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Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1)

 Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita  Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista.  La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori.  Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7:  “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
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Salvatore

Gal.2:20 La nuova vita in Cristo.

Gal.2:20 La nuova vita in Cristo. Il primo secolo è stato caratterizzato dalla nascita e dall’espansione della chiesa. Il Signore usò Paolo per fondare nuove chiese, dopo che le formava, le visitava e dove non poteva andare scriveva delle lettere per esortare, incoraggiare e riprendere. Una di queste lettere è quella ai Galati. Perché Paolo scrisse questa lettera? La scrisse perché i credenti erano con un piede dentro l’eresia e l’altro lo stava seguendo, Paolo scrisse questa lettera per riportare i Galati al vero Vangelo. L’eresia era: per salvarsi bisogna osservare la legge mosaica.  Paolo dice che la salvezza è per la sola grazia di Dio, per sola fede in Gesù. I divulgatori di questa eresia erano Giudei, non riuscivano a capire che Gesù Cristo ha già fatto tutto il necessario per la nostra salvezza e noi uniti a Lui per fede siamo salvati per grazia senza le opere della legge. Jerry Bridges scrive: “ Nella nostra società si è schiacciati dall’obbligo di esse...

Cani e porci (Matteo 7:6).

Cani e porci (Matteo 7:6). Qual è il motivo di questa parabola? In precedenza nei vv.1-5, Gesù esorta i credenti a non giudicare gli altri, a non essere ipocriti guardando la pagliuzza dell’occhio degli altri mentre non ci si accorge della trave che è nel proprio occhio. Gesù esorta a togliere prima la trave dal proprio occhio per essere in grado poi di togliere la pagliuzza dall’occhio degli altri. Ora Gesù esorta a non dare ciò che è santo ai cani e le perle ai porci. Alcuni studiosi pensano che tra questa parabola e il discorso precedente non ci sia nessun collegamento, si tratta di un nuovo tema. Mentre altri pensano ci sia un collegamento di equilibrio: è vero che non dobbiamo giudicare nessuno, ma è anche vero che non dobbiamo essere permissivi nelle questioni sacre; il pensiero critico, nel senso di correzione deve comunque essere esercitato, per esempio riguardo i peccati, le eresie, ma va fatto con discernimento. Gesù con questa parabola dice i motivi. Non dobbi...

Matt.7:6: Discernimento spirituale.

Matt.7:6: Discernimento spirituale. Qual è il motivo di questa parabola? In precedenza nei vv.1-5, Gesù esorta i credenti a non giudicare gli altri, a non essere ipocriti guardando la pagliuzza dell’occhio degli altri mentre non ci si accorge della trave che è nel proprio occhio. Gesù esorta a togliere prima la trave dal proprio occhio per essere in grado poi di togliere la pagliuzza dall’occhio degli altri. Ora Gesù esorta a non dare ciò che è santo ai cani e le perle ai porci. Alcuni studiosi pensano che tra questa parabola e il discorso precedente non ci sia nessun collegamento, si tratta di un nuovo tema. Mentre altri pensano ci sia un collegamento di equilibrio: è vero che non dobbiamo giudicare nessuno, ma è anche vero che non dobbiamo essere permissivi nelle questioni sacre; il pensiero critico, nel senso di correzione deve comunque essere esercitato, per esempio riguardo i peccati, le eresie, ma va fatto con discernimento. Gesù con questa parabola dice i motivi. ...

La natura della Parola incarnata (Giovanni 1:14-18).

La natura della Parola incarnata (Giovanni 1:14-18). Una notte d'inverno rigido un agricoltore sentì un suono martellante contro la porta della cucina. Andò alla finestra a guardare e vide dei passeri infreddoliti che cercavano di entrare in casa perché attratti dal calore interno. L'agricoltore si è coperto uscì e cercò di togliere la neve fresca per aprire la stalla per fare entrare quegli uccelli in difficoltà. Accese le luci, gettò un po’ di fieno in un angolo, e disseminò una scia di cracker sbriciolati verso il fienile per farli entrare, ma i passeri nascosti nel buio avevano paura di lui.  Ha tentato varie tattiche: spingerli da dietro verso la stalla, gettando le briciole in aria verso di loro, ritirandosi a casa sua per vedere se andavano nella stalla da soli. Niente ha funzionato, gli uccelli erano terrorizzati e non riuscivano a capire che l’agricoltore stava cercando di aiutarli.  Si ritirò a casa sua a guardare i passeri attraverso una finestra e mentre g...

Sal.73:25. Il desiderio più grande.

Salmo 73:25. Il desiderio più grande. George Verwer scriveva: “Saprete di essere veramente dei discepoli di Gesù soltanto quando desidererete con tutto il cuore una profonda comunione con il vostro Creatore, quando avrete il desiderio di conoscerlo, di camminare con Lui e di vivere con Lui”. In altre parole il Verwer dice per un vero discepolo, il Signore è la cosa più importante della vita!  Per un cristiano Dio non è un peso! La parola “desiderio” (ḥā•p̄ēṣ) denota la direzione del cuore, ciò che ha valore, il piacere, la passione, la gioia. La stessa radice di questa parola la troviamo nel Salmo 1:2 tradotta con “diletto”, cioè chi si diletta nella legge del Signore, e indica non solo un’ inclinazione emotiva, ma anche un orientamento esistenziale della vita intera! Il contrario degli empi che non desiderano Dio (Giobbe 21:14; Geremia 6:10; Proverbi 18:2). Perché il salmista desiderava Dio? Perché era consapevole della grandezza delle opere di Dio, della presenza...

Rom.12:1-2. La consacrazione a Dio.

Rom.12:1-2. La consacrazione a Dio. La consacrazione a Dio è la risposta alla misericordia di Dio, o la motivazione per la misericordia di Dio!  “Dunque” (oun) indica una conclusione logica, ragionevole di tutto ciò che Paolo ha detto finora, raggruppa tutto il grande argomento dottrinale dei capitoli 1-11 dove si parla delle benedizioni ricevute per mezzo di Gesù Cristo e in modo particolare i capitoli 9-11, dove si parla della grazia salvifica di Dio in Cristo. Paolo ha appena sintetizzato la misericordia universale di Dio in Romani 11:30-32 e ha lodato Dio per questo in Romani 11:33-36.  Il “dunque” introduce l'appello di Paolo alla consacrazione che è la conseguenza logica della salvezza per la misericordia di Dio. Paolo esorta i cristiani (fratelli) a rispondere alla misericordia di Dio con la consacrazione. “Esorta” (parakalō) significa implorare, è un appello ai credenti a dedicarsi completamente a Dio nel nome della misericordia di Dio. “Esorta” esprime...

La profezia riguardo l'incarnazione di Gesù (Isaia 9:5-6).

 La profezia riguardo l'incarnazione di Gesù (Isaia 9:5-6). Questi versetti di speranza, di luce seguono un periodo di difficoltà, di oscurità, un periodo pieno di angoscia, dovuta all’invasione dell’Assiria per il giudizio di Dio (Isaia 7:1-7-9:4).   Come Dio coprì d’obbrobrio Zabulon e Neftali, le prime a subire l’invasione Assira (2 Re 15:29) così coprirà di gloria la Galilea (Isaia 8:23).  A riguardo John MacArthur scrive: “ Il Nuovo Testamento mette in relazione questa profezia della gloria futura della Galilea con il tempo della prima venuta di Gesù Cristo (Matteo 4:12-16). Matteo 4:12-16 cita Isaia 8:23-9:1 in modo diretto. Ma il suo pieno adempimento avverrà alla sua seconda venuta, quando la regione sarà liberata dal giogo degli invasori stranieri”. Dio libererà il Suo popolo dalla schiavitù delle potenze straniere. Anche se le zone settentrionali tribali di Zabulon e di Neftali sarebbero state invase e umiliate, ci sarebbe stato un tempo futuro lontan...