Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
Marco 1:1: Il contenuto del Vangelo.
Inizio del Vangelo di Gesù Cristo Figlio di Dio.
Il Vangelo è più di una narrazione di eventi storici, noi vediamo anche la teologia, oltre la storia, vediamo l’identità di Gesù.
Noi vediamo in primo luogo che Gesù è il Salvatore.
Il nome “Gesù” (Iēsoús) è la forma greca dell’ebraico “Yēshūʿa” che significa Dio o il Signore è la salvezza.
È il nome rivelato dall'angelo a Giuseppe prima che Gesù nascesse, per indicare la natura della Sua missione di salvare il suo popolo dai loro peccati (Matteo 1:21; cfr. Luca 1:31; 2:21).
Gesù è venuto per salvare ciò che era perduto (Matteo 18:11; Luca 19:10).
Gesù è il Salvatore del mondo (Giovanni 4:42), l’unico Salvatore (Atti 4:12)
Noi vediamo in secondo luogo che Gesù è il Re.
“Cristo” (Christos) è l'equivalente della parola ebraica Messia (māšîaḥ) che significa Unto.
Nell’Antico Testamento venivano unti con olio i profeti (1 Re 19:16;Isaia 61:1); i re (1 Samuele 9:16, 10:1; 16:6) e i sacerdoti (Esodo 29:7,21; 40.15; Levitico 4:3,5,16, 6:15).
L’unzione si trattava della designazione di una funzione, di un ufficio; in questo modo chi veniva unto era legittimato per il compito affidatogli da parte di Dio e veniva messo a parte, consacrato per servire Dio.
Gesù è il Messia promesso nell’Antico Testamento (Giovanni 1:41; Giovanni 4:25; 2 Samuele 7:8-16).
Marco dicendo: “Vangelo di Gesù Cristo”, secondo l’aspettativa dei Giudei, riguardo l’invio da parte di Dio del Messia, vuole sottolineare che Gesù è il compimento di questa promessa.
Infine in terzo luogo Gesù è il Figlio di Dio.
“Figlio di Dio” fa riferimento al rapporto unico di Gesù con l'unico vero Dio, ed evidenzia le Sue qualità e attività divine nel senso pieno trinitario, è l'affermazione della Sua divinità (cfr. Giovanni 5:18; Isaia 9:6; Matteo 28:18; Giovanni 1:1-4; 8:58; 10:30, 33; 20:28; Romani 9:5; Filippesi 2:6; Colossesi 1:16; 2:9; Ebrei 1:8; Apocalisse 1:8).
Gesù è l'unico Figlio di Dio, come si è visto nel Suo battesimo (Marco 1:11) e nella Sua trasfigurazione (Marco 9:7).
"Figlio di Dio" che è lo è in un modo unico.
Il Vangelo, quindi riguarda una persona, Gesù Cristo il Figlio di Dio a cui noi siamo chiamati a dare adorazione e onore perché è di natura divina (Matt.28:9,17; Giovanni 1:1-4; 5:22; 20:28;Colossesi 2:9,ecc.), obbedienza (Matteo 17:5) e cercare di assomigliare (Matteo 10:24; Giovanni 13:15-17; Efesini 4:13).
Gesù è il Signore a cui dobbiamo essere sottomessi quotidianamente (Luca 6:46). Noi lo siamo veramente?