La diagnosi del vuoto esistenziale del mondo e la pienezza di Dio in Cristo Viviamo in un’epoca straordinaria: abbiamo progresso, tecnologia, intrattenimento senza fine. Abbiamo più comodità che mai. Eppure, se ragioniamo con onestà, vediamo tanti cuori inquieti intorno a noi; forse lo è anche il nostro. Tutti noi viviamo con una sete profonda che sembra difficile da dissetare, una sete che cerchiamo nel successo, nel piacere, nelle esperienze, nelle relazioni... eppure qualcosa sembra sempre mancare. Hai mai provato a riempire un contenitore bucato? Per quanto versi acqua, non si riempie mai. Non è colpa dell’acqua - è la natura del contenitore. Viviamo nell’epoca più prospera della storia, eppure i tassi di depressione, ansia e suicidio sono ai massimi storici. Com’è possibile? Se il benessere materiale fosse la risposta, dovremmo essere la generazione più felice di sempre. Invece siamo quella più vuota. Il punto è: Non è il mondo che ci manca. È Dio che ci manca! Il mondo...
Salmo 73:25. Il desiderio più grande. George Verwer scriveva: “Saprete di essere veramente dei discepoli di Gesù soltanto quando desidererete con tutto il cuore una profonda comunione con il vostro Creatore, quando avrete il desiderio di conoscerlo, di camminare con Lui e di vivere con Lui”. In altre parole il Verwer dice per un vero discepolo, il Signore è la cosa più importante della vita! Per un cristiano Dio non è un peso! La parola “desiderio” (ḥā•p̄ēṣ) denota la direzione del cuore, ciò che ha valore, il piacere, la passione, la gioia. La stessa radice di questa parola la troviamo nel Salmo 1:2 tradotta con “diletto”, cioè chi si diletta nella legge del Signore, e indica non solo un’ inclinazione emotiva, ma anche un orientamento esistenziale della vita intera! Il contrario degli empi che non desiderano Dio (Giobbe 21:14; Geremia 6:10; Proverbi 18:2). Perché il salmista desiderava Dio? Perché era consapevole della grandezza delle opere di Dio, della presenza...