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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù

 Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga.  Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace. 
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Salvatore

Gesù è il buon pastore (1) Il buon Pastore ha una relazione intima con le Sue pecore (Giovanni 10:1-6)

Gesù è il buon pastore (1) Il buon Pastore ha una relazione intima con le Sue pecore (Giovanni 10:1-6) Giovanni 10 è un capitolo molto amato dai cristiani perché parla che Gesù è il Buon Pastore che si prende cura delle Sue “pecore”, dei Suoi discepoli.  Nel Nuovo Testamento Gesù Cristo è chiamato anche il “Grande Pastore” (Ebrei 13:20-21), e il “Supremo Pastore” (1 Pietro 5:4).  L'Antico Testamento spesso immagina Dio come il pastore di Israele, che guida e protegge il Suo popolo (Salmo 78:52–54; 79:13; 80:1; 95:7; 100:3). Come un pastore, Dio nutre il suo gregge, raccoglie gli agnelli, li porta delicatamente e li conduce (Isaia 40:11; Geremia 23:3–4; Ezechiele 34:11–16; Zaccaria 10:3). Ora, per capire bene questo testo è importante conoscere l’ambiente dove si svolge la vicenda che racconta Gesù.  Ci troviamo in un piccolo villaggio giudaico, dove la maggior parte delle famiglie possedeva delle pecore.  Gli abitanti dei villaggi avevano...

Aggeo 2:15-19: Un appello alla riflessione

Aggeo 2:15-19: Un appello alla riflessione Aggeo 2:10–19 è il terzo discorso profetico nel libro, ed è indirizzato ai sacerdoti (v.11). Nei versetti 15-19, benché gli inviti alla riflessione sono tre, vediamo in definitiva due appelli alla riflessione: una riguarda il passato e l’altra il futuro. Il punto di queste riflessioni riguarda la maledizione che si trasforma in benedizione quando ritorniamo di nuovo a Dio. I IL PRIMO APPELLO ALLA RIFLESSIONE: IL PASSATO (vv.15-17)  Il v.15 dice: “Ora riflettete bene su ciò che è avvenuto fino a questo giorno, prima che si cominciasse a mettere pietra su pietra nel tempio del Signore!”. La Nuova Diodati traduce:”Ora considerate bene da questo giorno in avanti, prima che si mettesse pietra su pietra nel tempio dell'Eterno”. “Ora”, in realtà è: “Ma ora” (weʿattâ- congiunzione avversativa) indica una connessione con il discorso precedente dell’impurità del popolo.  Può avere anche un senso conclusivo di quanto...

Salmo 3:6-8: Il trionfo di Davide.

Salmo 3:6-8: Il trionfo di Davide. Un tattico militare una volta disse che le battaglie vengono vinte prima di essere combattute. Questo per indicare che la vittoria dipende dalla preparazione preliminare. Un generale lo ha definito “Preparare un buon risultato”.  Il re Davide ci fa capire come avere un buon risultato, la vittoria, anche quando la situazione è difficile! Ma il buon risultato è stato preparato con la conoscenza di Dio e la comunione con Lui. Questa ha reso forte la fede di Davide e lo ha preparato per un momento drammatico e difficile della sua vita. Infatti, a un certo punto della vita di Davide, c’è stata un'insurrezione, capeggiata dal figlio Absalom, che si è trasformata in un attacco personale contro di lui e la sua fede, ma Davide superò la crisi. Davide non si arrese alle circostanze avverse!  Come la pressione esterna ci rende tristi e a volte angosciati, così la fede in un grande Dio ci darà la forza e la vittoria. Sugar ...

Salmo 3:3-5: La tranquillità di Davide.

Salmo 3:3-5: La tranquillità di Davide. In una Cattedrale ci sono tre iscrizioni sulle rispettive via d'accesso. Sulla porta di destra c’è questo motto: “Tutti i nostri piaceri sono per un momento”. Sulla porta a sinistra le parole sono: “Tutti i problemi sono per un momento”. Ma sulla porta centrale c’è una semplice frase: “Nulla è importante salvo quello che è eterno”.  Le cose che contano sono quelle eterne, ma su questa terra, molti sono i problemi, allora come affrontarli?  Quella che avrebbe potuto essere una triste lamentela diventa una preghiera fiduciosa, nel momento in cui tutto viene presentata al Signore. Generalmente si pensa che i Salmi 3 e 4 siano delle preghiere rispettivamente del mattino e della sera, in seguito a un periodo di grave pericolo in cui si è sperimentato la protezione di Dio. Questo salmo è un lamento, ma anche una supplica, con un espressione di fiducia in cui si chiede a Dio protezione e liberazione dai nemici, o dalla soffer...

Salmo 3:1-2: La tribolazione di Davide.

Salmo 3:1-2: La tribolazione di Davide. Noi possiamo essere scoraggiati, provati, perseguitati, ostacolati, ma ciò che noi chiamiamo ostacoli, sono probabilmente le opportunità che Dio ci manda, come nel caso di Davide, opportunità di cercare Dio e di rafforzare la nostra fede. Il Salmo 3 ci dice che Davide si trova in una situazione difficile, è tribolato; ci dice che nonostante gli innumerevoli nemici che sono insorti contro Davide, lui trova fiducia nell'immediata protezione e salvezza del Signore. Questo è il modo di affrontare gli ostacoli, la persecuzione, le prove della vita: guardare al Signore con fede. Noi, oggi, mediteremo solo i vv.1-2 che ci parlano della moltitudine dei nemici di Davide, e della loro malignità.

Dio è spirito (Seconda parte)

Dio è spirito (Seconda parte)  Tommaso d'Aquino disse: “Il massimo che sappiamo di Dio non è nulla rispetto a ciò che Egli è”. Dio si è rivelato all’uomo attraverso la Sua Parola, quello che sappiamo di Dio, lo sappiamo attraverso la Bibbia, e anche se ciò che sappiamo di Dio è vero, Dio va oltre ciò che sappiamo di Lui! Thomas Brooks diceva: “C'è infinitamente di più in Dio di quanto le lingue degli uomini, o degli angeli possano esprimere”. Benché è più che sufficiente la Bibbia riguardo la nostra conoscenza di Dio, quando riflettiamo sulla Sua natura, come in questo caso riguardo che è spirito, non possiamo capirlo pienamente. Noi possiamo trovare Dio, ma capirlo pienamente è impossibile! È il semplice motivo ce lo dice R. B. Kuiper: “Non possiamo conoscere tutto di Dio per l'ovvio motivo che il finito non può comprendere l'infinito”. Dio è così trascendente, eterno e infinito che tutti i nostri sforzi per arrivare a una comprensione totale...

Dio è spirito (Prima parte)

Dio è spirito (Prima parte) Molte persone si sono chieste e si chiedono, di cosa è fatto Dio.  Se è fatto di carne e sangue come noi,  se è materia,  o pura energia, o puro pensiero, o vapore, o aria. Niente di tutto questo! Dio è spirito! Tom Shenton riguardo il fatto che Dio è spirito afferma: “Dio non  è ‘uno spirito’, ma puro spirito. Egli è essenza spirituale pura, incontaminata, mai creata e priva di sostanza materiale, quindi libera da ogni sua limitazione o imperfezione. Come Spirito, egli non può essere ‘diviso’ in parti, né esteso, ed è per definizione intangibile. Essendo privo di composizione, nessuna caratteristica relativa alla materia, o alla carne può essergli attribuita. Egli è distinto dal mondo, completamente separato da ogni cosa corporea e non è possibile discernere la sua essenza mediante i sensi corporei. (1 Corinzi 2:11-14)”.