenza? Solo chi ha una relazione con Dio può gioire! Solo chi conosce Dio e si fida veramente di Lui può gioire nella prova!
Rallegratevi sempre nel Signore! (Filippesi 4:4).