Luca 4:20-21: L’affermazione risonante Immaginate il silenzio palpabile di una sinagoga piena di fedeli nell’antica Nazaret. Un giovane si alza, srotola con cura un antico manoscritto, e legge parole pronunciate secoli prima dal profeta Isaia. Poi, con un gesto misurato e carico di significato, che segna un punto di svolta nella storia dell’umanità, richiude il rotolo, lo riconsegna all’inserviente e si siede. È in questo momento, nell’intervallo tra il silenzio e la parola, tra l’attesa e la rivelazione, che quest’ultima irrompe nella sinagoga. Ogni occhio è fisso su di Lui. Ogni respiro è sospeso. È come se l’intero universo trattenesse il fiato, consapevole che sta per accadere qualcosa di straordinario. E poi, con autorità che non chiede permesso ma che si impone naturalmente, pronuncia quelle parole che dividono la storia in due: "Oggi, si è adempiuta questa Scrittura che voi udite." Non è solo una dichiarazione, è un fulmine teologico che irrompe in q...
La profezia riguardo l'incarnazione di Gesù (Isaia 9:5-6). Questi versetti di speranza, di luce seguono un periodo di difficoltà, di oscurità, un periodo pieno di angoscia, dovuta all’invasione dell’Assiria per il giudizio di Dio (Isaia 7:1-7-9:4). Come Dio coprì d’obbrobrio Zabulon e Neftali, le prime a subire l’invasione Assira (2 Re 15:29) così coprirà di gloria la Galilea (Isaia 8:23). A riguardo John MacArthur scrive: “ Il Nuovo Testamento mette in relazione questa profezia della gloria futura della Galilea con il tempo della prima venuta di Gesù Cristo (Matteo 4:12-16). Matteo 4:12-16 cita Isaia 8:23-9:1 in modo diretto. Ma il suo pieno adempimento avverrà alla sua seconda venuta, quando la regione sarà liberata dal giogo degli invasori stranieri”. Dio libererà il Suo popolo dalla schiavitù delle potenze straniere. Anche se le zone settentrionali tribali di Zabulon e di Neftali sarebbero state invase e umiliate, ci sarebbe stato un tempo futuro lontan...