La diagnosi del vuoto esistenziale del mondo e la pienezza di Dio in Cristo Viviamo in un’epoca straordinaria: abbiamo progresso, tecnologia, intrattenimento senza fine. Abbiamo più comodità che mai. Eppure, se ragioniamo con onestà, vediamo tanti cuori inquieti intorno a noi; forse lo è anche il nostro. Tutti noi viviamo con una sete profonda che sembra difficile da dissetare, una sete che cerchiamo nel successo, nel piacere, nelle esperienze, nelle relazioni... eppure qualcosa sembra sempre mancare. Hai mai provato a riempire un contenitore bucato? Per quanto versi acqua, non si riempie mai. Non è colpa dell’acqua - è la natura del contenitore. Viviamo nell’epoca più prospera della storia, eppure i tassi di depressione, ansia e suicidio sono ai massimi storici. Com’è possibile? Se il benessere materiale fosse la risposta, dovremmo essere la generazione più felice di sempre. Invece siamo quella più vuota. Il punto è: Non è il mondo che ci manca. È Dio che ci manca! Il mondo...
Luca 1:18-25: L ’incredulità di Zaccaria. Horatius Bonar un predicatore scozzese vissuto nel 1800 riguardo l’incredulità disse: “In ogni incredulità ci sono queste due cose: una buona opinione di sé e una cattiva opinione di Dio”. Quando una persona è incredula, mette sé stesso prima di Dio, crede di più a sé stesso che in Dio. Certo anche noi credenti possiamo avere momenti d’incredulità, dubitiamo della Parola o delle promesse di Dio proprio come Zaccaria, e questo avviene perché guardiamo la nostra vita, gli altri e le circostanze, o le condizioni solo da un punto di vista umano e non da quello di Dio. In questa predicazione vediamo il pessimismo di Zaccaria, la punizione di zaccaria e la promessa mantenuta.