Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
1 Corinzi 10:13: Dio ci darà una via di uscita!
Nessuna tentazione vi ha còlti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via d'uscirne, affinché la possiate sopportare.
Questo versetto è uno dei più famosi e amati della Bibbia, molte persone vi hanno trovato e trovano conforto e pace.
La parola “tentazione” (peirasmos) può avere il significato d’istigazione al peccato, oppure di mettere alla prova. Le tentazioni sono da Satana (Matteo 4:1-11; 1 Tessalonicesi 3:5), ma le prove sono da Dio (Genesi 22:1-12; Deuteronomio 8:2).
La tentazione fa parte della vita del cristiano. Paolo si rivolge a ogni credente che è alle prese con i problemi quotidiani della vita. Ma vediamo alcuni aspetti incoraggianti per la nostra vita che l’apostolo ci vuole ricordare.
Dio è fedele.
La fedeltà di Dio al suo popolo è perfetta, anche se la fedeltà degli uomini verso di lui è imperfetta. Più volte Paolo afferma che Dio è fedele (1 Corinzi 1:9; 2 Corinzi 1:18; 1 Tessalonicesi 5:24; 2 Tessalonicesi 3:3), cioè, fedele alle sue promesse e costante nel suo amore e soccorso per il suo popolo. Dio non è volubile, o arbitrario, Dio è fedele al suo popolo e non permetterà che siano tentati al di là di quello che possono sopportare. Dio si prende cura dei suoi figli, ed Egli permette a volte la tentazione, perché di fronte a essa ci può essere un'esperienza di crescita (Romani 8:28-29).
Dio non permetterà una tentazione che va oltre le nostre forze.
Che sollievo sapere che Dio pone dei limiti! Dio pone dei limiti alle tentazioni umane Dio, è potente e fedele, non permetterà ai suoi figli di essere chiusi e schiacciati dalle tentazioni. Dio filtra le tentazioni nel senso che non permetterà un peso che non possiamo sopportazione, un peso che va al di là delle nostre forze.
Dio promette di dare al suo popolo la forza di resistere.
Dio controlla l'intensità della prova e di fornisce un modo per superare la tentazione.
Dio ci darà una via di uscita.
Dio aiuta, soccorre il suo popolo durante le loro prove. “Via diuscita” (ekbasin) secondo lo studioso Leon Morris può indicare la gola di una montagna; l’immagine è di un esercito intrappolato fra le montagne e sfugge attraverso questa via di uscita. Così il credente può avere la certezza che ci sarà una via di uscita dalla tentazione.
Ma la via d'uscita non è la via della rinuncia, né di ritiro, ma una conquista nel grazie al potere e alla grazia di Dio.
Questo versetto è di avvertimento perché non esiste alcuna tentazione che un credente non possa sopportare, quindi il credente deve sopportare la tentazione, non può giustificarsi come a volte fa quando pecca. Nello stesso tempo è un incoraggiamento, quando siamo tentati, non disperiamo, l’Iddio fedele ci darà la forza di sopportare e una via di uscita.