Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
1 Giovanni 4:7-11: Il prototipo dell’amore
“Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo unico Figlio nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo. In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri”.
Il verbo “amiamoci” (agapōmen) esprime l’amore di Dio, la cura di Dio per il mondo. Giovanni esorta i cristiani ad amarsi dell’amore autentico di Dio. L’amore autentico di cui sta parlando Giovanni, non è una virtù innata in noi e non è un comportamento appreso, è quello di Dio che fluisce in ogni vero credente!!
Vediamo alcune caratteristiche dell’amore di Dio.
(1) L’amore di Dio è generosamente altruista.
L'amore con cui siamo chiamati ad amarci, è un desiderio costante che cerca il bene ultimo della persona amata per come ama Dio! Dio desidera il bene di tutti e dona gratuitamente senza lamenti, o rimpianti (Giacomo 1:5). L’amore vero non cerca il proprio interesse, ma quello della persona che si ama.
(2) L’amore di Dio è libero e spontaneo.
La parola “amore” (vv.7-9 agapē) indica il sentimento di chi vuole il bene dell’oggetto amato senza che questi sia desiderabile e quindi meritevole. Dio in Gesù Cristo ama, non perché l’umanità sia degna del Suo amore (cfr. Romani 3:12;7:18), ma perché è nella sua natura amare! Il genere umano ama coloro che gli sono simpatici, gradevoli, che gli fanno del bene e così via, e non certo le persone che non sono amabili! Non così l’amore di Dio! L'amore di Dio è libero, spontaneo e non trova alcuna causa fuori da Lui stesso e libero da qualsiasi costrizione.
(3) L’amore di Dio è attivo e pratico.
L'amore è l'auto-rivelazione e comunicazione di Dio, il Dio che si rivela in modo pratico per il bene di coloro che ama.
Dio ha dato concretamente il Figlio per i peccatori (Giovanni 3:16; Romani 8:32). L’amore di Dio non è astratto, non è a parole, non è solo un semplice sentimento, ma un atto di volontà, un impegno verso l’altro, una fedele dedizione per il benessere dell’altro!
(4) L’amore di Dio è sacrificio.
L’amore di Dio è un amore che si sacrifica!
L'amore dà, anche se c’è da pagare un caro prezzo, come la propria vita (Giovanni 15:13; 1 Giovanni 3:16).
Amare gli altri significa donare se stessi agli altri, non trattenere nulla per sé di quello che ci appartiene se è necessario: soldi, tempo, talenti e così via!
Quindi l’amore è avere il coraggio di esporsi, non avere paura di essere consumato, di essere rifiutato, o incompreso dagli altri!