Salmo 71:22: Quando Dio riscrive la tua storia (3) Melodia: la nostra risposta di lode “Allora ti celebrerò con il saltèrio, celebrerò la tua verità, o mio Dio! A te salmeggerò con la cetra, o Santo d’Israele!” In questa serie “Quando Dio riscrive la tua storia”, esplorato la maestà di Dio e la Sua misericordia. Abbiamo visto chi è Dio e come interviene nelle nostre difficoltà. Ma c’è una domanda finale che rimane: “E adesso? Come rispondiamo?” Ludwig van Beethoven compose alcune delle sue sinfonie più grandiose, inclusa la celebre Nona Sinfonia, quando era completamente sordo. Non poteva sentire le note che scriveva, non poteva udire l’orchestra che dirigeva, eppure creò capolavori che ancora oggi commuovono il mondo. Com’è stato possibile? Forse perché la vera musica non nasce dalle orecchie, ma dall’anima. Non è quello che senti fuori, ma quello che porti dentro. Il salmista anziano ci insegna lo stesso principio: la vera lode non dipende dalle circostanze esterne c...
Geremia 1:11-12: Dio vigila sulla sua parola per mandarla a effetto.
“Poi la parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Geremia, che cosa vedi?» Io risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». E il SIGNORE mi disse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto»”.
Geremia è chiamato da Dio a essere un Suo profeta, operò in Giudea. Il popolo di Giuda era spiritualmente corrotto e idolatra (cfr. Geremia 1:16; 2).
In questi versetti leggiamo che Geremia vede un oggetto che può sembrare insignificante: un ramo di mandorlo. Non si capisce bene se Geremia stesse facendo una passeggiata in campagna dove vi erano degli alberi di mandorle, oppure se ebbe una visione interiore.
“Mandorlo” in ebraico (šāqēḏ) indica colui che veglia. Il mandarlo era indicato in ebraico come l’albero che vigila, perché comincia a fiorire prima di tutti gli altri alberi, già da Gennaio, mentre gli altri alberi sembrano ancora dormire.
Così Dio chiama Geremia e lo invita a riflettere su questo ramo di mandorlo che diventa simbolo di quel che gli vuole comunicare riguardo la realizzazione della Sua parola.
“Io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto” sono parole d’incoraggiamento per Geremia, per il suo ministero, per rassicurarlo che il Signore avrebbe realizzarlo i suoi piani secondo la Sua parola (Geremia 1:4-10).
“Vigilo” (šōqēd) significa che Dio è attento, sempre sveglio e controlla sulla sua parola per mandarla a effetto. Questo verbo descrive le attività di Dio di giudizio e di benedizione in Geremia 31:28 e in Geremia 44:27 di giudizio.
Possiamo essere certi che Dio realizza le sue promesse di benedizioni come i suoi giudizi! Dio è sovrano niente e impossibile a Lui, Dio è fedele alla Sua parola, ed è fedele a se stesso, adempirà, pertanto, la Sua parola.
In Isaia 55:10-11 il Signore dice: “Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinché dia seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l'ho mandata”.
Dio opera attivamente per raggiungere i suoi scopi! Possiamo essere certi che questo avverrà! Non ci sono ostacoli per Lui (Salmo 33:11; Isaia 46:9-11; Daniele 4:35). Dio in modo inesorabile porterà avanti i suoi progetti. Il Signore della storia si adopera per le Sue parole dette e le realizzerà, parole che riguardano le sue benedizioni e parole che riguardano le sue maledizioni.
Questo deve far riflettere sia il credente come anche il non credente, sia riguardo la salvezza come anche il giudizio. Può essere d’incoraggiamento per il credente, come di avvertimento verso il non credente, e anche per coloro che sono credenti in modo apparente e che si rifugiano nella loro falsa sicurezza di esserlo (cfr. Matteo7:21-23).