Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
Matteo 6:25-32: La cura per l'ansia.
Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose.
Non dobbiamo essere ansiosi del futuro per i nostri bisogni primari (cibo e vestiti) perché Dio si prende cura di noi proprio come fa con gli uccelli e i campi. Noi siamo più importanti, abbiamo un grande valore per Dio, questa è la garanzia, è il Padre nostro celeste. Dobbiamo avere solo fede, Gesù rimprovera coloro che dubitano.
Il segreto per non essere ansiosi è: la consapevolezza e il credere che Dio c'è, esiste e si prende cura dei suoi figli; sono i pagani che ricercano queste cose, ma Dio nostro Padre sa che abbiamo bisogno del cibo e dei vestiti. Gesù in questi versetti mette in enfasi Dio come Padre per ricordare ai suoi discepoli e a noi: la cura, la premura, la provvidenza, la sensibilità, la responsabilità, l'amore di Dio proprio come un padre umano sano di mente per i propri figli.