Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
Isaia 25:9: Chi ha sperimentato la salvezza di Dio esulta in Dio.
In quel giorno, si dirà: «Ecco, questo è il nostro Dio; in lui abbiamo sperato, ed egli ci ha salvati. Questo è il SIGNORE in cui abbiamo sperato; esultiamo, rallegriamoci per la sua salvezza!»
Con un tono fiducioso il profeta incoraggia il popolo di Dio ha esultare e a rallegrarsi per la salvezza che Dio ha dato loro. Li riporta a considerare chi è il Dio in cui hanno sperato.
"Questo è il nostro Dio" si riferisce al fatto che Dio li ha liberati dai nemici (vv.2-5) e poi fiduciosamente dice che in quel giorno, il giorno della restaurazione del regno di Dio, ogni persona che l'ha aspettato ansiosamente, che ha sperato in Lui, sarà salvato. Questo è un ritratto finale, non è provvisorio. Dio toglierà dal suo popolo il velo del lutto (v.7; cfr. 2 Samuele 15:30; 19:5; Geremia 14:3), annienterà per sempre la morte, asciugherà le lacrime da ogni viso; queste parole le ritroviamo in Apocalisse 21:4, quando si parla dei nuovi cieli e della nuova terra.
Il cristiano sa che è in Gesù Cristo la morte è stata sconfitta una volta e per sempre, per tutti i popoli della terra che hanno creduto e sperato in Lui (Giovanni 3:16,36; Romani 6:23; 1 Corinzi 15:12-57; 1 Tessalonicesi 1:9-10; 4:14; 2 Timoteo 4:8; Apocalisse 1:17, 18).
Di questo possiamo esserne certi che accadrà perché i disegni di Dio sono fedeli e stabili (v.1), ciò che Dio promette, come la vita eterna adempirà (Numeri 23:19; Tito 1:2).
Non così per Moab (popolo nemico di Israele e l'incarnazione dell'orgoglio), sarà giudicata per il suo orgoglio (vv.10-12). Dio resiste ai superbi, ma fa grazia agli umili (Giacomo 4:6; 1 Pietro 5:5).
Ci sono solo due porte e due vie; Gesù ci dice di entrare per la porta stretta che conduce alla vita, mentre quella larga conduce alla perdizione (Matteo 7:13-14). Gli umili entreranno per la porta stretta e saranno salvati.