Salmo 71:22: Quando Dio riscrive la tua storia (3) Melodia: la nostra risposta di lode “Allora ti celebrerò con il saltèrio, celebrerò la tua verità, o mio Dio! A te salmeggerò con la cetra, o Santo d’Israele!” In questa serie “Quando Dio riscrive la tua storia”, esplorato la maestà di Dio e la Sua misericordia. Abbiamo visto chi è Dio e come interviene nelle nostre difficoltà. Ma c’è una domanda finale che rimane: “E adesso? Come rispondiamo?” Ludwig van Beethoven compose alcune delle sue sinfonie più grandiose, inclusa la celebre Nona Sinfonia, quando era completamente sordo. Non poteva sentire le note che scriveva, non poteva udire l’orchestra che dirigeva, eppure creò capolavori che ancora oggi commuovono il mondo. Com’è stato possibile? Forse perché la vera musica non nasce dalle orecchie, ma dall’anima. Non è quello che senti fuori, ma quello che porti dentro. Il salmista anziano ci insegna lo stesso principio: la vera lode non dipende dalle circostanze esterne c...
Giosuè 24:14:Dobbiamo servire Dio senza ipocrisia.
Dunque temete il SIGNORE e servitelo con integrità e fedeltà; togliete via gli dèi ai quali i vostri padri servirono di là dal fiume e in Egitto, e servite il SIGNORE.
Dio disapprova e non trova nessun piacere verso chi non lo serve come vuole Lui.
In Malachia 1:10 Dio dice: “Io non prendo alcun piacere in voi”. Dio si riferiva a quei sacerdoti che disprezzavano il nome del Signore offrendo animali che non erano idonei al sacrificio, in quanto avevano dei difetti: erano malati o zoppi o ciechi, invece questi sacrifici dovevano essere perfetti come diceva la legge (Malachia 1:6-12; Levitico 22:17-24).
Dio ci chiama a servirlo senza ipocrisia.
Noi, infatti, leggiamo: “servitelo con integrità e fedeltà. “Integrità” (cfr. Levitico 23:15; Giosuè 10:13) indica una condotta irreprensibile, senza difetto, onesta, sincera, perfetta. “Fedeltà” significa essere leali (Giosuè 2:14), oppure che è conforme alla realtà in contrasto con il falso (1 Re10:6), dire la verità come l’ha nel cuore (Salmi 15:2). In altre parole Dio ci chiama a servirlo senza ipocrisia!!!
L’ipocrita non è sincero verso Dio! (Isaia 29:13; 48:1).
Il Signore non approva gli ipocriti e questo l’ha dimostrato riprendendo il Suo popolo nell’Antico Testamento e i Farisei nel Nuovo. Il rischio di ogni credente è quello di percorrere la strada sbagliata del formalismo religioso, fatto di culto esteriore e di parole, ma senza la partecipazione del cuore, mentre al v.23 è scritto di inclinare i cuori verso il Signore! L’uomo guarda all’apparenza, ma Dio guarda al tuo cuore! (1 Samuele 16:7). Una religiosità ipocrita Dio non l’approva! (Matteo 15:8-9). I beati sono i puri di cuore dice Gesù e vedranno Dio!!! (Matteo 5:8).
L’ipocrita non cammina nella verità, non applica la verità.
La verità riguarda Dio e la Sua legge (Neemia 9:13; Salmo 25:5). Fedeltà è camminare praticamente nella verità (Salmo 86:11). L’ipocrita conosce, si riposa e si vanta della verità, la predica agli altri, ma non la mette in pratica (Romani 2:17-24).
L’ipocrita è doppio d’animo.
L’ipocrita ha un cuore diviso tra Dio e gli idoli (Giosuè 24:14,23). In mezzo al popolo d’Israele vi erano degli idoli come i loro padri! Ma servire Dio significa servirlo in modo esclusivo: è il Signore! (Esodo 20:3). L’idolo è qualsiasi cosa che si mette sopra, o affianco Dio prendendo il posto di Dio, nel quale possiamo confidare! La parola ebraica “in mezzo a voi” (v.23) può essere tradotta dentro di voi, perciò una possibile idolatria era nei loro cuori e non solo esternamente (Ezechiele 14:4).
Ci possono essere delle cose, o delle persone che possono prendere il posto di Dio che sono dei veri e propri idoli.
Il Signore ci chiama a toglierli dal nostro cuore! Il Signore ci chiama a essergli fedeli, cioè leali (Giosuè 2:14) verso di Lui come Lui lo è con noi. Il Signore ci chiama a non essere doppi, ma integri.