Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
2 Timoteo 2:13: La fedeltà di Dio è coerente.
“Se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché non può rinnegare sé stesso”.
Queste parole non forniscono una concessione a peccare, o ad allontanarsi da Dio, bensì sono una consolazione per chi è scoraggiato a causa del proprio peccato, o fragilità. Paolo con queste parole non vuole incoraggiare l’apostasia e la disobbedienza, ma vuole calmare una coscienza turbata e incoraggiare a essere fedeli a Dio!
È inconcepibile che la nostra infedeltà possa intaccare la fedeltà di Dio, poiché Egli non può rinnegare se stesso. La nostra debole fede, o un peccato, un dubbio non cambia il carattere di Dio, non cambia la Sua fedeltà verso di noi!! La fedeltà di Dio è parte integrante della sua natura. Dio è fedele perché non cambia e la sua benignità non viene mai meno (Esodo 34:6). Dio è sempre fedele con se stesso, agisce sempre in conformità alla sua natura e parola data.
Questo versetto afferma la coerenza e l'integrità di Dio. Anche se gli esseri umani sono infedeli a Dio, egli rimane fedele perché non può contraddire se stesso. In Dio è presente l’impossibilità morale che contraddica se stesso, questo costituisce la base della Sua fedeltà! Dio prima di essere fedele agli uomini è fedele a se stesso! La fedeltà di Dio a se stesso significa in primo luogo che agisce secondo il Suo carattere perfetto e immutabile e quindi che agisce in base alle promesse che ha fatto agli uomini, è fedele alla Sua parola data!
Se non fosse fedele al proprio carattere e alla parola data, non sarebbe più Dio! Se Dio fosse infedele profanerebbe se stesso! La fedeltà è: Dio garantisce ciò che Egli non sarà mai, o che agisce in contraddizione con se stesso. Dio non cesserà mai di essere quello che Egli è. Dio è lo standard di se stesso!! Dio non imita nessuno e non è influenzato da nessuno! Tutto ciò che Dio dice, o fa è in accordo con se stesso. Egli sarà sempre fedele a se stesso, alle sue opere e alla sua creazione.
Cosa significa per noi che Dio è fedele?
Significa che dobbiamo fidarci di Dio anche quando le circostanze non sono favorevoli (Isaia 50:10; Lamentazioni 3:22-23; 1 Pietro 4:19).
Egli può essere invocato in modo sicuro! Possiamo affidare a Lui le nostre anime con la certezza che si prende cura di noi.
Nessuno ancora che ha veramente avuto fiducia in lui, l’ha fatto invano!! Nessuno è mai stato deluso!
Significa che dobbiamo accettare con umiltà e gratitudine ogni cosa senza lamentarci (Efesini 5:20; 1 Tessalonicesi 5:16-18).
Significa che è di grande conforto per coloro che gli appartengono!
Significa essere liberi dall’ansia e dalle preoccupazioni!
Ricordiamo dunque, ogni giorno la fedeltà di Dio perché porta una nuova speranza e con essa nuove forze! (Isaia 40:30-31).