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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Matteo 6:10: Venga il Regno di Dio.

Matteo 6:10: Venga il Regno di Dio.
Qualcuno ha detto: “L'unico regno che prevarrà in questo mondo è il regno che non è di questo mondo”.

Questo ovviamente si riferisce al regno di Dio!
Il regno di Dio sopravvive alla dissoluzione di tutti i regni e di questo mondo.

Così, la cosa più importante da dire sul regno di Dio è che è il regno di Dio. 

Il regno di Dio è esaltato al di sopra dei regni degli uomini e del regno spirituale ed è infinitamente superiore a loro.

Secondo la testimonianza dei primi tre Vangeli, la proclamazione del regno di Dio era il messaggio centrale di Gesù (Matteo 4:23).

Questo è il secondo soggetto di preghiera del Padre nostro. 

La preghiera “venga il tuo regno” ha due significati.


Il primo significato è:
I IL REGNO DI DIO NEL PRESENTE.
Iniziamo a considerare che:
A) Il regno di Dio è nella persona di Gesù.
Il regno di Dio secondo Gesù è un mistero (Marco 4:11) che non può essere decifrato e calcolato, ne parla con analogie o parabole (Marco 4:26-30). 

Ai tempi di Gesù come attualmente, il Regno di Dio è nascosto (Marco 4:26-32), ma anche nel suo nascondimento la gente deve prendere la decisione di riceverlo, o di rifiutarlo!

Entreranno nel regno di Dio chi è nato di nuovo, ovviamente spiritualmente parlando (Giovanni 3:3,5), coloro che assomigliano ai bambini (Marco 10:14-15) e difficilmente i ricchi vi entreranno (Marco 10:23-25).

Nell’insegnamento riguardo il regno di Dio e nella missione di Gesù vediamo che è un adempimento dei profeti dell’Antico Testamento.

Per esempio in Marco 1:15 leggiamo: ”’Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete al vangelo’”.

Prima di tutto consideriamo:
(1) Il tempo è compiuto.
“Il tempo è compiuto” indica un momento decisivo nella storia, una svolta storica, un evento epocale, un tempo stabilito giusto, un particolare punto significativo nel tempo, piuttosto che un tempo progressivo, cronologico (chronos come Atti 7:23 per esempio). 

Infatti, “tempo” (Kairos ) indica il momento critico, oppure opportuno, il momento determinante per l’azione divina, il momento decisivo che è arrivato. 

Si riferisce a un particolare periodo di tempo con il suo inizio segnato da un evento estremamente importante.

Con la venuta di Gesù, Dio stava facendo qualcosa di speciale, di unico e quindi un tempo distinto da ogni altro tempo.

Il verbo “è compiuto” (peplērōtai, perfetto passivo indicativo) ha il valore di compimento con un’importanza durevole nel tempo (perfetto); indica anche che questo non è solo un annuncio, ma anche che Dio è al lavoro per portarlo a compimento!

Dio ha portato il tempo della profezia (cfr. Marco 1:2-3) a termine e ha inaugurato la fase finale della storia. 

Il compimento della speranza profetica nel tempo messianico di liberazione, di salvezza, ma non significa che si è concluso, è iniziato ed è una svolta storica, si riferisce alla storia della redenzione nella Sua persona (Gesù). 

È l’inizio della salvezza nella pienezza del tempo di cui Gesù è il predicatore (Isaia 52:7-10; 61:1, Luca 4:17-21), ma anche il messaggio perché il Vangelo si riferisce a se stesso come anche il regno è in Lui stesso!

“È compiuto” sottolinea non tanto la fine del periodo precedente, dell’Antico Patto, anche se è implicito, ma l’inizio del Nuovo Patto in Gesù Cristo. 
La voce passiva del verbo (passivo divino) indica che Dio è l’autore, Colui che porta a compimento, e quindi che controlla la storia. (cfr. Galati 4:4; Efesini 1:10).

Dunque riepilogando, “il tempo è compiuto”:
(a) Indica il tempo stabilito da Dio che aveva annunciato per mezzo dei profeti che è arrivato, il tempo fissato per il compimento delle Sue promesse. 

L’era della salvezza che comincia, è quella già promessa dai profeti dell’Antico Testamento. 

Il periodo di preparazione, quello che riguarda l'antico Israele e Giovanni Battista si è realizzato (cfr. Marco 1:2-8).

Tutti i secoli di preparazione e le profezie che riguardano il Messia sono compiute, soddisfatte in Gesù.

L’istante in cui appare Gesù, è stato previsto e stabilito da Dio e ora viene attuato con validità perenne!! (Ebrei 7:22-26; Ebrei 8:6-13; Ebrei 9:1-27; Ebrei 10:1-18). 

Quel regno di Dio che si è manifestato nella storia d'Israele, nell'esodo dall'Egitto e con il dono della Sua legge sul monte Sinai, ma si manifesterà sommamente con l'avvento del Messia, questa era l’aspettazione sotto l’Antico Patto.

“Il tempo è compiuto” indica:
(b) Un avvenimento che segna una svolta decisiva per la salvezza.
È giunta a maturazione il momento decisivo e propizio per la storia umana, è il momento di importanza fondamentale nel piano di Dio per la salvezza dei peccatori, Gesù è la svolta decisiva per la salvezza degli uomini. 
Questo è un momento carico di significato salvifico ed eterno.

Vediamo il significato:
(2) Il regno di Dio è vicino.
Al tempo di Gesù, gli ebrei credevano in due epoche completamente diverse: l'età attuale della peccaminosità governata da Satana e l'età a venire, quando Dio avrebbe distrutto il male una volta per tutte. 

In Gesù, l’età futura del Regno di Dio ha già invaso questa età presente.
Il Regno è presente ora in Gesù (Luca 11:20) e garantito dallo Spirito Santo (2 Corinzi 1:22), ma in futuro sarà completamente realizzato quando Cristo ritornerà e scaccerà definitivamente il male!! (cfr. Apocalisse 20:9-15; 21:8; 22:15).

“Vicino” (ēngiken, perfetto attivo indicativo) è usato nella LXX, la traduzione greca dell’Antico Testamento (Isaia 46:13; 51:5; 56:1), per esprimere la vicinanza dell'azione salvifica di Dio. 

Ma come detto sopra, “vicino” si riferisce anche a una vicinanza spaziale (Matteo 12:28; Luca 11:20; 17:21; Cfr. Luca 4:21; Marco 10:14-15; Marco 12:34), in questo senso si riferisce a Gesù, quindi in Gesù di Nazaret il regno di Dio si manifesta, è presente.

Il Regno di Dio è nella persona di Gesù e nel Suo ministero (Matteo 12:28; Luca 11:20; 17:21). 
Nelle azioni di Gesù, il regno di Dio ha invaso questo mondo, è presente fra gli uomini. 
Benché la venuta del regno è futura, Dio lo manifesta nella persona e ministero di Suo Figlio nel presente. 

Il Figlio è già presente tra il popolo del Patto e attraverso di Lui l'atto sovrano di Dio nel redimere il Suo popolo è iniziato. 

Il Regno è venuto con Gesù, con la Sua predicazione, con i Suoi miracoli, con la Sua morte e risurrezione, e verrà alla fine dei tempi, quando Lui ritornerà. 

Il Suo ministero dimostrerà e ha dimostrato in che modo Dio è sovrano. 

Quindi in Marco 1:15 il regno di Dio si è avvicinato spazialmente (nella persona di Gesù; cfr. Luca 11:20) e temporalmente (in quanto inaugura gli eventi della fine), come confermato dal fatto che il tempo è compiuto. 

Il regno di Dio è effettivamente venuto nella storia, anche se stiamo ancora in attesa della Sua completa realizzazione. 
Ma l’enfasi comunque è sul fatto che Dio regna attivamente!!!

Dio domina sopra i peccati, sulle malattie e sopra i poteri ostili!! (cfr. Matteo 11:2-6; 12:25-28; Luca 4:16-21).

Allora:
B) Il regno di Dio si riferisce all’autorità di Dio.
“Il regno di Dio” indica il dominio, la signoria regale di Dio.   

“Regno” (Basileia) significa, in primo luogo l'autorità di governare come un re e in secondo luogo il regno su cui si esercita tale autorità. 

Quindi come il significato predominante nell’Antico Testamento, il regno è una forza dinamica di Dio che interviene con potenza negli affari umani per raggiungere i Suoi scopi (Isaia 40:10; 46:10). 

In altre parole possiamo affermare che il regno di Dio è l'esercizio dinamico della Sua sovranità sulla terra e tra gli uomini.
Come creatore del mondo, Dio è esaltato al di sopra di tutte le Sue creature, quindi:
(1) Dio regna su tutta la creazione (2 Re 19:15; 1 Cronache 29:11-12; Salmi 93:1-2; Salmi 99:1-2; Salmi 103:19; Salmi 145:11; Geremia 10:7; Malachia 1:14; ecc.). 

(2) Dio è Re di Israele (Esodo 15:18; 1 Samuele 12:12; Salmi 5:2; Isaia 41:21; Isaia 43:15). 

(3) Dio è Re della chiesa (Matteo 6:33; Matteo 22:37-38; Marco 8:34-35; Luca 6:46; ecc.).

Uno studioso J. Norval Geldenhuys disse: “Ogni autorità definitiva è fondata su Dio. Come creatore e sostenitore dell’universo Egli ha potere assoluto su tutti gli esseri creati e un’autorità che abbraccia ogni cosa nel cielo e sulla terra. Questa autorità finale e suprema gli conferisce la prerogativa illimitata di comandare ed esigere obbedienza, di possedere in maniera incondizionata e di governare assolutamente tutte le cose in ogni momento in tutti i luoghi dell’universo”.
  
Per autorità allora si intende il potere assoluto che ha Dio su tutta la creazione nel fare ciò che vuole, nel governare su tutte le cose e nell’esigere obbedienza dalle Sue creature. 

Se c’è un essere superiore che ci ha creato, ha tutto il diritto di determinare cosa credere e come vivere. 

Dio è fonte di autorità, l’universo intero è sottomesso a Dio, il Creatore è Re in eterno (Deuteronomio 10:14; Esodo 19:5; Salmo 10:16; 24:1-2; Isaia 45:9-11; 1 Timoteo 1:17).

Dio ha il controllo di tutto ciò che è nei cieli e sulla terra (Isaia 40:1-41:20; cfr. anche 43:8-13).

Il controllo implica autorità perché la creazione e il governo del Signore lo stabiliscono come il proprietario di tutte le cose.

Ora in questa preghiera, il riferimento al regno di Dio è a una società sulla terra dove Dio regna nel cuore delle persone che fanno la Sua volontà di Dio in Cristo. 

Questa è una preghiera affinché possiamo amare ciò che Dio comanda e chiedergli di regolare la nostra vita in relazione alla Sua volontà, di obbedirgli con tutto il nostro cuore. 

“Venga il tuo regno” è una supplica che chiede a Dio di estendere il suo potere reale su ogni parte della nostra vita e in quella degli altri: emozioni, desideri, pensieri e volontà. 

Come accennato prima:
C) Il regno di Dio si riferisce alla salvezza di Dio.
Il regno di Dio è l’autorità, l’iniziativa e l’azione di Dio, che entra nella storia dell’uomo per attuare la Sua storia di redenzione. 

Dio viene ed entra nella storia per salvare l’uomo. 
Far parte del Regno di Dio significa essere salvati (Matteo 25:34; Marco 10:14-15,25-26; Giovanni 3:3,5).

Si riferisce anche al desiderio di chi prega che il regno di Dio, iniziato con il ministero di Gesù sulla terra nei cuori delle persone (Luca 17:21), con la conversione e il pentimento (Matteo 18:1-4; Marco 1:14-15), cresca oggi in tutto il mondo, che sempre più persone entrino nel regno di Dio, attraverso la testimonianza dei Suoi servi. 

Quindi la preghiera è di natura missionaria, che ci siano nuovi convertiti, nuovi cittadini del regno. 

Pregare “venga il tuo regno” è pregare per la salvezza delle persone, pregare che Dio intervenga sulla terra per liberarla sempre di più dal dominio di Satana e del peccato (Cfr. Atti 26:18). 

È una preghiera affinché gli uomini si sottomettano al regno di Dio qui e adesso, pertanto, è una preghiera affinché noi, servitori di Dio, saremo fedelmente obbedienti e attivi nel vivere secondo i principi del regno di Dio e lo diffonderemo attraverso le nostre azioni e le nostre parole.

D) Il regno di Dio richiede una tua scelta decisiva.
Gesù in Marco 1:15 esorta: "…Ravvedetevi e credete al vangelo".

Vi sono molti che a volte pensano al cristianesimo, ma che non fanno mai un passo oltre il solo pensare; forse quando si trovano nei guai, o se muore qualcuno a loro caro, o forse quando hanno incontrato qualche vero credente, o letto un libro cristiano, allora ci pensano un po’, ma finisce lì. 

Molti, non si separano dal servire il peccato e il mondo peccaminoso, non prendono la croce per seguire Cristo, ma, ricordate, non è sufficiente solo pensare a Dio e alla salvezza, bisogna fare qualcosa a riguardo, altrimenti non si può essere salvati ( J.C. Ryle ).

La predicazione di Gesù richiede una risposta da parte di chi l’ascolta: il ravvedimento e la fede nel Vangelo. 

Vediamo l’urgenza, entrambi i verbi nel greco: “ravvedetevi” e “credete” sono imperativi presenti, questo indica non atti momentanei, discontinui, ma una condizione costante, sempre.

Vediamo prima il significato del:
(1) Ravvedimento.
Il “ravvedimento” (metanoite) indica un cambio di mente che dà luogo a un cambiamento di stile di vita (Luca 3:8; 24:47; Atti 5:31; 11:18; 26:20; Romani 2:4; 2 Corinzi 7:9; 2 Timoteo 2:25; Ebrei 6:6; 12:17; 2 Pietro 3:9).

Indica un radicale cambiamento del cuore e della vita, un’inversione completa di comportamento. 

Il ravvedimento dunque, non è altro che il volgersi al regno di Dio in modo totale, radicale e costante; è voltare le spalle a una vita sbagliata per ritrovare quella giusta, la via di Dio, il ritornare a Dio, il Re dal quale l’uomo si era ribellato e allontanato.

Vediamo ora il significato di:
(2) Credere.
“Credete” (pisteuete) significa avere fede in, essere convinto, affidarsi, avere fiducia, implica un’accettazione intellettuale riconoscendo che il vangelo, cioè Gesù è vero (Cfr. Giacomo 2:19).

La fede nel vangelo è l’incrollabile fiducia nella potenza redentrice di Dio, che la salvezza è sicura perché si riferisce al messaggio, alla persona e all’opera di Gesù! (1 Timoteo 1:15; Ebrei 7:22-28; ecc.).

Ma “credete” è anche una risposta di accettazione e impegno verso Gesù.

La fede è un’espressione centrale per descrivere la relazione dell’uomo con Dio. 
La fede non implica alcuna incertezza, opinioni soggettive, o supposizioni. 

La fede è la convinzione che Dio si è rivelato nella Sua Parola e si riceve senza “ma” e “se”.
Senza fede non si può piacere a Dio (Ebrei 11:6) e senza fede in Cristo, nel vangelo, non c’è salvezza (Giovanni 3:16, 36; Atti 16:31).

Ma è anche un riferimento al regno finale e definitivo di Dio che riguarda il futuro, quindi il secondo significato riguarda:
II IL REGNO DI DIO NEL FUTURO, ALLA FINE DEI TEMPI.
Ai tempi di Gesù come attualmente, il regno di Dio, in un certo senso, è nascosto (Marco 4:26-32), ma si attendono le manifestazioni future, un regno temporale. 

Quindi:
A) La Bibbia parla anche di un regno di Dio futuro.
Il regno di Dio deve ancora venire e verrà, (Matteo 7:21-22; 8:11; 20:21; 25:34; 26:29; Marco 9:47; 13:1-37; 14:25; Luca 22:14-18; cfr. Atti 14:22; 1 Corinzi 6:9; 15:50; Galati 5:21; Efesini 5: 5; 1 Tessalonicesi 2:12; 2 Tessalonicesi 1:5; 2 Timoteo 4:18; Giacomo 5:8; 1 Pietro 4:7; Apocalisse 11:15-17; 12:10; 19:1-6), non sarà più nascosto (Isaia 45:22-23; Zaccaria 14:9), e si realizzerà completamente alla fine dell’età presente (Matteo 28:20; cfr. 1 Corinzi 16:22; Apocalisse 11:17; 22:20), al ritorno di Gesù Cristo, quando ci sarà il Suo giudizio (Matteo 7: 21-23, 25:31-46; cfr. Luca 21:31).

B) Dio stabilirà un nuovo cielo e una nuova terra.
In 2 Pietro 3:11-13 è scritto: “ Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere voi, per santità di condotta e per pietà, mentre attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio, in cui i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si scioglieranno!  Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia”.

Apocalisse 21:1-8 dice: “ Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, poiché il primo cielo e la prima terra erano scomparsi, e il mare non c'era più. E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scender giù dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii una gran voce dal trono, che diceva: ‘Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio.  Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate’.  E colui che siede sul trono disse: ‘Ecco, io faccio nuove tutte le cose’. Poi mi disse: ‘Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veritiere’, e aggiunse: ’Ogni cosa è compiuta. Io sono l'alfa e l'omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell'acqua della vita.  Chi vince erediterà queste cose, io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio. Ma per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda’”. 

Pregare “venga il tuo regno” allora è una richiesta affinché Dio stabilisca il Suo regno completamente e definitivamente, quando un giorno tutto il male sarà distrutto, tutta la sofferenza, l'ingiustizia, il peccato, la povertà e la morte non ci saranno più, quindi significa avere la vita eterna (Daniele 12:2; Matteo 19:16-30).

La venuta del Regno di Dio significherà la distruzione finale e totale del diavolo e dei suoi angeli (Matteo 25:41, 1 Corinzi 15:24-25, Apocalisse 11:15; 20:7-15; 21:8; 22:15); la formazione di una società redenta non mescolata con il male (Matteo 13:36-43), la perfetta comunione con Dio solo per i credenti che vedranno la Sua faccia e godranno della Sua presenza (Apocalisse 22:4), per coloro che rispondono a Gesù e accettano la sua parola, che si ravvedono (Luca 13:28-29; Matteo 3:8-12; 8:11-12; 13:38). 

Pregare che “venga il tuo regno” è anelare a tutto ciò! 
Ed è quello che ricerca un vero cristiano!

CONCLUSIONE.
Martyn Lloyd Jones scriveva: “In noi cristiani deve esserci il grande desiderio che il regno di Dio e di Cristo possa conquistare i cuori delle persone. Prima di tutto i nostri cuori, perché è solo nella misura in cui noi adoriamo Dio, gli affidiamo la nostra vita e ci lasciamo guidare da Lui, che Egli regna su di noi. Dobbiamo altresì sentire l’urgenza di vedere il suo regno estendersi alle vite di tante altre persone. Perciò, quando preghiamo “venga il tuo regno”, di fatto preghiamo per l’avanzamento del vangelo, per la sua influenza nel mondo, per la conversione dei non credenti, perché il regno di Dio possa venire oggi nel mondo intero. “Venga il tuo regno” è una preghiera missionaria onnicomprensiva. Ma questa preghiera va addirittura oltre, perché essa guarda alla venuta stessa del giorno di Dio (2 Pietro 3:12). Essa anticipa il giorno in cui il peccato, il male e tutto ciò che nel mondo è contrario a Dio, verranno finalmente sconfitti. Ciò significa che noi dovremmo letteralmente bramare il ritorno del Signore, perché allora tutto ciò che gli si oppone verrà gettato nel lago di fuoco ei regni di questo mondo diventeranno il regno di Dio e del Signore”.
    
Quindi:
1) Prega per l’avvento del regno di Dio nella tua vita.
Questo significa il distruggere tutti i tuoi idoli, morire al tuo io, ai tuoi desideri, progetti, ideali, peccati per far posto al trono di Dio nella tua vita!

Significa fare governare Dio in te!
Significa che la tua signoria finisce e comincia quella di Dio.

(2) Prega inoltre che Dio possa essere il Salvatore e Signore di coloro che ancora non lo conoscono. 
Il Regno di Dio è chiaramente associato alla Persona e alla presenza di Gesù, che è venuto e che ritornerà. 
Il risultato di essere un cittadino del regno è la salvezza e la vita eterna (1 Tessalonicesi 2:12). 

Far parte di un regno che non può essere scosso (Ebrei 12:26-28). 
Non abbiamo alcun bisogno di temere la morte perché Dio ci porterà sani e salvi nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo (Daniele 12:1-3; 2 Timoteo 4:18; 2 Pietro 1:11). 

Infine:
(3) Prega che al più presto che Dio possa instaurare completamente e visibilmente il Suo regno su tutta la creazione.

    

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