Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
Romani 3:23-25: La morte di Gesù ha soddisfatto l’ira di Dio.
“Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio - ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue.
Una dottrina importante della Bibbia è la propiziazione, la morte di Gesù ha propiziato Dio. La propiziazione è stata il motivo principale dell’incarnazione di Gesù.
Noi vediamo che la propiziazione è stata necessaria perché il peccato suscita l’ira di Dio (Romani 1:18; 5:9; Efesini 5:6; 1 Tessalonicesi 1:10; Ebrei 3:11; Apocalisse 19:15). Ora questo testo ci dice che tutti gli uomini hanno peccato, quindi tutti siamo sotto l’ira di Dio.
L’ira di Dio non è altro che la Sua santa reazione al male e la sua ferma opposizione a esso; non è una furia indiscriminata, incontrollata e irrazionale, ma la reazione di un Dio santo e giusto che non è indifferente all’empietà e alla malvagità degli uomini (Romani 1:18).
La propiziazione è stata fatta da Dio.
In un contesto pagano sono gli uomini che cercano di allontanare l’ira di Dio con meticolose rappresentazioni rituali, o recitando formule magiche, oppure con l’offerta di sacrifici, ma per quanto riguarda la morte di Gesù, l’iniziativa è stata di Dio per la Sua grazia e per la sua misericordia. Noi con i nostri mezzi non siamo in grado di persuadere, calmare o corrompere Dio così che Egli ci possa perdonare. È Dio che ha prestabilito Gesù come sacrificio propiziatorio, Dio lo ha mandato perché era l’unico mezzo per salvarci! Dio non ci ama perché Cristo è morto per noi, Cristo è morto per noi perché Dio ci ama! L’iniziativa è stata di Dio (cfr. 1 Giovanni 4:10). Era l’ira di Dio ad aver bisogno di essere propiziata, ed è stato l’amore di Dio a fare la propiziazione! La propiziazione non ha procurato la grazia di Dio, ma è venuta dalla grazia di Dio!
La propiziazione calma l’ira di Dio.
Sacrificio propiziatorio (hilastērion) indica che il sacrificio di Gesù placa l'ira di Dio. Per l’obbedienza e per il sacrificio perfetto di Gesù, Dio è stato soddisfatto! (v.25; Efesini 5:2). Dio ha dato suo Figlio per placare la Sua santa e giusta ira per il peccato (Isaia 53:10; Giovanni 3:16,36; Ebrei 2:17; 1 Giovanni 2:2). La croce perciò ci parla di quanto Dio odia il peccato e di come la sua natura è soddisfatta.
Il sacrificio di Cristo è totalmente riuscito, Dio è pienamente soddisfatto, il peccatore può finalmente avere comunione con Lui. Il sacrificio di Gesù non è una proposta per peccatori, ma l’acquisto di una salvezza certa e noi possiamo appropriarci della sua efficacia per mezzo della fede (vv.25-26; vedi anche Romani 3:28; 5:1; Galati 2:16; Filippesi 3:9). Il sangue di Gesù è sufficiente a salvare tutto il mondo (1 Giovanni 2:2), ma si applica solo a coloro che credono.
Hai fede nel sacrificio di Gesù? Hai creduto veramente a tal punto che ti sei affidato a Gesù Cristo per essere salvato dai tuoi peccati e dall’ira di Dio?