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Visualizzazione dei post da gennaio, 2015

Luca 4:23-24: La provocazione sconcertante

 Luca 4:23-24: La provocazione sconcertante  Durante la Seconda Guerra Mondiale, un prezioso dipinto di Rembrandt fu nascosto in una semplice fattoria olandese. Anni dopo, quando un esperto d’arte lo identificò, i contadini che avevano vissuto accanto ad esso per anni rimasero scioccati. “Ma era solo un vecchio quadro nella stanza degli ospiti”, dissero.  Avevano guardato un capolavoro ogni giorno senza riconoscerne il valore. Questa storia ci introduce perfettamente all’incontro di Gesù nella sinagoga di Nazaret.  I suoi concittadini avevano il Figlio di Dio in mezzo a loro, eppure vedevano solo “il figlio di Giuseppe”.  La familiarità aveva offuscato la loro visione, impedendo loro di riconoscere il Messia che camminava tra loro. Nel brano di oggi, Luca 4:23-24, assistiamo a uno dei momenti più intensi del ministero terreno di Gesù. Dopo aver letto dalla Scrittura e aver dichiarato che quelle parole profetiche si stavano adempiendo in Lui, Gesù lancia una prov...
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Salvatore

Sal.73:25. Il desiderio più grande.

Salmo 73:25. Il desiderio più grande. George Verwer scriveva: “Saprete di essere veramente dei discepoli di Gesù soltanto quando desidererete con tutto il cuore una profonda comunione con il vostro Creatore, quando avrete il desiderio di conoscerlo, di camminare con Lui e di vivere con Lui”. In altre parole il Verwer dice per un vero discepolo, il Signore è la cosa più importante della vita!  Per un cristiano Dio non è un peso! La parola “desiderio” (ḥā•p̄ēṣ) denota la direzione del cuore, ciò che ha valore, il piacere, la passione, la gioia. La stessa radice di questa parola la troviamo nel Salmo 1:2 tradotta con “diletto”, cioè chi si diletta nella legge del Signore, e indica non solo un’ inclinazione emotiva, ma anche un orientamento esistenziale della vita intera! Il contrario degli empi che non desiderano Dio (Giobbe 21:14; Geremia 6:10; Proverbi 18:2). Perché il salmista desiderava Dio? Perché era consapevole della grandezza delle opere di Dio, della presenza...

Rom.12:1-2. La consacrazione a Dio.

Rom.12:1-2. La consacrazione a Dio. La consacrazione a Dio è la risposta alla misericordia di Dio, o la motivazione per la misericordia di Dio!  “Dunque” (oun) indica una conclusione logica, ragionevole di tutto ciò che Paolo ha detto finora, raggruppa tutto il grande argomento dottrinale dei capitoli 1-11 dove si parla delle benedizioni ricevute per mezzo di Gesù Cristo e in modo particolare i capitoli 9-11, dove si parla della grazia salvifica di Dio in Cristo. Paolo ha appena sintetizzato la misericordia universale di Dio in Romani 11:30-32 e ha lodato Dio per questo in Romani 11:33-36.  Il “dunque” introduce l'appello di Paolo alla consacrazione che è la conseguenza logica della salvezza per la misericordia di Dio. Paolo esorta i cristiani (fratelli) a rispondere alla misericordia di Dio con la consacrazione. “Esorta” (parakalō) significa implorare, è un appello ai credenti a dedicarsi completamente a Dio nel nome della misericordia di Dio. “Esorta” esprime...