Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
Come era Gesù fisicamente? Perché non è giusto rappresentarlo?
Ciò che vediamo nei quattro vangeli è che Gesù non è rappresentato, noi vediamo, infatti, che i quattro evangelisti non danno nessuna informazione sull’aspetto fisico, di quanto Gesù fosse alto o basso, se fosse biondo o scuro, niente di tutto ciò viene descritto! Ciò che viene raccontato è la provenienza, il modo com’è nato, la Sua famiglia e quindi il paese, il mestiere, le parole, il carattere le azioni, ma non troviamo niente del Suo aspetto fisico, se fosse stato importante a fin di rappresentarlo con un ritratto, lo avrebbero descritto minuziosamente. Eppure Gesù viene rappresentato ed è stato rappresentato attraverso i secoli in dipinti e statue, ma questo non ha nessuna base biblica. Ci sono almeno tre ragioni per cui è meglio non rappresentare Gesù.
La prima ragione è:
1. Le immagini sono fuorvianti.
Sono fuorvianti per due ragioni, in primo luogo perché non sappiamo in realtà come era Gesù, quindi qualsiasi rappresentazione non sarebbe precisa e ci farebbero immaginare un Gesù quale non è stato. In secondo luogo le immagini trasmettono idee sbagliate che ci sviano dalla verità. Per esempio se Gesù viene rappresentato alto, si può pensare inconsciamente che Dio preferisce gli uomini alti, se viene rappresentato bello allora si pensa che Dio preferisce gli uomini belli.
2. Le immagini tendono all’idolatria.
Quando si parla di idolatria s’intende non solo ad adorare falsi dei, ma anche adorare il vero Dio con immagini o statue. L’uomo ha la tendenza perversa all’idolatria offuscando così la gloria di Dio (Romani 1:23). A causa del peccato di orgoglio e d’incredulità radicata nella propria anima, il genere umano si ribella al pensiero di sottoporsi in fede al suo Creatore e quindi si crea un “dio fai da te” come lui desidera, secondo il proprio punto di vista. L'Apostolo Giovanni ci dice in 1 Giovanni 5:21 di guardarsi dagli idoli e Paolo ci ammonisce in Atti 17:29 in questo modo: "Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana. La divinità non è simile a oro o ad argento o a una statua e secondo l’immaginazione umana".
Quindi non dovremmo farci immagini e sculture della divinità. Questo ci porta a considerare la terza ragione per cui non dobbiamo rappresentare Gesù e quindi Dio.
3. La creazione della creatura (la riproduzione di “dio”) non può rendere un omaggio corretto del vero Dio.
Dio non può essere rappresentato e non vuole essere rappresentato (Esodo 20:4-6; Isaia 40:18-20; 44:9-20; Ger.10:1-5;ecc.) e siccome non vi è nessuna rivelazione di Dio stesso a riguardo, crearne una significa offuscare la Sua gloria, perché attraverso questa rappresentazione peccaminosa, la Sua maestà risulterebbe alterata e risulterebbe diverso da quello che in realtà è!
Bibliografia.
Henry M. Morris and Martin E. Clark, The Bible Has the Answer, 1976, 1987 by Master Books, Inc. Database , WORDsearch Corp. 2007.
James I. Packer, Conoscere Dio, Edizioni Voce Della Bibbia, Formigine(MO), 1995.