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Visualizzazione dei post da gennaio, 2013

Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù

 Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga.  Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace. 
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Salvatore

La Parola incarnata

Giovanni 1:14-18: La Parola incarnata. Una notte d'inverno rigido un agricoltore sentì un suono martellante contro la porta della cucina. Andò alla finestra a guardare e vide dei passeri infreddoliti che cercavano di entrare in casa  perché attratti dal calore interno. L'agricoltore si è coperto uscì e cercò di togliere la neve fresca per aprire la stalla per fare entrare quegli uccelli in difficoltà. Accese le luci, gettò un po’ di fieno in un angolo, e disseminò una scia di cracker sbriciolati verso il fienile per farli entrare, ma i passeri nascosti nel buio avevano paura di lui. Ha tentato varie tattiche: spingerli da dietro verso la stalla, gettando le briciole in aria verso di loro, ritirandosi a casa sua per vedere se andavano nella stalla da soli. Niente ha funzionato, gli uccelli erano terrorizzati e non riuscivano a capire che l’agricoltore stava cercando di aiutarli. Si ritirò a casa sua a guardare i passeri attraverso una finestra e mentre guardava quei passeri...

Gesù risorto appare sulla via per Emmaus

Luca 24:13-35:Gesù risorto appare sulla via per Emmaus. Era l’anno 1534, in Scozia sotto il regno di Enrico VIII furono uccisi per la verità del Vangelo David Stratton e Norman Gourlay. Quando arrivarono al punto fatale, entrambi si misero in ginocchio e pregarono per un po’ con grande fervore. Poi si alzarono, Stratton, rivolgendosi agli spettatori, li esortò a mettere da parte le loro idee superstiziose e idolatriche, e a impiegare il loro tempo nel cercare la vera luce del Vangelo. Avrebbe detto di più, ma gli è stato impedito dai funzionari che erano vicini a loro. La loro condanna è stata poi eseguita. È vero che loro morirono, ma questi uomini erano convinti della salvezza della loro anima e della loro futura resurrezione per vivere per l’eternità con Dio con un corpo glorificato, per i meriti del loro Redentore Gesù Cristo che morì e risuscitò per la loro salvezza! Riguardo la resurrezione di Gesù Gérard Rossè:  “Nessuna delle narrazioni evangeliche finisce con la morte ...

Il richiamo alla consacrazione

Romani 12:11: Il richiamo alla consacrazione. Edith Stein era una suora cattolica di origine ebraiche, morì in una camera a gas in un lager nazista. Ha scritto diversi libri, in uno dei suoi libri è scritta una lettera  indirizzata ad una carmelitana; in questa lettera  scritta questa preghiera di  consacrazione: “Signore, dammi tutto ciò che conduce a Te. (i mezzi) Signore, prendi tutto che mi distoglie da Te. (gli ostacoli) Signore, strappa me da me stessa e dammi tutta a Te”. (abnegazione di sé). Questa preghiera ci fa riflettere riguardo la consacrazione alla quale tutti i cristiani sono chiamati. Paolo ci richiama alla consacrazione in tre modi diversi.

Luca 2:8-20: Dio rivela la Sua gloria ai pastori

Luca 2:8-20: Dio rivela la Sua gloria ai pastori Nel mondo antico, se qualcuno avesse chiesto se ci fosse una persona più importante di Cesare, l'imperatore e sovrano del vasto impero romano, la risposta sarebbe stata sicuramente: “No!”. Eppure, benché Gesù nacque  in un villaggio rurale della Giudea, in un posto così umile, quel Gesù che ha diviso la storia, certamente era più importante di Cesare! Le circostanze della nascita di Gesù sono così umili che sono difficili d’apprezzare, infatti, le figure regali nascono con una grande cerimonia e celebrazione, nei grandi palazzi, ma non quella di Gesù.

Dio ha progetti

Isaia 55:8-11:  Dio ha progetti. Qualche anno fa, non appena un satellite della Russia entrò nello spazio, una rivista di Mosca, scrisse: “ La creazione, da un punto di vista comunista, è finalmente sotto nuova gestione”. Questa frase ci fa  sorridere, ma a volte anche i credenti vivono come se Dio non governasse veramente l’universo e quindi nella propria vita, con tutte le implicazioni negative che questo comporta. La Bibbia più volte afferma che Dio governa l’universo secondo i suoi progetti eterni (Salmi 33:10-11; Isaia 37:26; Efesini 3:11; 2 Timoteo 1:9; Tito 1:2), progetti che molte volte non capiamo, non accettiamo e ci permettiamo di criticare! Quando le cose ci vanno bene, quando abbiamo un buon e bel lavoro, una buona salute, una bella chiesa, una moglie o un marito meraviglioso, figli esemplari e così via, il problema non sussiste, il problema c’è quando nei progetti di Dio e nelle sue azioni verso di noi, noi soffriamo sia fisicamente, o emotivamente, o spiritua...

Lo Spirito Santo e la preghiera

Romani 8:26-27: Lo Spirito Santo e la preghiera. Durante la seconda guerra mondiale, un contingente di truppe americane in Normandia, che tenevano prigionieri alcuni soldati tedeschi, erano molto stanchi e sentivano di non resistere ancora a lungo, ma ricevettero un messaggio di conforto: altri soldati americani erano vicini a loro. Che grande consolazione sapere che nel nostro pellegrinaggio, nella lotta spirituale, abbiamo un grande aiuto! In questi versetti vediamo l’Entità dell’aiuto, l’Essenzialità dell’aiuto e l’Efficacia dell’aiuto.

Dio è immutabile

Dio è immutabile. In termini di spazio, di tempo, di cultura, di epoca storica, il mondo biblico è lontano e molto diverso dal nostro, ma l’Iddio che si è rivelato nella Bibbia è lo stesso, oggi è lo stesso, non è cambiato! Il motivo per cui Dio non può cambiare è perché è il Signore! Malachia 3:6:   "Poiché io, il SIGNORE, non cambio; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete ancora consumati". “Signore” (Yahweh) è il nome con cui si è presentato a Mosè in Esodo 3:14-15 . “Signore” (Yahweh) vuol dire “Colui che è”! (Viene dalla parola Io Sono del v.14-hā∙yā). Implica diversi significati importanti come auto-esistente, essere una realtà attiva e presente, che subentra in scena, infatti, si è presentato a Mosè per intervenire nella vita del Suo popolo per liberarli dalla schiavitù in Egitto. Ma implica anche la Sua immutabilità.  Questo nome è una dichiarazione dell’esistenza autonoma, indipendente di Dio e della Sua eterna immutabilità, serve a ricordare agli uomini che...

Dio è santo

Dio è santo Un teologo, qualche anno fa una volta disse in classe: “Questa è l'essenza della religione americana mi piace peccare e Dio ama perdonare, e il mondo è ben messo insieme”.  Oggi purtroppo, viene messa in evidenza così tanto l’amore di Dio, da dimenticare gli altri attributi, come questo della santità che invece la Bibbia lo mette in evidenza!  I risultati di questo oscuramento sono evidenti nella chiesa, non c’è santificazione secondo come la vuole Dio.  Infatti considerare in maniera superficiale la santità di Dio, conduce a considerare superficialmente il peccato e la necessità dell’espiazione dei peccati, quindi del sacrificio di Cristo sulla croce.  Dio nella Sua essenza da sempre e per sempre è immutabilmente Santo!  Tom Shenton riguardo la santità di Dio scrive: “Dio non ha mai ricevuto né acquisito la sua perfetta santità da nessuna fonte al di fuori di se stesso. Poiché egli è eternamente e immutabilmente santo, perfettamente in armonia con i...

Dio è saggio

Alle 9,15 minuti del 21 ottobre 1966, appena gli allievi si erano accomodati in classe per la prima lezione, la discarica di una miniera di carbone del Galles del Sud si è rovesciata sulla tranquilla comunità di Aberfan, una località mineraria della regione. La melma nera è scivolata sul fianco della collina confluendo nei locali della scuola, intrappolati nella scuola morirono cinque insegnanti e centonove alunni. Un prete intervistato dalla BBC al momento della sciagura rispondendo all’inevitabile domanda su Dio disse: "Ebbene,..suppongo occorra ammettere che questa sia una di quelle occasioni in cui l’Onnipotente ha commesso un errore". Un cristiano autentico rimane sorpreso davanti una simile dichiarazione, ma a volte davanti certe circostanze alcuni credenti pensano che forse Dio si sia sbagliato! Dio non sbaglia mai perché Dio è un Dio saggio! Dio è unico in saggezza! Romani 16:27 . La saggezza è uno degli attributi di Dio e i teologi l’hanno classificata tra gli attr...

Gesù è Dio

Giovanni 1:1-5 Gesù è Dio. Una giovane ragazza di nome Linda, nata e cresciuta in una famiglia cristiana era rimasta indietro con la scuola e così è stata aiutata dalla moglie del pastore per recuperare. Un giorno Linda ha visto su un libro una foto che rappresentava Gesù e disse alla moglie del pastore: “ Come faccio a capire la differenza tra Gesù e Dio? Entrambi sono uguali per me” Linda aveva capito giustamente che Gesù è Dio! A differenza degli altri Vangeli che cominciano la loro storia riguardo a Gesù sia col ministero di Giovanni Battista (Marco) o con i racconti sulla nascita di Gesù (Matteo e Luca), il Vangelo di Giovanni invece inizia nel dire che Gesù era più di un semplice uomo e quindi non perde tempo nel presentare chi è Gesù. I versetti introduttivi del capitolo 1 sono stati scritti da Giovanni per sottolineare che l’intero suo libro è da leggere alla luce di questi versetti e cioè che  i gesti e le parole di Gesù sono le azioni e le parole di Dio!

Il ministero di Gesù.

Marco 1:14-15. Il ministero di Gesù. William Taylor della Chiesa Metodista è stato un eroico cristiano che andò in California durante la corsa all'oro del 1849 e si stabilì a San Francisco. Venne a sapere che non c'era nessuna chiesa dove poter predicare e non molte persone che lo volevano ascoltare. Quindi, la Domenica mattina, rotolava una botte di legno fino a un angolo di strada, salirci sopra e gridare: “Che c'è di nuovo?” Allora, le persone di passaggio e i locali, si fermavano vicino a lui e ascoltavano il predicatore che diceva: “Grazie a Dio, miei fratelli, ho una buona notizia per voi questa mattina!” Così Lui cominciava a predicare. Questo uomo seguì l’esempio di Gesù il predicatore per eccellenza. Marco non ci racconta cosa fece Gesù tra il periodo della tentazione e il ministero in Galilea. Dopo il battesimo, che ha segnato l’avvio formale del ministero di Gesù e la tentazione superata con successo, ora vediamo che Gesù ritorna in Galilea. In questi versett...

La vittoria di Gesù sulla tentazione.

Marco 1:12-13 La vittoria di Gesù sulla tentazione. Edward Schweizer disse: “La via di Gesù porta fin dall’inizio non allo splendore celeste, ma al deserto dove c’è Satana”. Come il racconto del battesimo è una dichiarazione teologica su Gesù, lo è anche la storia della tentazione, infatti ci fornisce informazioni vitali su Gesù che ci permetteranno di comprendere meglio le narrazioni che seguono in questo Vangelo, ci fanno capire la dimensione soprannaturale della missione di Gesù e il conflitto a venire, non tanto con le persone, ma con le forze delle tenebre, contro Satana e il suo esercito. In questo conflitto sovrannaturale contro il potere demoniaco, Gesù è vittorioso!! A differenza di Matteo e di Luca, Marco non racconta il contenuto delle tentazioni vissute da Gesù, ma si concentra sul confronto tra Gesù e Satana e riporta ciò che non riportano gli altri due evangelisti, il fatto cioè che Gesù stava tra le bestie selvatiche.

Il battesimo di Gesù: la Trinità in azione

Marco 1:9-11 Il battesimo di Gesù: la Trinità in azione. Insieme alla tentazione, il battesimo ha una funzione importante per tutto il Vangelo. Se il Vangelo di Giovanni inizia con la preesistenza di Gesù (la Parola di Dio) e i Vangeli di Matteo e Luca, con le circostanze della Sua nascita, Marco comincia la storia di Gesù con il Suo battesimo come l'evento inaugurale del ministero salvifico di Gesù. Il battesimo è certamente l’evento inaugurale del ministero pubblico di Gesù. Noi nel battesimo di Gesù vediamo la Trinità in azione, vediamo tutti e tre i membri della Trinità insieme: Dio-Padre, Dio- Figlio e Dio Spirito Santo. La dottrina della Trinità significa che Dio è tre persone e ancora uno nell'essenza. Dio è uno, ma in tre persone contemporaneamente. In questo passo, tutti e tre le persone della Trinità sono presenti e attivi. Dio Padre parla, Dio-uomo il Figlio è battezzato, Dio lo Spirito Santo scende su Gesù. Questa della Trinità è uno dei misteri di Dio incompren...

Il ministero potente

Marco 1:4-8 Il ministero potente. Il predicatore scozzese John Knox (1514-1572),considerato uno dei predicatori più potenti del suo tempo,  cominciò a predicare dal pulpito all'età di 40 anni e i biografi concludono che gran parte del fuoco e l'energia della sua predicazione era dovuto al fatto che la fiamma era stata così a lungo repressa nel suo petto.  Al di là che questa interpretazione dei biografi possa essere giusta o meno, rimane il fatto che questo uomo di Dio era un predicatore formidabile questo perché era infuocato per Dio.  Qualche anno più tardi un altro predicatore efficace Charles H. Spurgeon (1834-1892) riguardo l’efficacia del conquistare le anime per Cristo disse: “ Se si chiedesse a me quale sia la qualità più indispensabile che assicuri a un ministro cristiano il successo nel conquistare anime a Cristo, io risponderei: ‘ il fervore’. E se me lo si chiedesse per una seconda o una terza volta, non cambierei risposta, perché l’osservazione person...

La buona notizia di Dio!

Marco 1:1-3 La Buona notizia di Dio! Martin Luther King pastore Battista nel 1957 fonda la “Southern Christian Leadership Conference” (Sclc), un movimento che si batteva per i diritti di tutte le minoranze e che si fondava su ferrei precetti legati alla non-violenza suggerendo la nozione di resistenza passiva. Il culmine del movimento si ha il 28 agosto 1963 durante la marcia su Washington quando King pronunciò il suo discorso più famoso “I have a dream....” (Ho un sogno). Il suo discorso elettrizzò la nazione e la marcia su Washington si è rivelata un punto di svolta per i diritti degli uomini. Questi versetti del Vangelo di Marco in qualche modo parlano di un “sogno” (promessa o profezia) realizzato: la promessa che Dio avrebbe agito di nuovo nella storia per salvare il Suo popolo.

Il grande dimenticato!

Matteo 1:24-25. Il grande dimenticato. Una volta qualcuno chiese al famoso direttore d'orchestra della Filarmonica di New York, Leonard Bernstein, quale fosse lo strumento più difficile da suonare. La sua risposta fu: “il secondo violino”. Giuseppe come secondo violino, ha svolto un ruolo essenziale nella nascita di Gesù e “ha suonato molto bene”. Giuseppe è spesso descritto come l'uomo dimenticato del Natale, eppure è una figura importante perché ha sostenuto e protetto, Maria e Gesù, in tempi difficili (cfr. Matteo 2:13-23). Oggi vogliamo mettere i riflettori su Giuseppe e imparare dal suo comportamento. Rispetto al Vangelo di Luca, nel racconto dell'infanzia di Gesù, che evidenzia il ruolo di Maria (cfr. Luca 1:26-56; Luca 2:19; Luca 2:34-35), Matteo dedica particolare attenzione a Giuseppe. Che cosa impariamo dal comportamento di Giuseppe? Giuseppe era un uomo giusto, quindi obbediente al Signore. 

La rivelazione dell'angelo del Signore a Giuseppe

Matteo 1:20-23. La rivelazione dell’angelo a Giuseppe. Natale, dovrebbe essere un giorno di gioia, di pace e di riflessione, ma in realtà è un giorno deprimente per la maggior parte delle persone. Un articolo scritto da un direttore del Dipartimento di Igiene Mentale, della California diceva così: "Il tempo di Natale è caratterizzato da un maggiore stress emotivo e ci sono più atti di violenza in questo periodo che in qualsiasi altro periodo dell'anno". Per alcuni il Natale, è una scusa per ubriacarsi e mangiare tanto, o per festeggiare, o per non lavorare, o per non andare a scuola, o per spendere soldi, o per fare regali, ecc. , ma per la chiesa, per un vero credente, il Natale, benché non sia la vera data della nascita di Gesù, deve essere occasione per ringraziare Dio per il dono del Figlio all’umanità, per ricordare, per meditare e per esaltare Gesù Cristo in mezzo a un mondo che non è in sintonia con il Suo nome. Noi in questi versetti vediamo la rivelazione del...

Il concepimento miracoloso di Gesù!

Matteo 1:18-19. Il concepimento miracoloso di Gesù. Ci risiamo, come ogni anno, nel mese di Dicembre c’è una corsa per comprare i regali di Natale, ma a Natale molti dimenticano che Gesù è il regalo di Dio per la salvezza dei peccatori. Nel 1952 alunni di una scuola pubblica di New York sono stati invitati dal loro insegnante a menzionare cose associate al Natale. I bambini risposero spontaneamente: "Babbo Natale", "Renna", "Alberi di Natale", poi una bambina un po’ pensierosa disse: "Il compleanno di Gesù". "Oh, no", rispose in fretta il maestro, "non è quello il significato". Molti di coloro, che festeggiano il Natale oggi, le cose non sono cambiate, il Natale è tutto tranne che ricordare la nascita di Gesù, cene.  Matteo racconta la storia della nascita di Gesù dal punto di vista di Giuseppe, piuttosto che da quello di Maria, come fa Luca. Matteo 1:18-25, parla del concepimento miracoloso di Gesù in Maria da parte del...

La Genealogia di Gesù.

Matteo 1:1-17. La genealogia di Gesù da parte di Matteo.  Il Vangelo secondo Matteo si apre con l'albero genealogico di Gesù, questo potrebbe sembrare strano a un lettore moderno e potrebbe essere scoraggiante presentare fin dall'inizio una lunga lista di nomi! Per un Giudeo questa era la cosa più naturale e interessante, e il modo più importante per iniziare.  Le genealogie avevano una certa importanza per i Giudei. Ci sono genealogie sin dall’inizio della Bibbia (Genesi 5;10; Genesi 11:10-32; Genesi 35:2-26; Genesi 36; Genesi 46:8-27; Esodo 6:14-25; Numeri 1:2,18; 1 Cronache capp.1-9, ecc.). Studi recenti indicano che, lo scopo delle genealogie antiche Semitiche, era di preservare la stirpe pura, ma potevano servire contemporaneamente ad altri scopi, come per mostrare l'identità e il dovere, per dimostrare credenziali  per autorità e per proprietà, per organizzare la storia,ecc. Un esempio dell’importanza delle genealogie nella società Israelita, la troviamo in Esdr...