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Luca 4:22: La reazione scioccante

 Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario?  Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga.  Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto.  Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative?  A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
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Salvatore

Filippesi 4:6-7: Dio c’invita alla serenità.

Filippesi 4:6-7: Dio c’invita alla serenità.
“Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti”.   

Chi meglio di Dio, può ascoltare e portare tutte le nostre preoccupazioni? Nessuna richiesta è troppo piccola, difficile, o irrilevante per Dio! Non c’è nulla di grande per la potenza di Dio, o di nascosto che Lui non conosca! Non c’è richiesta che a Lui sembri insignificante! Dio c’invita alla serenità! Dio vuole che noi siamo sereni, ma dobbiamo affidarci completamente a Lui e accettare la Sua volontà per noi!
Nella comunicazione a Dio vediamo la specificità della richiesta.
 “Richieste” indica il rendere noto a Dio i nostri desideri, chiedere quello che pensiamo ci serva, quello che abbiamo di bisogno. Il plurale implica le varie cose che sono richieste (Luca 23:24; 1 Giovanni 5:15), questo significa che Dio non si stanca di ascoltare tutte le volte che preghiamo.
“Richieste” è una parola che specifica il contenuto della preghiera, formulazioni di richieste definite, specifiche e precise. Quindi siamo chiamati a pregare non in senso generale, ma specificatamente i soggetti. Paolo c’incoraggia a essere specifici nella preghiera, a non essere generali e vaghi, ma a dare voce ai desideri specifici dei nostri cuori.
Paolo dice il mezzo come portare le nostre richieste a Dio: per mezzo della preghiera e della supplica.
Nella comunicazione a Dio vediamo la pietà della richiesta.
Pietà intesa come devozione. "Preghiere" in realtà nel greco è al singolare “preghiera”. È un termine generale per la preghiera solo a Dio (Colossesi 4:2-3; 1 Tessalonicesi 1:2; Filemone 4; Apocalisse 8:3-4) una parola biblica standard per qualsiasi tipo di preghiera. Ma secondo alcuni studiosi denota l'atteggiamento della mente come adorante, e si riferisce alla preghiera con un atteggiamento di adorazione e sentimento, è un atto di culto, o di devozione. Quindi si vuole sottolineare la preghiera a Dio e anche l’atteggiamento di adorazione e devozione solo a Dio! Chi prega ha come punto di riferimento nella vita solo Dio! In Esodo 20:3 è scritto: "Non avere altri dèi oltre a me".
Nella comunicazione a Dio vediamo la vitalità della richiesta.
Nel senso di forza, passione, energia, potenza. "Suppliche" (deēsei) fra i greci era un termine forte che significava più di una semplice richiesta. Era utilizzata da un prigioniero per richiedere la libertà, o qualche favore, così come nelle richieste alle divinità. Questa parola indica la passione, l’energia nella preghiera, "la potente espressione di una potente esigenza " (Trench). La supplicazione è il grido dell’anima a Dio per particolari bisogni! Nel Nuovo Testamento, indica la preghiera per particolari benefici (Luca 1:13; Filippesi 1:19; Ebrei 5:7; 1 Pietro 3:12), una richiesta urgente per soddisfare un bisogno, è rendere noto il proprio particolare, o specifico bisogno a Dio.      
Quindi, Dio c’invita alla serenità, e il modo per esserlo è fare conoscere le nostre specifiche richieste a Dio in modo appassionato, una preghiera che viene dal profondo del nostro cuore.

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