Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga. Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace.
Ebrei 11:29:La fede attraverso la parola di Dio (Esodo 14:15). Il v.29 conclude il racconto di Mosè e la sua generazione parlando della loro partenza dal paese d'Egitto, e quindi la fuga dall’esercito egiziano (Esodo 13:17-14:9). Questo versetto riporta in sintesi il passaggio miracoloso del popolo d’Israele del Mar Rosso, circa due milioni di persone, sotto la guida di Mosè, e quindi della loro salvezza e il giudizio sul popolo egiziano. L’autore dell’epistola agli ebrei riporta l’episodio di Esodo 14. L’autore dell’epistola agli ebrei, nel capitolo undici vuole mostrare l’importanza della fede nella vita cristiana; vuole incoraggiare i suoi lettori a confidare sempre in Dio, considerando i loro antenati che sperimentarono la Sua potenza salvifica. In questa predicazione vediamo la natura della fede, la base della fede e l’efficacia della fede.