Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
Giovanni 10:9-10: Gesù è la porta della salvezza.
"Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura. Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io son venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza".
Questi versetti rivelano che Gesù è l’unica porta della salvezza!
Gesù è l’unica via di salvezza che ci conduce a Dio (Giovanni 14:6). Cosa significa entrare per la porta? Entrare per la porta, equivale a credere in Gesù. Chi crede in Gesù è salvato, è al sicuro (Giovanni 3:16; Efesini 2:8-9).
Gesù non è “una” porta, ma “la” porta della salvezza! È l’unico Salvatore del mondo, che salva i peccatori (Giovanni 4:42; Atti 4:12; 1 Giovanni 4:14; 1 Timoteo 1:15). È l’unico mezzo attraverso il quale le pecore, i credenti, possono avere pastura. È l’unica fonte che può soddisfare il nostro bisogno spirituale di salvezza.
Mentre, il ladro (i capi religiosi come nel periodo di Geremia ed Ezechiele) non si prende cura delle pecore, ma le ruba, ammazza e distrugge (questi tre verbi negativi sono messi insieme per sottolineare l'effetto devastante di questi usurpatori sul popolo di Dio). Gesù si assicura che le Sue pecore siano ben curate e soddisfatte. Gesù si prende cura del Suo gregge, dei singoli credenti!
Questi versetti rivelano ancora che Gesù dona la vita abbondante.
“Entrerà e uscirà” è un’ espressione che troviamo nell’Antico Testamento in riferimento al corso della vita (Deuteronomio 28:6; 31:2; Salmi 121:8). Il pastore porterà le sue pecore in verdeggianti pascoli e in acque calme, lontano dai pericoli. Noi vediamo qui l'immagine di sicurezza e di nutrimento. Le pecore sono sotto la cura del pastore e crescono attraverso il nutrimento dal cibo offerto e trovano poi protezione nel recinto protetto dal pastore. Gesù, è venuto nel mondo per dare la vita, una vita abbondante.
Nell’Antico Testamento il profeta Ezechiele prevedeva questi pascoli e vita in abbondanza (Ezechiele 34:12-15, 25-31).
“Abbondanza” (perissós) significa ciò che va ben oltre il necessario (Matteo 14:20). “Vita abbondante” si può riferire sia a godere le ricchezze della vita vissuta in relazione con Dio qui e ora, o alla vita eterna (1 Giovanni 5:13), o tutte e due, oppure alla vita come deve essere vissuta, gioia e pace, la soddisfazione che viene dalla fiducia che Dio provvede a ogni nostra necessità in Cristo Gesù (Salmi 23:2-3; Filippesi 4:19). Tutte queste interpretazioni sono valide e possono essere considerate insieme.
Il credente gode le benedizioni di Dio, ha la vita eterna e perciò è soddisfatto e contento perché si trova nelle mani del Buon Pastore che provvede oltre alle necessità (Salmi 23:23,6); la pace e la guida (Salmi 23:3-4); il sostegno e la protezione (Salmi 23:4-5); e ha la certezza di stare per sempre alla presenza di Dio (Salmi 23:6; Giovanni 14:2-3).
La grazia di Dio è più che sufficiente per le nostre esigenze e nessuno ce la toglierà, perché il favore di Dio verso di noi è senza fine (Giovanni 1:16).
Sei salvato? Sei entrato per la porta, cioè ti sei affidato completamente a Gesù?