Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
Giobbe 19:25: La certezza che il Salvatore vive.
“Ma io so che il mio Redentore vive”.
Giobbe in mezzo alla sofferenza, anche se morirà è certo che il suo Redentore vive, non è morto e non morirà e si prenderà cura della sua causa!
Nell’Antico Testamento la parola redentore ” go’el” è usato in vari modi:
(1) Sul versante giuridico.
Il redentore (Go’el) faceva giustizia nel caso in cui una persona veniva uccisa, ci poteva essere chi lo vendicava, il “vendicatore di sangue". Un Go’el poteva vendicare un parente ucciso. (Numeri 35:12-28; Deuetronomio 19:6-12; Giosuè 20:2-5; 2 Samuele 14:11).
(2) Sul versante civile.
Il redentore era colui che riscattava l’eredità perduta di un parente deceduto acquistando dalla schiavitù o sposando la vedova del defunto al fine di fornire un erede, o salvaguardare i diritti e le proprietà della sua famiglia come è accaduto con la vedova Rut che sposò il parente del marito Boaz (Rut 2:20; 3:13, 4:1-6). Boaz è stato il parente “redentore” che si è preso cura di Rut salvandola da una brutta situazione e dandole una nuova vita in una nuova terra. Oppure il go’el riscattava la schiavitù di un parente (Levitico 25:48) e poteva riottenere la proprietà della famiglia da parte di un parente più vicino (Proverbi 23:10-11; Levitico 25:25-34,49,54; 27:20,27,28,33; Isaia 52:3; Geremia 32:6-15). Il go’el era perciò, il parente più stretto a cui la legge civile imponeva il dovere di riscattare la proprietà o la persona di un suo congiunto.
(3) Sul versante teologico.
In diverse parti dell’Antico Testamento, Dio è il Redentore del Suo popolo (Salmi 19:14; Isaia 44:6; 47:4; 60:16; 63:4-9). In Isaia 41:14 leggiamo: “Non temere, Giacobbe, vermiciattolo, e Israele, povera larva. Io ti aiuto, dice il SIGNORE. Il tuo redentore è il Santo d'Israele”. Dio ha mostrato di essere redentore liberando il suo popolo dalla schiavitù di Egitto (Esodo 6:6; 15:13) e dall’esilio babilonese (Geremia 50:34) e libera una persona da morte imminente (Salmi 103:4; Lamentazioni 3:58). Perciò la parola “redentore” indica difendere, soccorrere, salvare da una situazione difficile, tragica ( Cfr. Genesi 48:16).
Per noi oggi il nostro Redentore è Gesù, che è stato mandato dal Padre per salvarci dai peccati (Giovanni 3:16; 4:42; Efesini 1:7; 1 Timoteo 1:15; Ebrei 9:12). Gesù salva anche oggi, perché Gesù è vivo (1 Corinzi 15:3-8,14) se confessiamo i nostri peccati, possiamo avere la certezza del Suo perdono (1 Giovanni 1:6-10). Gesù può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio (Romani 8:31-34; Ebrei 7:25). Gesù risorto intercede come Sommo Sacerdote alla destra di Dio per le persone che pongono la loro fiducia in Lui. Chi oserà accusare gli eletti, i credenti, la risposta è nessuno! Perché Dio ci giustifica, ci considera o dichiara giusti, non colpevoli. Chi li condannerà? La risposta è nessuno! Perché Gesù è morto per noi e ancor di più è risuscitato ed è seduto alla destra di Dio e intercede per noi ogni giorno e per sempre come Sommo Sacerdote alla presenza di Dio!
Grazie Gesù.