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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Attributi incomunicabili: Dio è infinito

Attributi incomunicabili: Dio è infinito 
L’attributo “infinito” rientra nella categoria degli attributi incomunicabili di Dio, cioè non ha nessuna analogia con l’uomo e nemmeno gli sono trasmesse, appartengono solo a Dio.

Millard J. Erickson riguardo questo attributo di Dio scrive: “Sotto questo aspetto, Dio è diverso da qualsiasi cosa sperimentiamo. Persino quelle cose che il senso comune una volta ci dicevano che sono infinite o illimitate, sono ora viste avere dei limiti. L'energia in un tempo precedente sembrava inesauribile. Negli ultimi anni ci siamo resi conto che i tipi di energia con cui siamo particolarmente familiari hanno limiti piuttosto netti e ci stiamo avvicinando a questi limiti molto più rapidamente di quanto immaginassimo. Quindi anche l'oceano una volta sembrava essere una fonte infinita di cibo e un luogo di scarico così vasto da non poter essere contaminato. Tuttavia stiamo diventando consapevoli che le sue risorse e la sua capacità di assorbire l'inquinamento sono entrambe limitate. L'infinito di Dio, tuttavia, parla di un essere illimitato”.

Quando la Bibbia parla che Dio è infinito, si riferisce che Dio è senza limiti.

Cominciamo dicendo una:
I DEFINIZIONE
Con Dio è infinito possiamo dire che: Dio non è vincolato da nessuna limitazione o difetto; nessun limite può essere applicato al Suo essere, o ai Suoi attributi.

Tim Shenton scrive: “Affermare che Dio è infinito vuol dire che Egli, nel suo essere e nelle sue perfezioni, è completamente libero da ogni limitazione, condizione, o difetto. Non è limitato dallo spazio, o dal tempo, né ha dei confini dentro, o fuori l'universo conosciuto. I cieli, nemmeno la parte più alta del cielo, non sono in grado di contenerlo (1 Re 8:27)”.

Consideriamo ora la:
II RELAZIONE
Dio è infinito indica quella perfezione di Dio per la quale è libero da tutte le limitazioni che riguardano l’essere, lo spazio, il tempo, la conoscenza e le azioni.

Dio infinito è in relazione:
A) Al Suo essere
Il fatto che Dio è infinito afferma la pienezza e la completezza del Suo essere. 

Dio è infinito indica l’assenza di ogni imperfezione; solo chi è limitato, come il genere umano, è imperfetto, ma Dio essendo infinito non è limitato, quindi indica che è perfetto; infatti Dio è perfetto (cfr. Deuteronomio 32:4; 2 Samuele 22:31; Matteo 5:48).

Dunque, l'infinito equivale alla perfezione.

Dio è perfetto così com’è!

Nessuno degli attributi di Dio può essere considerato “in corso”, o “in divenire”, o “non ancora completo”. 

Dio non è solo ciò che ha, o ciò che è, ma tutto ciò che ha, o è lo ha, o lo è infinitamente.

Dio è quella perfezione per la quale è libero da tutte le limitazioni.

Dio è illimitato, infinito e non può essere diversamente perché Dio è perfetto, la limitazione implica l’imperfezione.

Come essere illimitato possiamo dire che Dio possiede tutte le proprietà possibili per un essere, quindi che non manca di nulla di quello che deve avere, lo è al massimo grado, se mai così possiamo dire, visto che Dio è illimitato, quindi è insuperabile da qualsiasi altro essere che sia mai esistito, o che esisterà.

Dio è illimitato nei Suoi attributi, o virtù.

Dio come infinito, qualifica tutti gli altri attributi, qualunque cosa sia Dio, è infinito: per esempio Dio è infinitamente santo, infinitamente giusto, infinitamente misericordioso, e così via.

Dio infinito in relazione:
B) Al tempo
Dio è infinito, è in relazione al tempo, infatti Dio è eterno! 

Noi più volte nella Bibbia, troviamo scritto che Dio è eterno! (per esempio Salmo 102:25–28; Isaia 57:15; 1 Timoteo 6:16; 2 Pietro 3:8, Giuda 25).

Il Salmo 90:1-2 dice: “Signore, tu sei stato per noi un rifugio d'età in età.  2 Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e l'universo, anzi, da eternità in eternità, tu sei Dio”.

Dio non è vincolato dal limite del tempo, ma trascende il tempo, è al di sopra del tempo. 

Dio è eterno significa che non c’è mai stato un momento in cui Dio non sia mai esistito: Egli fu, è, e sarà sempre ciò che è. 

Prima di aver creato il tempo, Dio già esisteva nell’eternità!

Dio non ha avuto un inizio e non avrà mai una fine! 

Non subisce la crescita, lo sviluppo o la maturazione.

Nella vita sicuramente c’è stata fatta la domanda, o abbiamo fatto la domanda: “Quanti anni hai?”

Con Dio questa domanda è inappropriata! Dio è infinito, è eterno!

Dio non è limitato dalla dimensione del tempo, è esaltato al di sopra del tempo e dei suoi limiti; esiste al di fuori dei confini del tempo e, sebbene ne sia l'autore, non è condizionato, confinato o misurato da esso!

La nostra esistenza è segnata da giorni, settimane, mesi e anni; non così l'esistenza di Dio. 
La nostra vita la vediamo in un passato, presente e futuro, ma non esiste tale divisione nella vita di Dio. 

È l'eterno “Io sono” (Esodo 3:14; cfr. Apocalisse 1:4,8), l’eterno presente!

L’eternità di Dio può essere definita come quella perfezione per cui Dio è elevato al di sopra di tutti i limiti temporali e di ogni successione di momenti, e possiede tutta la sua esistenza in un presente indivisibile, Dio vive in un eterno presente!

Tutte le cose sono costantemente presenti sotto gli occhi di Dio. 

Dio infinito in relazione allo:
C) Spazio
Dio infinito riguardo lo spazio implica sia la trascendenza che l'immanenza di Dio.

Vediamo:
(1) La trascendenza
Nel Salmo 143:5 leggiamo: “Il SIGNORE è grande e degno di lode eccelsa, e la sua grandezza non la si può misurare”.

Il Signore è grande (gādôl), e la Sua “grandezza” (geḏûllāh), cioè la maestà regale (cfr. Ester 1:4) non si può investigare, esplorare (misurare- ḥēqer).

Come trascende il tempo, Dio trascende anche lo spazio, non può essere misurato!

Dio è spirito (Giovanni 4:24), cioè immateriale e incorporeo, non è composto di materia e non possiede una natura fisica, non ha un corpo, è invisibile, incorporeo.

Stephen Charnock diceva: “Se Dio non fosse uno Spirito, non potrebbe essere infinito. Tutti i corpi sono di natura finita; ognuno è materiale e ogni cosa materiale è finita. Il sole, un corpo vasto, ha una grandezza limitata; i cieli di una grande massa, ma hanno i loro limiti. Se Dio avesse un corpo, deve consistere di parti, quelle parti sarebbero confinate e limitate, e qualunque cosa sia limitata è di una virtù finita, e quindi al di sotto di una natura infinita. La ragione quindi ci dice che la natura più eccellente, come Dio, non può essere di una condizione corporea; a causa della limitazione e di altre azioni che appartengono a ogni corpo”.

Dio è soprannaturale e non materiale! Non ha un limite e una fine!

Dio non è in alcun modo limitato, essendo spirito, è senza limiti. 

Dio nel Suo essere spirito è infinito, e questo significa che nel Suo essere e nelle Sue perfezioni, è assolutamente libero da ogni limitazione, condizione e difetto. 

Per le nostre menti umane finite, non è possibile capire ciò che non ha limiti, o restrizioni come Dio. 

2 Cronache 2:5-6 dice: “La casa che io sto per costruire sarà grande, perché il nostro Dio è più grande di tutti gli dèi.  Ma chi sarà tanto capace da costruirgli una casa, se i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerlo? E chi sono io per costruirgli una casa, anche soltanto per bruciarvi dei profumi davanti a lui?”

Salomone voleva costruire il tempio al Signore, umilmente si sentiva inadeguato.

Salomone usa un’espressione per indicare che Dio è infinito, immenso: “I cieli e i cieli dei cieli non possono contenerlo”.

Contrariamente agli dèi pagani la cui presenza era limitata ai loro templi, il Signore non era limitato da questo tempio, perché i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerlo. 

In 2 Cronache 6:18 nel discorso e preghiera d’inaugurazione del tempio, salomone dice: “Ma è proprio vero che Dio abita con gli uomini sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti; quanto meno questa casa che io ho costruita!”

L’ espressione “i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerlo”, o “contenerti”, indica, secondo Salomone, che il tempio era troppo piccolo per Dio.

Salomone si rendeva conto della grandezza di Dio!

Come poteva Dio che i cieli e i cieli dei cieli non potevano contenere, contenerlo il tempio che gli ha costruito?

Quindi, Dio non è soggetto ai limiti di spazio, non è limitato dallo spazio, perché non è un essere finito come noi! 

Infatti, se siamo in un posto non possiamo essere fisicamente contemporaneamente in un’altro!

Ora la grandezza degli oggetti finiti, si misura da quanto spazio occupano, con Dio questo non è applicabile perché Dio è spirito e infinito!

Isaia 40:12-17 dice: “Chi ha misurato le acque nel cavo della sua mano o preso le dimensioni del cielo con il palmo? Chi ha raccolto la polvere della terra in una misura o pesato le montagne con la stadera e i colli con la bilancia?  Chi ha preso le dimensioni dello spirito del SIGNORE o chi gli è stato consigliere per insegnargli qualcosa?  Chi ha egli consultato perché gli desse istruzione e gli insegnasse il sentiero della giustizia, gli impartisse la saggezza e gli facesse conoscere la via del discernimento?  Ecco, le nazioni sono come una goccia che cade da un secchio, come la polvere minuta delle bilance; ecco, le isole sono come pulviscolo che vola.  Il Libano non basterebbe a procurare il fuoco e i suoi animali non basterebbero per l'olocausto.  Tutte le nazioni sono come nulla davanti a lui; egli le valuta meno che nulla, una vanità”.

Anche questo passo di Isaia ci fa capire che Dio è infinito e che gli strumenti di misura che avevano all’epoca erano inadeguati per misurare le cose più vaste e maestose della creazione, tranne che per il Signore!

Come può un uomo prendere tutta l’acqua della terra in una mano, o misurare il cielo con il palmo della mano?
Nessuno! Solo Dio!

Come non si può raccogliere la polvere della terra in una misura, o pesare le montagne con la stadera, e i colli con una bilancia, a maggior ragione non si può misurare il Signore!

Non ci sono strumenti per prendere le dimensioni del Signore!

Isaia dice ancora che tutte le nazioni messe insieme nei confronti di Dio, sono come una goccia d’acqua che cade da un secchio, o come la polvere minuta, e le isole come pulviscolo! 

Quando il Signore rispose a Giobbe descrivendo le Sue opere creatrici, ci fa capire della grandezza di Dio che è più grande la grandezza della creazione, e che quindi impossibile da misurare!
 
Dio riprende Giobbe per farlo riflettere, quel Giobbe che si credeva più giusto di Dio (cfr. Giobbe 32:1-3).

Quel Giobbe che parlava con parole prive di senno (Giobbe 38:2), senza conoscere veramente le cose (Giobbe 42:3).

Quel Giobbe che sfidava la sovranità di Dio e criticava la giustizia di Dio (Giobbe 24-31).

Nel capitolo 38 Dio fa una serie di domande a Giobbe, a cui Giobbe non sa rispondere, una serie di domande che ci fanno capire la sovranità di Dio sulla creazione, ma anche la Sua grandezza.
Per esempio, in Giobbe 38:4-5 il Signore gli chiede: “Dov'eri tu quando io fondavo la terra? Dillo, se hai tanta intelligenza. Chi ne fissò le dimensioni, se lo sai, o chi tirò sopra di essa la corda da misurare?”

In Giobbe 38:18 leggiamo: “Hai tu abbracciato con lo sguardo l'ampiezza della terra? Parla, se la conosci tutta!”

Il Signore in Giobbe 38:31 dice: “Puoi tu stringere i legami delle Pleiadi, o potresti sciogliere le catene d'Orione?”

Dio è infinito, non è né misurato, né misurabile, né racchiuso dallo spazio.

Il pensiero che Dio infinito riguardo lo spazio non incorpora solo la trascendenza, ma anche: 
(2) L'immanenza
Anche se il Signore non è limitato nello spazio, ciò che vediamo nella Bibbia è che nello stesso tempo, è presente in ogni parte della realtà creata (Salmo 139:7–10; Geremia 23:23–24; Atti 17:27–28) 

L'infinito Dio, non è lontano dalla Sua creazione, è presente ogni momento e in ogni angolo con tutto il Suo essere, rimanendo distinto da essa. 

Quindi, Dio, trascende lo spazio, è illimitato nel suo essere, senza confini, un essere che va oltre i limiti dell'universo creato, ma contemporaneamente riempie ogni parte dello spazio creato e lo sostiene.

Dio non può essere localizzato in un determinato punto con occhi e strumenti umani! 

Non ha un corpo fisico da essere localizzato!

Non è possibile tracciare la sua posizione su un insieme di coordinate. 

Eppure riempie tutto con la Sua presenza!

Non c’è una parte della creazione che a Dio sia inaccessibile!

In termini di spazio non c'è posto dove Dio non possa essere trovato, quindi Dio è trascendente, ma anche immanente!

In Geremia 23:24 è scritto: "'Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto in modo che io non lo veda?' dice il SIGNORE. 'Io non riempio forse il cielo e la terra?' dice il SIGNORE". 

Così in Salmo 139:7-10 leggiamo: "Dove potrei andarmene lontano dal tuo spirito, dove fuggirò dalla tua presenza?  Se salgo in cielo tu vi sei; se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là. Se prendo le ali dell'alba e vado ad abitare all'estremità del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra".     

Tim Shenton scrive: “Dio, nella totalità del suo essere è in ogni momento simultaneamente presente in ogni punto dello spazio. Sotto un altro punto di vista, possiamo affermare che Dio è nello stesso momento presente nella sua essenza in tutti i luoghi del cielo e della terra… Dio trascende tutti i limiti dello spazio. Non ha confini in nessun punto dello spazio, e non è escluso, o assente da nessun luogo. Non c'è nessuna parte dello spazio in cui la sua intera sostanza non esista in ogni tempo. Egli non è più presente in un luogo rispetto a un altro, non è limitato, preservato, o sorretto da nessun punto dello spazio. Egli riempie l'intero spazio completamente ed eternamente, e nonostante ciò egli lo supera in grandezza”. 

C’è un netto contrasto tra il Signore, il Dio che si è rivelato nella Bibbia e gli dèi dei pagani!
Lo vediamo nel confronto tra il profeta Elia e i sacerdoti di Baal sul Monte Carmelo (1 Re 18:20–40). 

Una delle provocazioni che Elia lanciò ai suoi avversari quando Baal non riuscì a rispondere fu che forse stava meditando, oppure era indaffarato, oppure, era in viaggio (v. 27). 

Se Baal era da qualche altra parte, non avrebbe potuto essere lì per mandare il fuoco per appiccare un toro sulla legna. Il Signore non aveva questo problema; Elia fece costruire l’altare ci mise, due misure di grano, sistemò la legna e ci mise un toro fatto a pezzi, in più versò sopra quattro vasi di acqua per tre volte in modo da riempire il fosso!
Dopo la preghiera, cadde il fuoco del Signore che consumò l’olocausto e prosciugò l’acqua!

Dio può essere in innumerevoli posti e coinvolto contemporaneamente in molte situazioni diverse!

Dio non si manifesta solo in un posto, mentre in altro è assente!

Dio non ha difficoltà a gestire bisogni e problemi che sorgono contemporaneamente in luoghi molto diversi, e nemmeno si sposta da un luogo all'altro come una sorta di Superman che vola a velocità infinita. 

Piuttosto, ha semplicemente accesso a tutta la creazione in ogni momento e manifesta la Sua presenza ed esercita la Sua potenza in tempi diversi e in un'infinita varietà di modi secondo la Sua volontà!!

Dio è ovunque! 
Questo ci è di grande conforto! 

Dio infinito in relazione alla:
D) Conoscenza
Nel Salmo 147:5 leggiamo: “Grande è il nostro Signore, e immenso è il suo potere; la sua intelligenza è infinita”.

“Intelligenza” (teḇûnāh) è conoscenza, infatti al v.4 sta parlando che il Signore conta il numero delle stelle e le chiama tutte per nome, e non può essere diversamente visto che ne è il Creatore (cfr. Isaia 40:26).

Steven Lawson scrive: “I miliardi di stelle sono tutte nominate da Dio e seguite da lui. Tutto è al suo giusto posto nell'universo. Conta e nomina il vasto esercito stellato e le chiama ciascuno per nome. Nominare qualcosa significa prendersi cura di quella cosa, come fa un genitore nel nominare un bambino. Dio è potente in forza per ordinare gli eserciti stellari e i pianeti. La sua comprensione di ciascuna delle stelle non ha limiti. Conosce la loro posizione e dimensione esatte”.

Il Signore conosce ogni cosa!
I Suoi occhi sono ovunque (Proverbi 15:3)

Conosce tutti i dettagli della nostra vita come i capelli (Matteo 10:29-30).

Dio è Onnisciente!
Attenzione allora all’illusione di fare ciò che ci pare pensando che Dio non sa ciò che stiamo facendo!

Dio infinito in relazione:
E) All’attività 
Dio agisce senza limiti nel senso che non c’è niente e nessuno che gli possa impedire di fare qualcosa! (per esempio Salmo 33:10-11; 115:3; Isaia 14:27; Daniele 4:35).

Per Dio niente è impossibile! 
Egli può fare a piacimento qualsiasi cosa che sia coerente con il Suo carattere e la Sua volontà. 

Dio ha il potere e l’autorità di fare qualsiasi cosa. 

In altre parole Dio è Onnipotente! Genesi 17:1; Geremia 32:27).

Dio possiede la forza per mandare a effetto, senza sforzo e senza ritardi, il Suo eterno proposito nel modo esatto in cui Egli lo ha concepito!

Dio possiede l'abilità di compiere le Sue promesse senza compromessi, l'autorità di fare tutto ciò che desidera nel momento quando lo desidera. 

Non c’è niente di troppo difficile per Dio! (Genesi 18:14; Matteo 19:26).

Quindi non disperiamo mai!
Confidiamo in Dio!
Ciò che è impossibile a noi è possibile a Dio!

Infine vediamo:
III L’APPLICAZIONE
Come possiamo applicare questo attributo incomunicabile di Dio alla nostra vita di tutti i giorni?

A) Non possiamo nasconderci a Dio
Da una parte è un grande conforto sapere che Dio è dappertutto e conosce ogni cosa, quindi siamo incoraggiati a non temere e a non smarrirci (Isaia 41:10) davanti certe circostanze difficili, ma dall’altra parte è un deterrente a non vivere in modo peccaminoso.

Ebrei 4:13 dice: “E non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto”.

Niente è nascosto a Dio in tutta la creazione: tutto è nudo e scoperto!

Tutto è chiaro davanti a Dio in modo perfetto e preciso, a differenza di noi che abbiamo una prospettiva delle cose distorta, o limitata!

Dio non deve accedere alle informazioni sulle cose con Google, o su qualche software in un computer, perché tutta la Sua conoscenza è sempre immediata e diretta davanti a Lui (1 Samuele 16:7; 1 Re 8:39; 1 Cronache 28: 9; Giobbe 24:23; Salmo 33:13–15, 139:1-6,13–16,23; Proverbi 15: 3; Geremia 16:17; 17:10; Luca 16:15; Romani 8:27; Apocalisse 2:23). 

L’autore dell’epistola agli Ebrei specifica: “Di colui al quale dobbiamo render conto, quindi del nostro comportamento nel giorno del giudizio (Cfr. Matteo 12:36; Luca 16:2; Atti 19:40; Romani 14:12; 1 Pietro 3:15; 4:5).

Questo significa che il sapere che un giorno daremo conto del nostro comportamento a Dio, sarà uno stimolo a pensare e a comportarci secondo il volere di Dio!

In secondo luogo:
B) Non possiamo comprendere pienamente Dio 
In Giobbe 11:7-9 è scritto: “Puoi forse scandagliare le profondità di Dio, arrivare a conoscere appieno l'Onnipotente?  Si tratta di cose più alte del cielo; tu che faresti? Di cose più profonde del soggiorno dei morti; come le conosceresti?  La loro misura è più lunga della terra, più larga del mare”.  

Anche se Zofar, l’amico di Giobbe disse queste parole con un tono arrogante e per umiliare Giobbe, comunque si trova la verità che Dio rimane incomprensibile.

Il Signore, il Dio infinito, implica che non lo possiamo comprendere pienamente!

Se potessimo comprendere pienamente Dio, anche noi saremmo divinità!

Noi certamente, grazie a Gesù possiamo conoscere Dio (cfr. Giovanni 17:3), ma certamente non possiamo comprenderlo pienamente, perché noi siamo esseri finiti e non possiamo comprendere l'infinito (cfr. Romani 11:33-36). 
Richard Baxter diceva: “Da questa grandezza e immensità di Dio anche la tua anima deve rimanere riverente in tutte le sue ricerche impegnative e audaci, e dobbiamo sapere che Dio è per noi e per ogni creatura, incomprensibile. Se potevi capire, o misurarlo, e conoscere la sua grandezza da una conoscenza completa, non era Dio. Una creatura non può comprendere altro che una creatura. Puoi conoscere Dio, ma non comprenderlo; mentre il tuo piede cammina sulla terra, ma non copre tutta la terra. Il mare non è il mare, se puoi tenerlo in un cucchiaio”.

Possediamo una comprensione limitata di Dio, perché siamo creature, mentre il Signore essendo il “Dio infinito” ha una comprensione sconfinata che creature finite come noi non possono comprendere. 

La consapevolezza che Dio è infinito deve portarci allo:
C) Stupore e alla lode
Il fatto che Dio è infinito, ci ricorda che siamo creature che dovrebbe portarci a un senso di stupore e lode a Dio.

Quando noi ci confrontiamo con la grandezza di Dio, vediamo tutta la nostra creaturalità e con stupore loderemo Dio.

In Romani 11:33-36, dopo aver parlato del piano salvifico di Dio, Paolo conclude con un inno di lode dicendo: “Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie!  Infatti, ‘chi ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi è stato suo consigliere?  O chi gli ha dato qualcosa per primo, sì da riceverne il contraccambio?’ Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen”.

Questi versetti esaltano l’incomprensibilità di Dio e delle Sue vie!

Vediamo tutto lo stupore e la lode di Paolo nel Dio trascendente che non comprende pienamente!

Quando pensiamo alla lode, o all’adorazione, di solito lo facciamo per quello che comprendiamo di Dio, ma Paolo sta lodando per ciò che non comprende e non sa riguardo Dio!

Quindi, la consapevolezza e la confessione della nostra finitezza innata e totale, davanti ciò che non comprendiamo di Dio, dovrebbe spingerci a lodarlo, non dovrebbe essere un ostacolo a farlo!

Non dovremmo essere frustrati, agitati, arrabbiati, confusi, ribelli davanti a Dio perché non lo comprendiamo, al contrario reagiremo con stupore e lode per la pura grandezza del Dio infinito. 

Davanti un Dio infinito dobbiamo reagire con:
D) Gioia
Questo perché possiamo relazionare con Lui.
Dio è infinito, trascendente, ma anche immanente e personale, un Dio che si rivela all’umanità!

Nella Bibbia e nella nostra esperienza secondo la Bibbia, vediamo che Dio è relazionale, interagisce con le persone e noi possiamo relazionare con Lui per la Sua grazia, dandoci di essere chiamati anche Suoi figli, attraverso Gesù Cristo! (Giovanni 1:12-13; Galati 4:6-7;1 Giovanni 3:1-2).

Un giorno, il vero cristiano, andrà nella casa del Padre (Luca 10:19-20; Giovanni 14:1-2; 2 Corinzi 5:1), nella felicità eterna (Apocalisse 21:3-4).

Possiamo gioire anche perché le risorse infinite di Dio sono a disposizione di quelli che gli appartengono sia per ciò che è spirituale e morale e sia per ciò che è materiale.

In Efesini 3:20 è scritto: “Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo”.

Filippesi 4:19 dice: “Il mio Dio provvederà abbondantemente a ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza, in Cristo Gesù”.

Infine, non possiamo non ricordare:
E) Il valore infinito del sacrificio di Gesù Cristo
Dio è infinito, ma lo è anche il sacrificio di Gesù per la salvezza dei peccatori con un valore infinito, eterno!

Infatti in Giovanni 3:16 è scritto: “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna”.

La dottrina del Dio infinito di Dio ci dà grande gioia perché ci assicura che siamo giustificati e glorificati, i nostri peccati sono perdonati, a causa dell'infinito valore del sacrificio di Gesù Cristo (Romani 8:28-39; Efesini 1:3-7, Ebrei 9:12). 

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