Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga. Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace.
Giacomo 3:6-8: L’avvertimento contro il potere distruttivo della lingua. Nel 1899 quattro giornalisti di Denver in Colorado (USA) s’incontrarono casualmente una sera alla stazione ferroviaria di Denver. I loro nomi erano Al Stevens, Jack Tournay, John Lewis, Wilshire Hal, essi rappresentavano quattro giornali di Denver: il Post, il Times, il Republican e il Rocky Mountain News. Ognuno era stato inviato dal suo giornale per trovare un fatto di cronaca, o una storia interessante da raccontare. I giornalisti erano in stazione, sperando di trovare una celebrità in visita in città, ma nessuno è arrivato quella sera, così i giornalisti cominciarono a commiserarsi….. Non c’era nessuna notizia buona o cattiva da dare, tutti e quattro dovevano ritornare a mani vuote alle loro scrivanie. Stevens propose agli altri tre d’inventarsi una storia e questi si misero a ridere. Poi qualcuno suggerì di andare a farsi una birra all'Hotel Oxford e così hanno fatto. Per farla breve tra u...